Caro/a amico/a,
la scadenza del referendum si avvicina: cosa accadrebbe se la nuova costituzione venisse approvata e poi un demagogo xenofobo e razzista come Donald Trump apparisse anche in Italia? Una costituzione che sottrae il senato all’elezione dei cittadini e lo trasforma in un’appendice del partito di governo? Negli Stati Uniti Trump dovrà fare i conti con un sistema di limiti istituzionali ben precisi, proprio quei limiti che in nome della “semplificazione” e della “velocità” qui si vogliono abolire.
La propaganda per il “Sì” è sempre più insistente sulla necessità di sveltire i lavori parlamentari, ma ci piacerebbero veloci deportazioni di massa, o arbtrarie discriminazioni delle minoranze, come quelle promesse da Trump? Non è un’ipotesi campata in aria: governi autoritari sono al potere in Turchia, in Ungheria, in Polonia. Un partito neofascista potrebbe vincere le elezioni presidenziali francesi, tra qualche mese.
Con la riforma Renzi-Boschi diminuiscono i politici? No, diminuiscono i tuoi rappresentanti, diminuisce la democrazia. Tu, cittadino, conterai di meno, sempre di meno. Pensiamoci, prima che sia troppo tardi.
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