L’attentato di Brindisi conferma ancora una volta come in Italia, nei periodi di crisi generalizzata, lo spettro della sopraffazione e della crudeltà criminale tenti di avanzare per oscurare e vanificare i progressi democratici e civili raggiunti anche a caro prezzo.
Vite spezzate e famiglie cadute in un dolore indicibile sono oggi il conto che questa Nazione paga allo sforzo di normalizzazione e di evoluzione civile.
Colpire una scuola ed i suoi alunni, nell’orario in cui ci si appresta ad iniziare una giornata di impegno, rappresenta simbolicamente e diabolicamente la sfida che menti malate lanciano alla società ed alle Istituzioni che contribuiscono al suo sviluppo.
Nulla potrà mai giustificare simile ferocia!
Il valore della vita umana è e dovrà essere sempre il punto di partenza di ogni riflessione sulla Democrazia e delle sue regole.
Mai come oggi appare necessario che il dovere di vigilanza per la difesa dell’ordine democratico, debba essere considerato un sentimento diffuso e non solo in capo alle Istituzioni.
“Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società” (art.4 Cost.), così i nostri Padri costituenti pensavano al necessario contributo di tutti per un progresso civile.
A noi tutti la riflessione su come e quando questo percorso si sia interrotto o peggio ancora mai iniziato!
Il circolo di Lecce di Libertà e Giustizia è vicino al dolore che ha colpito le famiglie delle ragazze coinvolte in questa assurda tragedia.
Lecce. 19 maggio 2012
Libertà e Giustizia
circolo di Lecce