Un No! secco serve solo (in caso di vittoria) a salvare la forma di una COSTITUZIONE NEGATA!
Con un NO! secco il rischio di perdere è alto perchè la negazione è molto debole rispetto ad una proposta di riforme pur pessime per un Paese che di riforme ha bisogno, come testimonia l’adesione pur critica al SI! di persone importanti della cultura progressista: Benigni, Cacciari, Magris, Cassese, etc.!
Come si fa a trascurare l’opportunità di abbinare al NO! meritato e dovuto, l’abbinamento delle proposte di riforma del miglior rigore morale e culturale che sta sulle piazze per il NO, secondo il 71 ed l 50 in congiunzione sinergica!
Come si fa a rinunciare alla forza aggiuntiva che avrebbe un NO! PER ANDARE OLTRE le pessime riforme Boschi-Renzi, a rinunciare all’entusiasmo coinvolgente presso tutta la gente che attende buone riforme, a rinunciare ad abbattere l’arroganza della casta.
IL tutto nel solco di quella C. che si vuole salvare, rilanciando la sua autorità e autorevolezza, blindandone così lo Spirito Original ed Autentico e non solo la forma di una C. negata!
Come si fa a rinunciare a tutto questo e rimandare riforme attese e opportune alle calende greche e alle cure della casta? Come si fa?
Paolo Barbieri.
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Iscrizione
Daniela Padoan: “La stella polare della Costituzione”
sandra bonsanti: “colpevoli”
Alessandro Bonsanti Carlo Emilio Gadda “Carteggio 1930-1970”
Francesco Pallante: “Elogio delle tasse”
FABRIZIO TONELLO “IL LUNGO VIAGGIO DI CIP E TIGRE″
Nadia Urbinati: “pochi contro molti”
Sandra Bonsanti: “stanotte dormirai nel letto del re”
Sandra Bonsanti: “Il gioco grande del potere”
Nadia Urbinati, Luciano Vandelli: “la democrazia del sorteggio”
Francesco Pallante: “contro La Democrazia diretta”
Paul Ginsborg, Sergio Labate: “Passioni e politica”
Presentazione del libro ‘Colpevoli’ di Sandra Bonsanti
Gustavo Zagrebelsky: “mai più senza maestri”
29 NOVEMBRE – BRESCIA
25 NOVEMBRE – PRATO
ROMA – 7 OTTOBRE 2023
Appello LEG – usare i fondi PNRR per la pace
ROMA – 24 GIUGNO 2023
No al riarmo mondiale
No all’Autonomia Differenziata
Europe for Peace, la grande mobilitazione di Roma del 5 novembre
Un No! secco serve solo (in caso di vittoria) a salvare la forma di una COSTITUZIONE NEGATA!
Con un NO! secco il rischio di perdere è alto perchè la negazione è molto debole rispetto ad una proposta di riforme pur pessime per un Paese che di riforme ha bisogno, come testimonia l’adesione pur critica al SI! di persone importanti della cultura progressista: Benigni, Cacciari, Magris, Cassese, etc.!
Come si fa a trascurare l’opportunità di abbinare al NO! meritato e dovuto, l’abbinamento delle proposte di riforma del miglior rigore morale e culturale che sta sulle piazze per il NO, secondo il 71 ed l 50 in congiunzione sinergica!
Come si fa a rinunciare alla forza aggiuntiva che avrebbe un NO! PER ANDARE OLTRE le pessime riforme Boschi-Renzi, a rinunciare all’entusiasmo coinvolgente presso tutta la gente che attende buone riforme, a rinunciare ad abbattere l’arroganza della casta.
IL tutto nel solco di quella C. che si vuole salvare, rilanciando la sua autorità e autorevolezza, blindandone così lo Spirito Original ed Autentico e non solo la forma di una C. negata!
Come si fa a rinunciare a tutto questo e rimandare riforme attese e opportune alle calende greche e alle cure della casta? Come si fa?
Paolo Barbieri.