Settant’ anni e non sentirli. Evocata nei dibattiti, citata ma forse poco conosciuta, a volte esaltata ma spesso non compresa appieno. In occasione del suo settantesimo compleanno, Carocci dedica una nuova serie alla Costituzione e alla sua straordinaria ricchezza e attualità: «Costituzione italiana. I principi fondamentali». Dodici brevi volumi – i primi quattro già in libreria – ognuno per i primi dodici articoli, i principi e i diritti fondamentali appunto.
Storici, politologi, costituzionalisti e studiosi di diritto, con un approccio originale, ci invitano a leggere, o rileggere, la Carta dell’ Italia repubblicana. «Un’ occasione per guardare in profondità ai suoi contenuti essenziali evitando il rischio della celebrazione retorica», scrivono Pietro Costa e Mariuccia Salvati, i due curatori, nella prefazione ad ognuno dei volumi.
Ogni articolo viene sviscerato e ricomposto all’ interno di tre grandi cornici interpretative: la loro genesi storica, le tensioni scaturite all’ interno del dibattito costituente e la loro effettiva applicazione e attualità.
Ma perché concentrarsi solamente sui primi dodici articoli e non anche sugli altri 127? «Rispetto ad altre Costituzioni, la peculiarità di questa parte iniziale è che i principi qui riuniti non sono isolati in un preambolo con numerazione distinta, ma sono volutamente elencati nella sezione iniziale come parte integrante delle 139 norme della legge fondamentale della Repubblica », spiegano i due curatori.
Frutto di un lungo e aperto dibattito, prima nella Commissione dei Settantacinque e poi, dal marzo del 1947, in Assemblea, i primi dodici articoli vanno a delineare quello che è considerato «il volto della Repubblica», che guarda al futuro.
L’ approvazione dell’ intero testo, il 22 dicembre 1947, la sua promulgazione cinque giorni più tardi e l’ entrata in vigore il primo gennaio ’48, rappresentano «un progetto, e una promessa, di un nuovo e più giusto ordine politico-sociale».
Si parte, ovviamente, con l’ articolo 1, una sorta di carta di identità del nostro Paese, analizzato nel primo volume della collana da Nadia Urbinati. «In 24 parole sono contenute le premesse di tutti gli articoli che seguono: sui diritti fondamentali, su criteri e limiti delle relazioni civili, sociali ed economiche e sulla forma rappresentativa e parlamentare del governo», scrive Urbinati. «Un incipit rivoluzionario ».
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la Repubblica, 20 Ottobre 2017