Calarsi le brache

Silvio Berlusconi dichiara che come futuro premier egli ha un diritto di veto su Air France, e al tempo stesso che la sua famiglia sta preparando un’offerta per Alitalia. Egli non può non rendersi conto dell’indecenza di questa commistione, sicché con plateale arroganza lancia una sfida: ho un doppio ruolo e me ne vanto, chi me lo vuole contestare? Riecco il conflitto d’interessi: Berlusconi, a differenza di un candidato premier all’altezza del ruolo, è pronto a risolvere un problema come quello di Alitalia con un intervento personale, coinvolgendo la sua famiglia, con una macabra sovrapposizione tra gli interessi propri e quelli nazionali.E’ questo lo statista e l’interlocutore con cui all’indomani delle elezioni dovremmo sederci a scrivere le regole comuni? Non sarà arrivato il momento che in questa primavera del calabrachismo la politica, quella vera, riprenda il sopravvento sugli indecenti propositi di Silvio Berlusconi?LeG chiede a tutti i candidati leader un impegno a varare una legge severa e moderna sul conflitto di interessi, prima di metter mano a qualsiasi altra riforma.

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