«Il gioco grande del potere. Da Gelli al caso Moro, da Gladio alle stragi di Mafia. Il racconto della giornalista che li visse in prima persona». Di tutto questo e di incrollabile impegno morale parla l’ultimo libro di Sandra Bonsanti (Postfazione di Gustavo Zagrebelsky) che viene presentato domani pomeriggio alle 18 alla liberria Feltrinelli. Insieme all’autrice intervengono il direttore Roberto Bernabò e il professor Salvatore Settis. Il libro è nell’edizione Chiarelettere. Scrive Gustavo Zagrebelsky nella prefazione al volume: «Nell’esercizio di memoria che Sandra Bonsanti ci propone sono ripercorse le tappe principali della storia nichilista e criminale del rapporto potere-denaro svoltosi negli ultimi decenni e nascosto sotto il manto della democrazia. Se la politica non si rianima e se i suoi protagonisti — partiti, forze culturali e sociali – restano inerti, la partita è persa. Ma, si dirà, dove trovare le ragioni della riscossa democratica? La risposta è chiara: nella Costituzione.” È la testimonianza di una giornalista che ha combattuto il perverso intreccio di potere e di interessi che ha insidiato la democrazia dagli anni Settanta a oggi. Intreccio che, come dimostra l’autrice raccontando i protagonisti di quel tempo e gli episodi vissuti direttamente, ha fatto perdere la visione d’insieme della società come idea di “bene comune”. “Eppure c’è chi, anche in buona fede, è convinto che sia meglio non sapere come sono andate le cose… Costoro chiedono semplicemente di partecipare al ‘gioco’, il ‘gioco grande del potere’, per dirla con le parole di Giovanni Falcone.” Sandra Bonsanti ha lavorato a “Il Mondo”, “Epoca”, “Il Giorno”, “Panorama”, “La Stampa”, “la Repubblica” e ha diretto “Il Tirreno”. Dal 2003 è presidente di Libertà e Giustizia, associazione nata per contribuire a un rinnovamento della politica italiana.
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