Salerno-Reggio Calabria, la verità di Matteoli

30 Settembre 2010

Il ministro delle Infrastrutture corre in aiuto del premier. E per superare lo scetticismo della Camera, dopo l’annuncio del completamento della tratta entro il 2013, spedisce una lettera ai parlamentari. Risultato: scrive nero su bianco che sinora è stato risistemato meno della metà del tracciato.

Quella che vedete è la fotocopia di una letterina che – in mille copie – il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli (Pdl) ha fatto fulmineamente arrivare a tutti i deputati e a tutti i senatori allarmato per le risate omeriche che hanno seppellito, ieri mattina alla Camera, le parole con cui il presidente del Consiglio ha annunciato per l’ennesima volta il completamento, stavolta entro il 2013, dei lavori di rifacimento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Perché tante grasse risate? Perché – come gli ha ricordato Pier Luigi Bersani – Berlusconi, nel presentare il suo primo governo, aveva indicato la fine dei lavori per il 2001; poi promise che tutto sarebbe stato completato per il 2006; ora ha spostato ancora avanti di sette anni la fatidica mèta

Che ti scrive allora Matteoli a mo’ di giustificazione? Che, siccome nell’aula di Montecitorio “si è notato scetticismo sullo stato di avanzamento dei lavori dell’ammodernamento dell’A3 Salerno-Reggio Calabria”, lui ritiene “opportuno e doveroso” spiegare “lo stato dell’arte dell’importante infrastruttura”. E allora salta fuori ancor più clamorosamente che le omeriche risate erano, sono e saranno perfettamente giustificate, e semmai dai cachinni bisogna passare alle urla di indignazione. Perché dell’intera autostrada sinora è stata risistemata meno della metà del tracciato! Non solo, ma non ci sono neanche i soldi per completare i lavori.

Leggiamo insieme la spiega di Matteoli: “Ad oggi su 443 Km di lunghezza dell’A3, sono stati completati ed aperti al traffico 210 Km, sono in fase di realizzazione 174 Km. I restanti circa 60 Km sono in via di progettazione e da finanziare. I lavori, pertanto, procedono nel rispetto del crono programma che ci siamo dati ad inizio di legislatura e potranno essere completati, per 384 Km, entro il 2013”.

Meno della metà, dunque, e non ci sono neanche i soldi per completare i lavori. E perché non ci sono questi soldi? Lo ha spiegato Pier Ferdinando Casini rivolgendosi  l’altra sera in sede di dichiarazione di voto (contrario alla fiducia) direttamente al presidente del Consiglio: “Lei ha citato la Salerno-Reggio Calabria e la statale ionica, ma stamattina stessa la sua maggioranza, in commissione, ha votato per il taglio dei fondi a queste due infrastrutture. Lei lo sa? Prendono in giro lei o lei prende in giro noi?”.

Questa volta persino Casini vede giusto.

P.S. Replicando stamane in Senato le sue fragili dichiarazioni programmatiche, Silvio Berlusconi ha aggiunto una chiosa alla grottesca, eterna storia dell’autostrada Salerno-Reggio. Ha detto che quest’avventura è “un punto sanguinante, una ferita aperta” del Paese. Ma, tranquilli – ha aggiunto il Cavaliere confermando la mèta del 2013: “Ci sono lavori in corso per sopperire alla carenza di iniziative e lo scandaloso abbandono che si è verificato durante i cinque anni dei governi della sinistra”. E ci mancherebbe, la colpa è sempre e solo di quei maledetti comunisti.

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