Nunzio Galantino ha contrapposto la regolazione delle unioni gay alla famiglia tradizionale. E’ un errore che da un uomo intelligente come il segretario nazionale dei vescovi italiani non mi sarei aspettato.
La legge in questione mira ad ampliare i diritti a qualsiasi tipo di affettività, senza togliere valore alla famiglia tradizionale. Serve anche a regolare la cura della prole di uno dei due partner, per un futuro sereno del nucleo. Creare contrapposizioni false “omo vs etero” significa creare omofobia “sacra”, quella più pericolosa e intollerante. Perché generatrice di fanatismo religioso, Dove l’aggressione viene indotta e “benedetta” come legittima difesa ad una minaccia alla famiglia, che non c’è. Ma viene irresponsabilmente evocata da un clero ostile e sempre più lontano dall’accoglienza del Vangelo..
Chiedo pertanto a Nunzio Galatino – e, tramite lui, al Vaticano – di astenersi da ingerenze nella politica interna dello Stato italiano, nel rispetto della Costituzione e dei Patti Lateranensi. Come cittadino italiano non tollero interferenze nel diritto e nei diritti della mia Nazione, da parte di altri stati.
Tanto meno da quelli che giudico più in ritardo nel cammino verso l’uguaglianza di genere (a quando il sacerdozio femminile?..).
(*) Massimo Marnetto fa parte del Circolo LeG di Roma
Massimo Marnetto: “Nunzio Galantino ha contrapposto la regolazione
…………………………..delle unioni gay alla famiglia tradizionale”.
…………………………”Libera Chiesa, in libero Stato – Unioni gay, no ad
………………………….ingerenze vaticane”.
………………………..”La legge in questione mira ad ampliare i diritti a
…………………………qualsiasi tipo di affettività, senza togliere valore
…………………………alla famiglia tradizionale”.
Signor Marnetto,
trovo il Suo scritto essere una sorta di collezione di slogans televisivi, la cui acritica ripetizione, da parte Sua, risulta gravemente deleteria alla Sua stessa realtà Umana: a nessun Uomo, infatti, è dato rinunciare all’uso della sua facoltà critica, senza precipitare nella condizione animale.
Mi limiterò a sinteticamente commentare solo alcuni dei Suoi ripetuti slogans, senza tuttavia prima osservare che pertiene alla sfera estetica ed etica Umana l’uso del titolo innanzi al cognome della persona a cui, direttamente o indirettamente, ci riferiamo. Per cui, io ho il dovere estetico ed etico – se non voglio scivolare nella volgarità – di rivolgermi a Lei come “Signor Marnetto” e NON come “Marnetto” o “Galantino” come se Voi foste entrambi due miei cagnolini.
Primo slogan: Monsignor Galantino NON ha affatto “contrapposto la regolazione delle unioni gay alla famiglia tradizionale”, bensì ha impugnato l’omologazione delle unioni gay al matrimonio naturale, obiettivo a cui mira la lobby gay. C’è una vistosissima e sostanziale differenza tra il matrimonio di un uomo e di una donna preposto alla procreazione e all’insostituibile allevamento ed educazione dei figli da una parte, e l’unione di due uomini, o due donne, o di un uomo e un bambino, o di sette uomini e cinque donne, o di tutte le altre dozzine di possibili accoppiamenti in nome di una non definita affettività la cui relazione con l’erotismo rimane biologicamente incomprensibile.
Secondo slogan: non si comprende come Lei risenta tanto la supposta ingerenza della Chiesa nei supposti affari dello Stato, mentre, al contempo, manca totalmente di osservare che lo Stato ingerisce con gli affari della Chiesa. Eppure, basterebbe attivare la Sua facoltà critica per capire che questa inevitabile conflittualità tra Stato e Chiesa ha le sue origini nel fatto che i Cittadini del primo sono, spesso e al contempo, Credenti dell’altra. Vorrebbe Lei, forse, che entrambi – Stato e Chiesa – se ne stessero muti?
Terzo slogan: dire che uno Stato “amplia i diritti a qualsiasi tipo di affettività, senza togliere valore alla famiglia tradizionale” è equivalente a dire che lo Stato può ampliare il diritto di stampare moneta a tutti i suoi Cittadini, senza togliere valore alla moneta che esso stesso, Stato, stampa. Ancora una volta: se al ripetere acriticamente gli slogans propagandistici dei manipolatori professionisti, Lei sostituisse l’attivazione della facoltà critica della Sua Ragione, sono certo che Lei non scriverebbe più le sciocchezze che ha, molto a…
Continuazione del mio precedente troncato commento:
molto a detrimento, scritto.
Molto cordialmente.
P.S.: Desidero informare la Direzione di questo Blog che i caratteri concessi sono, nella realtà, meno degli annunciati 3000, per cui il commentatore può trovarsi nella situazione di pubblicare un commento troncato delle sue ultime due/tre dozzine di caratteri.
Cordialmente. E grazie della Vostra cortese attenzione.