Sme, l’appello di Libera: “Vogliamo diventare un paese normale”

06 Dicembre 2006

Pubblichiamo l’appello promosso dall’associazione Libera, associazioni, nomi e numeri contro le Mafie, sulla vicenda Sme. Dopo la decisione della Cassazione, questo testo si propone di esprimere solidarietà alla magistratura milanese. Chi volesse aderire può firmare sul sito di LiberaCittadinanza
Ecco il testo completo:VOGLIAMO DIVENTARE UN PAESE NORMALE
1. La cronaca e la storia di questo paese, negli ultimi dieci anni, sono state scandite dalle vicende dei processi a carico di persone accusate di avere corrotto alti giudici romani per ottenere illeciti favori in vicende giudiziarie di grande importanza, sia dal punto di vista economico che degli assetti di potere in delicati settori della vita economica del paese. 2. In un paese normale ci sarebbe stata l’ esigenza di avere una giusta e rapida decisione su accuse tanto gravi a carico di persone che nel frattempo avevano assunto alte responsabilità istituzionali, fino a ricoprire, la carica di primo ministro durante lo svolgimento del processo nei suoi confronti. 3. Nel nostro paese, durante la celebrazione di questi processi, sono state emanate leggi, proposte e votate anche dagli avvocati degli imputati, che hanno avuto l’effetto di ostacolare un rapido e garantito accertamento della fondatezza delle accuse.

4. Alcune di questi processi si sono comunque conclusi, come quello relativo alla vicenda “IMI Sir”, con il definitivo accertamento della colpevolezza di Cesare Previti e di magistrati romani. 5. Altri processi si sono conclusi con sentenze che dichiaravano l’estinzione dei reati dopo averne accertato la effettiva sussistenza. 6. In un paese normale le persone coinvolte in queste vicende sarebbero state emarginate dalla vita pubblica. 7. Nel nostro paese ad essere attaccati in modo inaccettabile sono stati invece i magistrati che hanno istruito questi processi e giudicato gli imputati. 8. In un paese normale i pubblici ministeri Ilda Boccassini e Gherardo Colombo sarebbero considerati dei magistrati esemplari ai quali la Repubblica deve rispetto e gratitudine. 9. Nel nostro paese Ilda Boccassini e Gherardo Colombo hanno subito una vergognosa azione disciplinare per la grottesca accusa di avere intenzionalmente nascosto le cosiddette “prove della innocenza” degli imputati. 10. Recentemente la corte di cassazione ha annullato le sentenze di condanna che, sia in primo che in secondo grado, avevano accertato la colpevolezza di Cesare Previti e di altri imputati del processo “SME”. 11. Tutti i gradi del giudizio di merito erano stati esauriti a prezzo di enormi difficoltà, dato che era evidente l’intenzione di alcuni imputati di sottrarsi al giudizio, cercando di frapporre ogni genere di ostacoli alla celebrazione del processo. 12. La decisione della cassazione non era scontata: altri giudici, e la stessa corte di cassazione, avevano riconosciuto la competenza dei giudici di Milano.

13. Conosciamo, invece, gli effetti di questa sentenza: i reati si prescriveranno nel giro di qualche mese. Sarà impossibile avere un definitivo accertamento della verità. 14. In un paese normale sarebbe questo il problema. 15. Nel nostro paese questa decisione è motivo di nuovi attacchi ai pubblici ministeri , ai numerosi giudici che si sono occupati del caso e dunque a tutta la Procura di Milano. VOGLIAMO DIVENTARE UN PAESE NORMALEEsprimiamo solidarietà a tutta la magistratura di Milano che in questi anni ha fatto il proprio dovere con serenità e fermezza.

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