Cari soci e amici di Libertà e Giustizia,
come forse molti di voi sapranno già, ho deciso di candidarmi al Consiglio comunale di Milano nella lista dell’Ulivo. I Ds e la Margherita della città hanno proposto una lista che per un terzo è composta da esponenti della società civile. E io faccio parte di questa “quota”. Penso sia doveroso verso ciascuno di voi, considerato il ruolo che ricopro nell’associazione, spiegare brevemente il perché di questa mia scelta. Innanzitutto è importante dirvi che la decisione di affrontare questo ulteriore impegno è del tutto personale:ho accolto con entusiasmo la possibilità che mi fa piacere pensare mi sia stata offerta non solo per il mio attuale impegno in LeG, ma anche per quelli precedenti assunti nel corso della mia vita. Da quando, neolaureata, ho coordinato e diretto per cinque anni Omicron, un osservatorio di ricerca e studi sulla criminalità nel Nord Italia che rivolgeva una particolare attenzione all’area milanese. Sono stata anche ricercatrice senior in un progetto di studio finanziato dalla Commissione europea sulla criminalità transnazionale a Milano, Parigi e Barcellona. E poi la passione per la politica, che mi ha portato a essere tra i promotori nel 2002 della giornata al Palavobis di Milano, la manifestazione dei 40mila contro le prime leggi ad personam del governo Berlusconi e ad accettare con grande entusiasmo di offrire il mio contributo organizzativo e di idee per la nascita di LeG.
Libertà e Giustizia si presenta a Milano e in brevissimo tempo, grazie alla nascita di circoli in tutta Italia, diventa una associazione nazionale. E’ la risposta all’indignazione movimentista prima e alla necessità di ricostruire, innovandolo, il rapporto tra la società civile e i partiti di centrosinistra. Oggi siamo ben avviati sulla strada del dialogo e del confronto. La città è capace di mobilitarsi, i suoi cittadini sono pronti a impegnarsi se viene dato loro un obiettivo chiaro, condivisibile, unificante. Penso allo straordinario risultato delle primarie, nazionali e milanesi. Penso alle firme, oltre 70mila, che Milano raccoglie tra dicembre e gennaio per chiedere il referendum costituzionale. È sull’onda di questa risposta pronta e partecipata e sul messaggio chiaro inviato ai partiti dell’Ulivo alle politiche (i voti aumentano se si è uniti!) che Milano deve combattere la battaglia delle elezioni amministrative. La scelta della lista dell’Ulivo per le comunali è già un passo in avanti; lo dimostra la sua composizione che vede gli esponenti dei partiti insieme a quelli della società milanese riformista. E’ un primo passo verso la costruzione di una forza politica aperta, innovativa, capace di comprendere e dare rappresentanza politica al cambiamento, ai giovani, alle donne. Me lo auguro, verso la costruzione del Partito Democratico.Con me, e con altri candidati e candidate, è in gioco la “nuova generazione dell’Ulivo” quella che guarda con speranza al futuro del Paese e della città.Milano è la mia città, e qui desidero consolidare il mio impegno: se sarò eletta continuerò a lavorare con la stessa passione e determinazione a Libertà e Giustizia, oltre che in Comune.
Una promessa che sono certa di poter mantenere con tutti i soci e gli amici che seguono passo passo le attività dell’associazione.Infine, un appello a tutti i milanesi. Con il vostro sostegno potrò essere eletta. Col vostro voto nei miei confronti darete forza all’Ulivo e contribuirete a eleggere Sindaco Bruno Ferrante. Spero proprio che vorrete scrivere il mio nome nella vostra scelta per la “preferenza” e che il mio entusiasmo possa essere accompagnato anche dal vostro. Spero che anche voi condividiate la mia decisione e che vorrete mobilitarvi per portare molti consensi di preferenza sul mio nome.Grazie per la vostra attenzione.
Ps: Vi aspetto lunedì 22 maggio dalle ore 19 al Noy Cafè in via Soresina 4.Partecipano: Riccardo Sarfatti, Alessandro Amadori, Franco Mirabelli e Nando dalla Chiesa.
Simona Peverelli
www.simonapeverelli.it
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