“Purtroppo i dirigenti del Pd con la vista corta come Orfini non hanno trovato di meglio che attaccare l’Anpi sulla manifestazione di Roma del 25 Aprile”. A dirlo è Alfiero Grandi, vicepresidente del Comitato per il NO al referendum costituzionale. “L’olocausto è una pagina tremenda, tragica, che non può e non deve essere dimenticata, della storia del nazismo e della complicità fascista. Ognuno di noi deve considerarla una ferita, che lo riguarda direttamente. Il contributo degli ebrei alla Resistenza è fuori discussione”.
“Tuttavia – prosegue Grandi- questo non c’entra con la presenza palestinese alla manifestazione di Roma, che non può essere presa a pretesto per una polemica così aspra. Il Pd avrebbe dovuto semmai lavorare per aiutare a superare le incomprensioni, invitando tutti a riflettere sul fatto che le responsabilità del passato non possono essere scaricate sul presente. I palestinesi chiedono semplicemente due Stati in un solo territorio. Tutti dovrebbero favorire una ricomposizione unitaria, anziché attizzare le divisioni”.
“Difficile – conclude poi il vice presidente del Comitato per il NO – non attribuire questo atteggiamento verso l’Anpi ad un risentimento, ad una ripicca per il ruolo che l’associazione stessa ha svolto nella vittoria del No nel referendum del 4 dicembre 2016».