L’obiettivo è ottenere “la consultazione pubblica più partecipata d’Europa” a testimonianza del fatto che quella delle riforme costituzionali “non è un’iniziativa di Palazzo”. Con queste parole il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello ha inaugurato la terza fase della consultazione pubblica per le riforme. Dopo le fasi del ‘Questionario breve’ e del ‘Questionario di Approfondimento’ inizia infatti quella della Discussione Pubblica, che vedrà il web come piattaforma privilegiata di un dibattito che si svilupperà anche offline: nelle scuole italiane, ad esempio, dove il 1 ottobre sarà organizzata una ‘Giornata della Partecipazione’.
“Quando lo Stato fa squadra si riesce anche a non inseguire ma ad essere un passo in avanti e questo è il messaggio che abbiamo voluto dare”, ha sottolineato Quagliariello ricordando come, dall’8 luglio, già in 50mila hanno risposto ai due questionari. “L’obiettivo è arrivare a 100mila risposte, ovvero alla consultazione pubblica più partecipata in Europa”, ha annunciato il ministro. La terza fase si aprirà l’8 settembre e si concluderà un mese dopo, dando vita a un prodotto che affiancherà la relazione redatta dei saggi e che, come quest’ultima, sarà presentato in Parlamento. Il web, e in particolare il sito www.partecipa.gov.it, farà da raccordo, con tre presupposti chiave: trasparenza, regole precise, garanzie per gli utenti e per chi raccoglie informazioni. Elementi, ha rimarcato il ministro, che “possono portare la rete e il web a favorire la partecipazione” garantendo la “democraticità” delle procedure. E durante la presentazione – alla quale, tra gli altri ha partecipato anche Francesco Profumo, presidente del comitato scientifico della consultazione pubblica – è stato anche mostrato lo spot, realizzato dal dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio, che domani si rivolgerà ai telespettatori con un invito ben preciso: “Partecipa!”