- Una rappresentante dei Viola va al microfono e dice che loro già stanno lavorando per il 9 luglio e che la risposta da tutta Italia è buona. “Smontare tutto sarebbe uno spreco”
- Non va bene – fanno notare in molti, Siddi (FNSI) fra tutti – perché cadremmo nel cono d’ombra e silenzio che la stessa FNSI ha indetto proprio il 9 per denunciare la legge bavaglio. Inoltre, c’è chi s’infastidisce per la decisione unilaterale presa “prima” di venire all’incontro.
- Si va dunque verso il 1 luglio, anche per evitare la concomitanza con le partite dei mondiali di calcio.
- Facciamo una “Notte bianca dei diritti, con attori e spettacoli” propone Gianfranco Mascia (Viola). Il rappresentante degli scrittori si dice pronto a mobilitare i suoi colleghi per letture negli angoli delle strade.
- Si diffonde l’ipotesi di fare una “manifestazione madre” a Roma e tante altre in tutta Italia per rinforzare l’idea di protesta “diffusa” ed incentivare la partecipazione.
- Giulietti (Articolo 21) chiede a tutti – in particolare ai Viola- di non cedere alla tentazione di andare da soli, “e soprattutto dobbiamo rappresentare sul palco gli oscurati e oscurandi di questa legge: devono essere loro a parlare”.
- Noi di Libertà e Giustizia (Rettori e Marnetto) assicuriamo la convinta adesione di LeG all’iniziativa e chiediamo che venga denunciato con forza il collegamento di questa fase politica con il processo di erosione delle libertà che portò al fascismo, anche utilizzando in piazza il “sonoro d’epoca” di Radio Londra . Sul piano delle componenti, indichiamo l’importanza strategica di coinvolgere le rappresentanze della Polizia, che per la prima volta stanno dalla parte dei manifestanti e hanno denunciato le nefaste conseguenze della legge bavaglio sulla efficacia delle indagini e quindi sulla sicurezza dei cittadini.
- A LeG si chiede di sensibilizzare i suoi autorevoli giuristi per la formazione di un “collegio di difesa per il primo caso“ da rendere pubblico come segnale forte di mobilitazione della più alta cultura giuridica, di fronte al più violento attacco mai portato alla libertà di stampa prevista dalla Costituzione.
- Su questa istanza, chiediamo il tempo di rappresentarla alla nostra Associazione e soprattutto ai giuristi in questione..
- La CGIL assicura il suo apporto e – vista la sua forza organizzativa – questo intervento è molto apprezzato. E’ contraria alla data del 9. Spinge per un’iniziativa nazionale a Roma forte, ampia e organizzata in ore serali, per mitigare l’effetto del caldo.
- Viene ricordato più volte il ruolo dell’Europa, sia per i ricorsi da esperire a tutela dei diritti di libertà di stampa; sia per il forte richiamo dell’OSCE (Organizzazione Sicurezza e Cooperazione Europea) rivolto su questo tema all’Italia, da amplificare e divulgare.
- Roberto Natale (presidente Fnsi) riepiloga le proposte e lancia l’impegno di creare un gruppo di lavoro di imminente composizione, per definire data e modalità dell’iniziativa, visto che sembra impraticabile la data del 9 luglio, anche per la coincidenza dello sciopero dei trasporti.
Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo