Libertà e Giustizia prosegue con la mobilitazione contro la legge Calderoli. Per noi di LeG questa è l’ultima chiamata. I tempi in certe situazioni sono tutto. Ora sia chiaro: o si riesce a raccogliere 500 mila firme entro settembre e allora si può fare il referendum nella primavera del 2012 (se non finisce la legislatura), oppure non ci si fa, si prende più tempo e allora il referendum salta perché nel 2013 comunque ci sono le elezioni.
La raccolta di firme per promuovere il referendum elettorale continua in tutti i circoli, qui l’elenco dei banchetti città per città. Ci sono banchetti nelle piazze, alle feste di fine estate; abbiamo raccolto firme anche a Torino, a Roma, e a Milano, nel corso del convegno Fiom per la festa deli 110 anni, cui ha partecipato anche Sandra Bonsanti e a Cosenza, in Calabria. A Milano la sede di LeG è stata presa d’assalto, dopo che in Comune erano finiti i moduli.
A Firenze abbiamo raggiunto la cifra di 4 mila firme; nelle Marche, a Senigallia il circolo ha invitato il sindaco e la giunta a firmare.
A Firenze, al banchetto nell’area della Festa democratica, si è fermato anche Massimo D’alema. Sandra Bonsanti, gli ha proposto di firmare per il referendum elettorale, che “sarebbe stata una notizia”. D’Alema ha ribattuto che sarebbe stata ugualmente una notizia se Sandra Bonsanti si fosse iscritta al Pd. Ma all’accordo scherzoso sullo “scambio di firme” da parte della presidente di LeG, il presidente Copasir ha declinato l’invito.
Il presidente emerito della Corte costituzionale, Valerio Onida, che siede nel consiglio di LeG, si è espresso con chiarezza: “Sarebbe uno scandalo andare ancora a votare con la legge Calderoli.
Dario Franceschini, capogruppo pd alla Camera, in un’intervista a LeG ha detto che ora è il momento di correre.
Ai banchetti di LeG hanno firmato, oltre che Onida anche Staino, Ginsborg, Bindi, Nannucci e Scalfari.