Nonostante la cortina fumogena politicista, gli italiani hanno capito che si votava sulla Costituzione: cioè sulle regole, sulle garanzie di tutti. E il sentimento prevalente, e alla fine risolutivo, è stato il rigetto verso chi le voleva svuotare chiedendo una delega in bianco.
Paradossalmente il merito è in buona parte del presidente del Consiglio, che è stato (suo malgrado) un ottimo didatta. Quando ha chiesto agli italiani: «volete dare più potere e meno controllo a questo governo?», egli ha reso comprensibile a tutti una questione teorica attraverso un esempio terribilmente concreto. E l’ impopolarità di chi ormai appare legato a poteri assai remoti dagli interessi generali ha fatto il resto.
Di fatto, gli italiani hanno votato a favore di una rappresentanza parlamentare piena e diretta, del potere delle regioni e dei diritti delle minoranze politiche: tutte cose assai remote da una cultura politica di destra. Solo il cortissimo respiro del gioco politico italiano spiega perché Forza Italia abbia votato No ad una riforma che aveva contribuito decisivamente a scrivere: ed è per questo che, su un piano valoriale, non può rivendicare praticamente niente di questa vittoria.
A maggior ragione non può farlo la Lega, che il mito dell’uomo forte lo ospita nel proprio più intimo dna. Questo fortissimo No, infatti, ferma ogni possibile deriva costituzionale in senso presidenzialista, rafforza l’ equilibrio dei poteri e il ruolo del Parlamento, riattiva gli anticorpi del sistema contro il cesarismo populista carissimo alla Destra.
Anche il Movimento 5 Stelle si trova ora di fronte ad una prova del fuoco: perché se esso cedesse alla tentazione, già forte ed esplicita, di trarre beneficio dai trucchi dell’Italicum, tradirebbe radicalmente lo spirito del 4 dicembre. Ed è evidente che gli italiani non sono disposti ad approvare scorciatoie, furbizie e giochi di palazzo. Da parte di nessuno.
Mentre esiste la concreta possibilità di costruire qualcosa di radicalmente nuovo a sinistra del Partito Democratico, è proprio quest’ultimo a costituire la vera incognita. Rimarrà il Partito di Renzi (Diamanti), e dunque un fortino assediato e in declino, o saprà ritrovarsi, proiettandosi in un futuro tutto da costruire?
Si moltiplicano gli interrogativi, ma dopo che è caduto il velo che copriva l’ estrema fragilità di un leader cui sembrava non ci fossero alternative, dovremmo essere tutti assai felici di avere una Costituzione senza amputazioni, trappole e confusioni. È la nostra rete di salvataggio, e ora davvero nessuno può permettersi di sabotarla.
La Repubblica, 6 dicembre 2016
“…costruire qualcosa di radicalmente nuovo a sinistra del Partito Democratico, è proprio quest’ultimo a costituire la vera incognita. Rimarrà il Partito di Renzi (Diamanti), e dunque un fortino assediato e in declino, o saprà ritrovarsi, proiettandosi in un futuro tutto da costruire?”….?!?!?!
Proff. Montanari, ognuno e’ liberissimo di dedicarsi a cio’ che piu’ gli piace. Personalmente penso non sia il caso di mettersi a giocherellerare con le alchimie di Pisapia e seguaci per arginare la disfatta di forze politiche di una destra non dichiarata reduce di aver attentato al suffragio universale e responsabile del declino economico e morale dell’Italia (miracolososamente uscita dal coma lo scorso 4 dicembre nonostante il bombardamento bulgaro di menzogne a reti quasi unificate).
Mi pongo ora le domande che mi ponevo dopo la sentenza sul porcellum: SE LA C.COSTITUZIONALE DICHIARA INCOSTITUZIONALE UNA LEGGE E QUESTA DECADE, PERCHE’ NON RITORNA AUTOMATICAMENTE IN VIGORE LA LEGGE PRECEDENTE? PERCHE’ ALLA CADUTA DEL PORCELLUM NON E’ AUTOMATICAMENTE SEGUITO IL RIPRISTINO DEL MATTARELLUM, OSSIA DELL’ULTIMA LEGGE ELETTORALE LEGITTIMA? Poiche’ la Consulta ha indicato le correzioni al porcellum, perche’ non ha indicato un termine tassativo e breve x andare al voto con quello?
E ora che abbiamo perso anni appresso a una legge elettorale peggio del porcellum, se la consulta indichera’ correzioni x eliminarne i punti incostituzionali, perche’ non andiamo al voto con l’italicum corretto o col mattarellum?
Soggetti non legittimati e decisivi non possono toccare la legge elettorale: sarebbe come chiedere ai cleptomani di vigilare sul tesoro. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo ma dobbiamo eleggere subito rappresentanti legittimi con leggi legittime gia’ pronte e affrontare finalmente gli altri problemi. A proposito di questi, io spero che il preparato e responsabile Professore che opero’ il gran rifiuto a Roma qualche mese fa, si proponga immediatamente per identico incarico nel governo nazionale, prima che terremoti naturali e calamita’ franceschiniane distruggonano cio’ che ad oggi resta del piu’ ricco patrimonio culturale del mondo. All’Italia e ai cittadini bisogna pensare e non alle miserie in casa PD e pertinenze varie.