“Non è cambiato niente: gli iscritti alla P2 di ieri, sono al potere ancora oggi”. Così Carlo De Benedetti apre la presentazione del libro “Il gioco grande del potere” di Sandra Bonsanti a Roma, alla presenza di Stefano Rodotà e dell’autrice.”Io – aggiunge rivolto alla sala piena – l’avrei intitolato: L’insistenza continua del malaffare, perché l’ombra inquietante di quegli anni è ancora su di noi”.
“Sandra Bonsanti ha fatto un lavoro importante con questo libro – afferma Stefano Rodotà nel suo intervento – perché tutti noi abbiamo subito un’opera di rimozione collettiva di quel periodo. Dove Stato e anti-Stato hanno convissuto. Dove i servizi segreti diventavano occulti e incontrollati e quindi capaci di qualsiasi depistamento, come hanno dimostrato le sentenze dei lunghissimi processi sulle stragi. Ma l’Italia ha retto perché abbiamo avuto grandi difensori dei valori costituzionali, come Pertini, Spadolini, la Anselmi e molti altri, fino all’aviere che in una memorabile telefonata alla trasmissione “Telefono giallo” dichiarò – gelando lo studio – che le ricostruzioni ufficiali della notte della strage di Ustica non erano veritiere, come adesso – dopo 33 anni – la Cassazione ha accertato”.
“Quando la confusione e la disinformazione dilagano – esordisce l’autrice Bonsanti – occorre tornare ai taccuini dei giornalisti, testimoni dei fatti. Il mio libro è uno “scavo” nei miei scatoloni pieni di appunti, che non ho mai buttato, neanche nei traslochi. Una fatica che ho fatto con convinzione e che continuerò con altri giornalisti, affinché una ricerca comune ci renda finalmente consapevoli e quindi liberi da questi tremendi anni”.
“Quanta verità può sopportare una democrazia? – chiede l’editore di Chiarelettere, Lorenzo Fazio.
“Tutta – risponde Bonsanti – non c’è cambiamento vero senza verità”.
“Forse – chiedo – qualcosa di positivo è successo rispetto a quegli anni. Non pensate che dai Girotondi in poi, sia lentamente cresciuta un’opinione pubblica più esigente verso i partiti?”
“Sicuramente possiamo dire che rispetto a quegli anni – afferma Rodotà – possiamo dire che la Costituzione è diventata un patrimonio diffuso e difeso più dai cittadini che dai politici.”
La Bonsanti è d’accordo e cita il lungo lavoro in questo senso svolto da Articolo 21, Libera, Libertà e Giustizia e da tante altre associazioni.e sindacati. “La Piazza del Popolo gremita del 12 Ottobre, come quella del 2 Giugno a Bologna sono state una grande esperienza di riappropriazione collettiva della Carta che continuerà, per dire e dirci, che quella è la via maestra per risollevare l’Italia. E sottrarla dalle ombre del grande gioco del potere”…
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Leggi anche l‘articolo di Stefano Feltri
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Venerdì scorso l’ing. De Benedetti a Napoli ai Giovani di Confindustria diceva della “… necessità di una RIVOLUZIONE CULTURALE E GENERAZIONALE per fermare il declino morale, non solo economico, del Paese…”.
“Rivoluzione” vuol dire “cambiamento ampio, profondo e rapido”, praticamente una cesura, verso una situazione negativa al presente e in prospettiva.
Per cui intendo la “Rivoluzione” dell’ing. come una SOSTITUZIONE “Ora e Subito” delle “culture e generazioni” che dal Parlamento decidono da anni i destini infausti del Paese.
SI PUO’ FARE !!!
Nel rispetto della Costituzione e del suo Spirito, col Popolo che una volta nella storia si fa Sovrano e, brandendo gli articoli 1-71-50 e se necessario 40, che consentono la Democrazia Diretta, attua un’azione popolare, non per un impossibile governo, ma per una tornata capace:
di ottenere leggi e riforme attese da decenni, sempre promesse e sempre tradite,
e, come effetti collaterali ma fondamentali
di riaffermare la Sovranità Popolare calpesta e derisa,
di recuperare la perduta dignità di Cittadini,
di abbattere l’arroganza della casta e di ogni altra lobby,
di defenestrare definitivamente dal Parlamento quaraquaquà e compagni di merende
e soprattutto di blindare la Costituzione da ogni attacco lesivo del suo spirito originario, ma non degli opportuni aggiornamenti, rilanciandone autorità e autorevolezza.
Sorprende e sconcerta che cultori della “Carta Costituzionale” non colgano o non vogliano percorrere questa via, L’UNICA VIA MAESTRA, L’UNICA VIA ASSOLUTA.
Grave peccato di omissione commesso improvvidamente da chi ogni giorno spende parole partecipate ed emozionate (!?) a difesa della Carta e a evidenziare il proprio impegno per questo fine.
Grave omissione capace di disperdere, con lo stravolgimento in itinere, anche questo strumento, splendido dono di quei Padri Costituenti, sempre evocati, ma in effetti traditi!
SI PUO’ ANCORA FARE nei 2 mesi che ci restano, con un Popolo che al 95% disprezza l’offerta ed il personale politico!
Focalizziamoci su questo percorso già avallato da eminenti esponenti della miglior elite socio-culturale del Paese!
Paolo Barbieri, cittadino semplice, massimamente indignato e furente! (disponibile H24 per approfondimenti sul tema elaborato da tempo).
0187 98 03 68 —— 328 48 66 424
la situazione è peggiorata come da progetto la p2 controlla le tv i giornali le radio ed anche internet si anche internet
@ Paolo Barbieri
Gli artt. da lei citati vanno bene e la Costituzione funziona se viene applicata.
Sono scoraggiata, tuttavia, perché lor signore e signori che detengono il potere hanno tranquillamente ignorato grandi referendum e milioni di firme. E i sondaggi, inoltre, sono a loro favore e si mantengono su valori numerici simili a quelli attuali. Come si fa?
Un saluto.
@aglaia
I sondaggi sono fatti su poche persone alle quali non viene certo chiesto se aderirebbero ad una tornata di Democrazia Diretta con le finalità da me accennate. E le elezioni confermano il distacco ampio e crescente dalla “pessima politica”: nessun cittadino è contento di questo Paese mal governato! Di qualsiasi orientamento!
I “referendum” sono una espressione della DD perdente per sua natura: cancella una legge, ma lascia il campo libero ad ogni altro intervento del Parlamento, che, cambiando qualche virgola e qualche aggettivo, ripropone ciò che vuole (tipico es. finanziamento ai partiti). Non solo, costa molto, passano un paio d’anni dalla partenza all’arrivo e, se va bene, lascia ancora spazio alla “casta” di legiferare.
Con la DD sono le Eccellenze della Società Civile che “Dettano le Leggi”!
Difficile ignorare milioni di Cittadini che, brandendo la Costituzione, pretendono da Sovrani leggi e riforme sempre promesse e sempre tradite. Ma se dovesse succedere la storia del “conclave” ci guiderebbe per le azioni seguenti, sempre nonviolente, ma ermetiche.
Auguri per un Paese migliore e con la la Democrazia Diretta si può!