Cari amici,
il 22 febbraio (alle 15) si terrà a Roma -presso la sede della CGIL di Corso d’Italia, 25 (Sala Di Vittorio)- un’assemblea pubblica sul tema La sovranità dei diritti. Democrazia, rappresentanza, partecipazione, promossa dall’associazione Salviamo la Costituzione: aggiornarla, non demolirla. L’incontro sarà aperto da Luigi Ferrajoli con una riflessione su “La sovranità dei diritti”. Seguiranno tre interventi su “Democrazia costituzionale” (Francesco Bilancia), “Rappresentanza parlamentare” (Massimo Siclari) e “Forme della partecipazione” (Claudio de Fiores). Dopo la discussione, le mie conclusioni.
L’idea è quella di sviluppare un dibattito sui temi di grande spessore teorico e politico che vengono trattati nel dibattito pubblico con grande superficialità. È questo un modo anche per rispondere a coloro che accusano i giuristi, i costituzionalisti in particolare, di aver cambiato atteggiamento, passando da una decisa opposizione ad un sostanziale silenzio.
La ragione del silenzio -secondo questi vacui denigratori- sarebbe da addebitare al cambiamento della maggioranza politica. È vero, ci siamo opposti alle diverse maggioranze politiche che pro-tempore si sono succedute in Italia, ogni qualvolta queste hanno “aggredito” la costituzione (per utilizzare un’espressione cara a Leopoldo Elia). Lo abbiamo fatto e continueremo, ogni volta che ciò sarà necessario. Il nostro punto di vista – la ragione della nostra esistenza come associazione – non cambia a seconda del colore delle maggioranze che ci governano. In ogni caso la nostra missione è quella di impegnarci per “salvare la costituzione: aggiornarla, non demolirla”.
Oggi, la salvaguardia dinamica della costituzione sembra richiedere una attenzione maggiore che non in passato ai principi di fondo della nostra democrazia. Dopo la stagione delle “grandi” (e disinvolte) riforme del testo della costituzione, siamo passati ad una fase di aggressione ai fondamentali. Perlopiù a costituzione invariata. Infatti, mentre le proposte di iniziativa legislativa di riforma del testo della costituzione attualmente in discussione presso i due rami del Parlamento sono presentate come interventi puntuali di riforma (il che non è sempre vero), si opera in concreto con modalità ordinarie di governo al limite del costituzionalmente compatibile.
Si pensi alle politiche anti-migratorie, trattate esclusivamente come questioni di ordine pubblico e sicurezza, dunque del tutto estranee ad ogni preoccupazione di tutela dei diritti fondamentali delle persone coinvolte. Ma è l’idea stessa di democrazia che sembra essere messa in discussione, almeno nella sua accezione definita dalla nostra costituzione. Assistiamo con sconcerto al diffondersi di aggressioni verbali e di comportamenti materiali che nascondono il disprezzo per le istituzioni rappresentative, poste sempre più ai margini del sistema politico. Un susseguirsi di semplificazioni dei processi decisionali estranei alle complesse logiche di una democrazia reale.
Se questi appena accennati sono i reali pericoli di questa fase politica, la nostra intenzione è quella di iniziare un serrato dibattito sui principi di fondo che la nostra costituzione prescrive. Vorremmo, in particolare, in questo nostro primo incontro, occuparci dei temi di base, definiti dalla nostra democrazia costituzionale, concentrandoci sulla rappresentanza parlamentare, riflettere sulle forme di partecipazione. Con il chiaro obiettivo di ricordare che la sovranità, negli ordinamenti democratici, non appartiene ai governanti, bensì al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione. Ed è quest’ultima che pone al centro la persona e i suoi diritti. La vera sovranità, dunque, è quella dei diritti, non quella dei poteri.
Sulla base delle considerazioni che precedono, confidando che queste siano condivise, chiediamo a tutte le organizzazioni e ai soggetti che fanno parte della nostra Associazione di partecipare attivamente all’organizzazione dell’evento.
(*) Il testo del costituzionalista qui pubblicato è un’anticipazione dell’intervento che terrà all’incontro del prossimo 22 febbraio a Roma dedicato a “La sovranità dei diritti. Democrazia, rappresentanza, partecipazione”.