Paragonare i magistrati ai brigatisti è più di una scemenza storica: è un pugno nell’occhio ai parenti dei tanti magistrati uccisi dalle brigate rosse. È chi oggi si dichiara prigioniero politico e non vuole essere giudicato per i propri gravissimi reati comuni che ricorda, semmai, le brigate rosse di ieri. Paragoni a parte, finché saranno in vita i loro parenti, il presidente del Consiglio è vivamente pregato di non confondere militari e civili che hanno servito il proprio Paese fino dare la vita, con chi, invece, ama così poco l’Italia e le istituzioni democratiche da farsene scudo ad ogni pie’ sospinto per i porci comodi propri.
Giovanni Bachelet, garante di LeG, deputato Pd, figlio del presidente Csm, Vittorio Bachelet, ucciso dalle Br nel 1980.
E’ assolutamente vergognoso! Non solo per chi viene colpito da tali insulti ma per tutti gli Italiani che, nelle Istituzioni, hanno vissuto quegli anni! Esprimo la mia solidarietà ai familiari delle vittime, ai magistrati e agli italiani onesti che oggi lottano per la difesa della democrazia e che credono ancora nella Costituzione!
Ma perchè esistono persone che seguono ad occhi chiusi questi personaggi deviati, sbruffoni, vigliacchi e falsi? Perchè ci costringono, questi seguaci servi della gleba, a doverci sorbire ancora questo ducetto che se ne frega della Legge? Ma la smettano per favore questi cortigiani di osannarlo…basta!!!
No alle minacce – No alle intimidazioni ai Magistrati di Milano
http://www.jonialife.it/index.asp?action=viewart&id=5767
‘’ Ciò che notoriamente è accaduto in questi giorni a Milano, con la comparsa di alcuni manifesti sui quali era scritto ”Via le Br dalle Procure” non può essere, a prescindere, se diretto ai Magistrati, accettato da nessuna persona civile, e ciò indipendentemente …’’