Tomaso Montanari è il nuovo presidente di Libertà e Giustizia. Lo storico dell’arte, finora vice presidente dell’associazione, è stato eletto all’unanimità per il prossimo triennio, passandosi la staffetta con la politoga Nadia Urbinati, che ricoprirà il ruolo di vicepresidente. Nel Consiglio di presidenza, inoltre, entra lo studioso Salvatore Settis, già garante di Leg. Montanari, ha sottolineato come LeG sia “al servizio non di qualche partito politico, ma di una politica diversa e di un’altra idea d’Italia”. Molti i temi da affrontare nel prossimo futuro, sottolineati dalla presidente uscente Urbinati: l’attuazione della Costituzione, la crisi dei partiti, l’uguaglianza tra i singoli. “Il referendum si è svolto e con il nostro grande impegno e con esito soddisfacente. Abbiamo dato un notevole contributo – ha ricordato, nel suo messaggio, il presidente onorario dell’associazione, il giurista Gustavo Zagrebelsky- Tuttavia mi pare che dobbiamo evitare ogni trionfalismo. Siamo un granello di senape, non di più”. “Ciò non toglie, che da un simile granello si sviluppi l’albero più folto, come vuole il riferimento alla parabola evangelica”, ha concluso la presidente emerita Sandra Bonsanti.
Il Fatto Quotidiano, 12 marzo 2017