L’Assemblea Nazionale dei Comitati per il ritiro di ogni Autonomia Differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti si è riunita oggi, 31 ottobre 2021, a Roma, nel momento in cui, ancora una volta, incredibilmente, il governo ha inserito nella NADEF un Ddl per l’attuazione dell’Autonomia Differenziata.
Quest’anno si è andati addirittura oltre: non solo si prevede di inserire in tutta fretta questa materia nel Collegato, sottraendola così a qualunque dibattito reale nel Paese e alla possibilità di sottoporla poi eventualmente a referendum, ma, contrariamente al passato, oggi nulla esiste di scritto, di pubblico, di conosciuto e discutibile!
In una situazione del Paese che ha visto e vede i disastri della prima regionalizzazione nella sanità, ai quali si è sommata l’incapacità delle Regioni ad assicurare sicurezza nelle scuole e nei trasporti; in una situazione che vede aumentare ogni giorno di più le diseguaglianze tra i territori e all’interno dei territori stessi, dal nord al sud del Paese, è inaccettabile che un governo pensi di fare anche solo un minimo passo avanti sulla strada dell’Autonomia Differenziata, nel silenzio generale.
Lungi dall’affrontare i problemi del Paese, qualunque atto concreto verso l’Ad aumenterebbe certamente la forbice delle diseguaglianze e avvicinerebbe la Repubblica al pericolo del suo smembramento e della sua “balcanizzazione”.
Per questo l’assemblea, nella quale si sono espressi punti di vista diversi, si è trovata unita nel valutare che la priorità di oggi è impedire che il Ddl venga effettivamente presentato.
Su questa base l’assemblea decide di:
– sostenere la raccolta firme sulle due petizioni presentate in Emilia-Romagna e in Lombardia per il ritiro delle rispettive richieste di intesa con lo Stato per l’attuazione dell’AD;
– costituire un Tavolo di coordinamento tra i soggetti presenti per organizzare la mobilitazione per impedire che il DDL venga inserito nella Legge di bilancio;
– incaricare in particolare questo Tavolo di indirizzare una lettera aperta a tutti i parlamentari affinché si oppongano a collegare l’AD alla Legge di Bilancio e su questa base organizzare un forte presidio nazionale, a Roma, davanti al Parlamento;
– indirizzare ai Presidenti delle Camere una petizione sul tema della trasparenza delle procedure e sulla democrazia;
– lavorare affinché in occasione del presidio si realizzi una conferenza stampa all’interno del Parlamento, coinvolgendo più parlamentari possibile, a partire da quelli che hanno presentato un odg per il ritiro del Ddl, come primo passo per chiedere che l’Autonomia differenziata venga abbandonata e si apra finalmente nel Paese un vero dibattito pubblico che possa informare i cittadini su ciò che si sta preparando e permettere di mettere in campo tutte le iniziative necessarie – di mobilitazione e istituzionali – a disinnescare definitivamente questo pericolo.
Roma, 31 ottobre 2021