La costituzionalista Lorenza Carlassare – membro del Consiglio di presidenza di Libertà e Giustizia e del comitato dei saggi nominato da Napolitano all’inizio del governo Letta – critica in un articolo pubblicato sul sito di Libertà e Giustizia la nomina dei sottosegretari, muovendo un appunto al Presidente della Repubblica: “Sarebbe stato forse opportuno – spiega – che il Capo dello Stato, superando ogni legittima preoccupazione per i delicati equilibri politici, avesse mosso obiezione prima di apporre la sua firma: l’esistenza dell’art. 54 l’avrebbe giustificato”.
“L’art. 54 – spiega la Costituzionalista – che è principio cardine della nostra Costituzione, e rimane come barriera invalicabile contro il degrado definitivo, sempre attivabile purché lo si voglia davvero: non mancano istituzioni di garanzia nel nostro sistema costituzionale. Penso in particolare al Presidente della Repubblica e ai margini di intervento che gli sono costituzionalmente consentiti nell’esercizio del suo difficile ruolo.
Prerogative e preclusioni legate al ruolo del Capo dello Stato che in questo caso specifico la Carlassare spiega così: “E’ certo che, non essendo organo politico ma istituzione di garanzia cui ogni scelta politica è rigorosamente preclusa non può ingerirsi nella composizione del governo per imporre personali vedute nella nomina di ministri o sottosegretari. Ma il discorso è diverso quando sia in gioco la sua funzione di garanzia”.