Intercettato in un’inchiesta che, ad oggi, pare meno grave di quelle in cui sono stati coinvolti esponenti di altri partiti durante questa campagna per le regionali in Sicilia, il sindaco M5S di Bagheria dice che i proprietari delle ville abusive sul mare possono pagare i previsti ventimila euro di sanzione, mentre questa cifra è troppo pesante per gli abusivi in zone abusive non di pregio. Il sindaco, dunque, sa che c’è un abusivismo di prima fascia -costiera e sociale – che non è “di necessità”, ma è un lusso speculativo.
A Bagheria, come quasi ovunque in Sicilia, i partiti di governo hanno permesso a chi frequenta i ‘dopocena giusti’ di trasformare ricoveri per barche in residenze di prestigio. E’ un esempio dello storico comportamento “estrattivo” della classe “dirigente” siciliana: che cioè “estrae” risorse dal patrimonio collettivo – un tempo il latifondo, poi lo Stato, adesso il bene comune del paesaggio – recintandole per sé.
Occorre riconoscere che la scelta di Cancellieri di inserire nella sua giunta Cambiano, l’ex sindaco di Licata a cui sono state incendiate due case con ogni probabilità per il suo impegno nelle demolizioni, è un modo riuscito e chiaro di lanciare il messaggio opposto.
(*) Coordinatore del Circolo Leg di Messina.