SECIALE PARTITO DEMOCRATICO // BLOG: Pd, cronache dalle città // Per la costituente del Partito democratico, Prodi fissa una data: metà di ottobre. Lo annuncia ai microfoni di Radio Anch’io spiegando che pensa “ad una grande assemblea nella quale si eleggeranno 200, 500 o mille membri con il principio una testa, un voto”. E sulle presunte quote da rispettare, il premier risponde che “l’unica quota che voglio, è quella che ci siano tante donne quanti uomini”. Il 50 per cento annunciato poche ore prima nel corso dell’inaugurazione dell’anno europeo per le pari opportunità.
La Margherita ha proposto di anticipare la data della costituente a fine giugno ma l’idea è stata accolta con freddezza dai prodiani e dai Ds sia perché si sovrapporrebbe alle elezioni amministrative, sia perché una preparazione frettolosa rischierebbe di strozzare la partecipazione della gente. E Prodi, per cancellare i dubbi, fissa la data della convocazione precisando i criteri della scelta dell’assise.
Quanto alla leadership, nessuna sorpresa né tanto meno scandalo per la quantità di competitori. “Spero che ce ne siano ancora di più – rilancia Prodi – io sono entrato in politica in età ‘tardiva’ con l’obiettivo di unificare le forze riformiste del centrosinistra e arrivare eventualmente a un partito unico.
Raggiunto questo obiettivo, è ora di lasciare ad altri il compito di portarlo avanti. Vorrei vedere che non ci siano aspirazioni alla leadership: se uno fa politica il potere gli deve piacere, deve aspirare alla leadership. Diceva Napoleone che ogni soldato ha nello zaino il bastone da generale…”
Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo