C’è una frase oscura nel discorso pronunciato da Bersani in chiusura della Festa democratica a Reggio Emilia: “Io dico che in coerenza con la proposta di una fase costituente europea, la nostra prossima Legislatura dovrà essere davvero costituente ed esordire allestendo uno strumento, a base parlamentare, che abbia il compito di redigere una riforma della seconda parte della Costituzione; uno strumento che, questa volta, garantisca per forza di norma la certezza dell’esito”. Cosa vuol dire? Che ci sarà nella prossima legislatura una bicamerale che avrà il potere di cambiare la seconda parte della Costituzione e che non sarà lasciata ai cittadini la possibilità di ricorrere al referendum? Sarà utile chiarire questi punti, perché aggiustamenti anche importanti e necessari si possono fare ma ricominciare col mettere in discussione le istituzioni, la forma parlamentare e la partecipazione finale dei cittadini, questo ci pare azzardato. Ci sembra una proposta vaga, assurda e in questi termini, irricevibile.
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