Sono d’accordo con chi propone di limitarsi a pochi interventi, iniziando proprio dall’art. 138 per ridare una garanzia adeguata ai principi costituzionali restituendo senso alla ‘rigidità’. Io stessa l’avevo sottolineato fin dal 1994, prima ancora che si svolgessero le elezioni e se ne conoscesse il vincitore. Già l’abbandono del sistema elettorale proporzionale imponeva infatti una correzione del quorum richiesto per la seconda votazione, non più idoneo, nei nuovi equilibri, a soddisfare l’obiettivo della norma: sottrarre alla ‘maggioranza di governo’ il potere di modificare da sola la Costituzione. La maggioranza assoluta , facilmente raggiungibile in un sistema sia pure imperfettamente bipolare , è divenuta ormai una garanzia inadeguata. CARLASSARE_La forma di governo_Firenze 25 09 2006
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