Ostacoli e gimkane, difficoltà e impedimenti. La strada per la raccolta di firme a favore del referendum elettorale non è stata certo in discesa. Se alla fine, il risultato delle 500 mila firme sarà raggiunto, lo si dovrà solo alla tenacia dei cittadini che vogliono davvero una nuova legge elettorale. Soci e amici di LeG si sono dati da fare in tutti i circoli, su tutto il territorio nazionale, e hanno raccolto più di 35 mila firme, ma sono stati lasciati alla loro abilità e alla loro esperienza in fatto di raccolte firme. Sono mancati i moduli (come è possibile?), sempre pochissimi, corti d’appello che arrancavano con i timbri, comitati organizzativi e loro delegati spesso assenti e comunque poco organizzati, partiti che nicchiavano. Il sistema è macchinoso e lo è sempre stato, ma in occasione di altri referendum almeno i banchetti del comitato promotore non sono mancati. Questa volta, anche l’informazione è stata poco generosa: i giornali che hanno dato notizia dei punti di raccolta (spesso pure depistando) si contano sulla punta delle dita. La fila di cittadini che ha bussato all’ufficio di Milano di LeG, in questi giorni, è stata continua. “Dove si può firmare?”, chiedevano, “Possibile che non ci sia un elenco?”. Lamentavano soprattutto i fatto che sul sito ufficiale dei promotori ci fossero solo gli elenchi dei municipi, ma non quello dei banchetti.
Libertà e Giustizia si è impegnata in questa mobilitazione contro la legge Calderoli. Ha considerato questa prova un po’ come l’ultima chiamata. I tempi erano strettissimi e hanno giocato sicuramente a sfavore; riuscire a raccogliere 500 mila firme non è uno scherzo e lo è ancora meno se la raccolta parte quando metà degli italiani è ancora in spiaggia.
Tutti i circoli LeG hanno partecipato, qui l’elenco città per città. Ci sono stati banchetti nelle piazze, alle feste di fine estate; abbiamo raccolto migliaia di firme anche a Torino, a Roma, a Brescia, a Bologna e a Milano, a Messina, Catania, Modena, Bari e Foligno e, ancora a Torino,nel corso del convegno Fiom per la festa deli 110 anni, cui ha partecipato anche Sandra Bonsanti e a Cosenza, in Calabria. A Milano la sede di LeG è stata presa d’assalto, dopo che in Comune erano finiti i moduli.
A Firenze abbiamo raggiunto la cifra di 5 mila firme; nelle Marche, a Senigallia il circolo ha invitato il sindaco e la giunta a firmare. In provincia di Frosinone, un socio di LeG ha allestito il banchetto nel suo negozio di barbiere a Isola dell’Iri. Un altro banchetto è stato messo nella redazione del Corriere dell’Irpinia.
A Firenze, al banchetto nell’area della Festa democratica, si è fermato anche Massimo D’alema. Sandra Bonsanti, gli ha proposto di firmare per il referendum elettorale, che “sarebbe stata una notizia”. D’Alema ha ribattuto che sarebbe stata ugualmente una notizia se Sandra Bonsanti si fosse iscritta al Pd. Ma all’accordo scherzoso sullo “scambio di firme” da parte della presidente di LeG, il presidente Copasir ha declinato l’invito.
Il presidente emerito della Corte costituzionale, Valerio Onida, che siede nel consiglio di LeG, si è espresso con chiarezza: “Sarebbe uno scandalo andare ancora a votare con la legge Calderoli.
Dario Franceschini, capogruppo pd alla Camera, in un’intervista a LeG ha detto che ora è il momento di correre.
Ai banchetti di LeG hanno firmato, oltre che Onida anche Staino, Ginsborg (nella foto al banchetto LeG di Firenze), Bindi, Nannucci e Scalfari.
Il PORCELLUM và CANCELLATO: possibilmente con i suoi IDEATORI.
Gli IDEATORI del “PORCELLUM” governano e guazzano sdillinguendosi nel “porcile” montato a misura loro,immagine e somiglianza,tra “patonze”,corna,dito medio al vento e pernacchie. Perciò se partecipano alla demolizione di esso non ci credete: ritorneremmo a votare con la loro porcata elettorale.
Continuerà a pendere in ogni caso,come spada pericolosa per le sorti della nostra fragile democrazia,(l’abbiamo già sperimentato in questi 17 anni),il sistema elettorale bipolare inaugurato nel ’94 col faccione e la smorfia del promotore su tazebau murali mt.10 X 6,tanta passività da chi avrebbe dovuto denunciarne i rischi costituzionali e opporvisi e tanta superficialità politica venduta a buon mercato sui mezzi virtuali della pubblicità di cui disponeva e dispone a josa il beneficiario di tale sistema.
Salto di. palo in frasca (mi scusino palo e frasca ):
A proposito di banchetti pro firme,che è successo a Palermo ?.
(spiacciono,a me ovviamente, i miei avanzati anta e soprattutto gli scricchiolii quotidiani deile mie strutture portanti).
Le tre file per firmare sabato in centro fanno ben sperare. A proposito dei diffusi dubbi sul fatto che vengano ammessi (uno o entrambi) i quesiti, L & G, con i suoi esperti d’eccezione quale il presidente emerito Valerio Onida, se la sente di sbilanciarsi in una previsione?
E’ stata un’odissea poter firmare: mancanza di info, schede finite nelle segreterie comunali di zona (Milano) e anche in quella centrale in Via Larga, rimasta a secco per un po’; per non parlare dei Gazebo permanenti – assenti o aperti solo a mattina inoltrata! insomma, se raggiungiamo la quota sarà grazie ad una fortissima volontà popolare (ed ai volontari). Speriamo…
Se le cose non funzionano come ce lo auguriamo, ben spesso questo è dovuto al fatto che manca un coordinamento. Anche in L&G è mancante. Manca il coordinamento con altre iniziative. E questo sia su livello provinciale che su livello nazionale. Si fanno le iniziative sempre, anche in L&G, abbastanza spontaneamente, non c’è una programmazione che guarda in avanti. Faccio l’appello che continuo a fare nel nostro circolo: inserite nella struttura il coordinatore per le iniziative all’interno dei circoli di L&G e verso gli altri movimenti civici.Il coordinatore del circolo stesso non può fare tutto, serve una figura aposta.
Con tanta speranza che si imparino queste cose importanti per il successo vi saluto molto cordialmente
Thomas
X lucio 42. Assieme agli IDEATORI mettiamoci anche i BENEFICIATI !
Gli ideatori ? Berlusconi. Bossi, CASINI e FINI che oggi sparano a zero come mammolette su quanto hanno votato nel 2005.
Come la mettiamo ?
Fini ha chiesto ai suoi di firmare , con che faccia !
Alleati così sono da cancellare .
E in Toscana dove la legge elettorale del 2004 ha cancellato le preferenze e concede un bellissimo premio di maggioranza ….come la mettiamo ?
In fondo ( lo dice , OGGI , Renzi ) Calderoli non ha fatto altro che copiarla ! Complimenti a tutti i toscani che oggi firmano e ieri hanno voluto il loro modesto porcellum regionale !