È impressionante il muro che si sta levando in difesa della cricca Bisignani e di attacco alla magistratura. “Quanto hanno speso”, si dice e si scrive “per un’ inchiesta in cui non si vede l’ombra di reato? “. E quindi, subito dopo: “Basta con le intercettazioni e con la pubblicazione delle intercettazioni”.
È del tutto trasversale lo schieramento di muratori all’opera.
Carlo Galli ha spiegato come il giro d’affari, raccomandazioni e favoreggiamenti legati a Bisignani rappresenti un terzo potere antitesi del primo (la legalità costiutuzionale), diverso dal secondo, che abbiamo conosciuto in questi anni (carismatico populistico di Berlusconi). È il potere occulto di vecchio stampo. Ma la domanda interessante (per gli storici) leggendo le intercettazioni è la seguente: può essere che il terzo potere abbia deciso di mollare il secondo ormai logoro e senza credibilità in nessuna sede, comprese quelle internazionali? Perché Bisignani, interrogato dai Pm, non segue la regola d’oro del silenzio e invece ammette: informavo Letta di tutto?
Sarebbe doveroso concludere: chi di fango colpisce di fango perisce. Insomma, il declino di Berlusconi voluto dalla stessa macchina occulta che negli anni Novanta lo aveva creato e sponsorizzato.
Non c’è mai nulla di nuovo sotto il sole di questa Italia che sta sprofondando nelle tenebre. Peccato che la politica non abbia un sussulto di dignità e in coro pronunci la stessa condanna che sale dalla società civile e non impedisca lo scempio annunciato della legge bavaglio.
“La P2 era una cosa seria,mentre quella in atto è una carnevalata”,parola del venerabile sempiterno Licio Gelli. Un competente in materia !.
Dici bene cara Bonsanti,il coinvolgimento della casta è trasversale. Ci fa capire altresì che non a caso il giaguaro a capo dell’attuale esecutivo animalesco,dette a suo tempo il suo imprimatur alla nomina di D’Alema alla presidenza della COPASIR,cioè alla Commissione parlamentare che dovrebbe vigilare sul corretto funzionamento dei servizi segreti,a loro volta dipendenti e manovrati dal felino capo suddetto.
Infatti il D’Alema al COPASIR in questi anni non ha mai fiutato il benchè minimo olezzo flautolente fuoriuscente dal serraglio in cui operava,ed opera, il potere del giaguaro di cui sopra,ed il grave rischio inoltre corso e contiunua a co9rrere la già fragile salute fisica e la sicurezza di questo Stato maltrattato da nocchieri improvvisati e famelici.
Ma a proposito di tutto questo qual e’ la posizione del presidente del Co.pa.sir D’Alema?
Non nutro affinità politiche con il Presidente della Camera on. Fini, ma credo che la definizione da lui data ieri sera alla trasmissione 8 e Mezzo su la7 tracci in due parole il quadro perfetto della situazione: “Basso impero”. Tutti affannosamente contro tutti per arraffare gli ultimi brandelli di potere, denaro, privilegi e quant’altro, prima che tutto crolli. Uno spettacolo penoso e degradante, in cui ancora una volta anziché aggredire la malattia si tenta di colpevolizzare il medico che l’ha scoperta: il male non è lo scempio di ogni dignità della politica, ma averlo, da parte della Magistratura, scoperto e denunciato. A mio parere, mai soldi pubblici furono meglio spesi e mai sono stata più felice di avere pagato le tasse fino all’ultimo centesimo.
Qualcuno ha menzionato D’Alema , nessun riferimento sia chiaro , ma parlare di fango solo proveniente da una parte fa un po’ ridere , non Le sembra ? Lei legge sicuramente molti quotidiani , anche quelli importanti v. Repubblica , il Fatto e non vede qualche notizia un pochetto …brillante , con molti punti interrogativi che fanno la differenza . Fango o interpretazioni veloci e tutto va benone ! La novità di ripescare la legge del governo Prodi del 2007 , votata a grandissima maggioranza , sulle intercettazioni e limitazioni alla pubblicazione sputtaneggiante , è una grande pensata . E’ ora che anche la sinistra comprenda che il bavaglio è una sciocchezza propagandistica , mentre in realtà si vuole difendere non i malfattori
che vanno puniti, ma tutti quelli che dicono le loro cose , belle brutte sciocche , ma non infrangono le leggi . Pizzetti, il buon professore che difende la privacy non ha nulla da dire ? Poi Signora Bonsanti , sarò sciocco , ma la smettiamo con questa società civile , sempre e solamente dei più bravi belli ed onesti ( cioè una parte sola del Paese ) ? Ci sono milioni di persone per bene che non hanno pagato l’iscrizione alla e pure sono… per bene !!, ma guarda un po’. Grazie e cordialità da LC
Suggerimento per Sandra
Cara Sandra permettimi un suggerimento: perché queste tue perle di saggezza non le mandi in anteprima a D’Alema, risparmiando a lui l’enesima brutta figura, ai suoi la perdita di forze per contraddire il capo, all’Italia un’altra frenata sulla via della “verità che rende liberi”?
Un desiderio: perché non ripristiniamo l’ostracismo, questa volta telematico, per liberarci del Max del minimo?
Ricordatevi del killer di Clementina Forleo
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le intercettazioni pubblicate sui giornali in questi giorni fanno il paio con quelle scritti volgari che ci capita di trovare sui muri dei gabinetti pubblici.
Il torpiloquio sembra l’arma vicente della destra berlusconiana (vedi le triviali battute lanciate dal leghista di turno contro l’interlocutrice della parte avversa) e rappresenta il vero volto dei politici di oggi (al 99,99% appartenenti alla maggioranza governativa o comunque di area governativa); peraltro, son d’accordo con bonsanti che i muratori all’opera attraversano tutti gli schieramenti politici, un po’ come succede quando i deputati e senatori si autoaumentano gli stipendi da parlamentari; fanno sorridere i tagli ai costi della politica prospettati da tremonti e che entranno in vigore solo a partire dalla prossima legislatura, ciò significa che solo dopo aver depredato le casse pubbliche e svuotato il forziere, si impegneranno a non intaccare più il forziere stesso (vedi anche il forziere lasciato vuoto dalla moratti a Milano).
A proposito di trasversalità, ad un procuratore della repubblica di napoli che chiede di indignarsi per il contenuto delle intercettazioni e non per la loro diffusione, cosa risponde il maggior partito della sinistra italiano? apertura al dialogo per riformare le intercettazioni irrilevanti; ma se capiamo cosa è il mercimonio della politica solo grazie alla c.d irrilevanza di queste conversazioni e non certamente ai balletti verbali melensi dei talk show televisivi, e voi volete provarci di questa unica sana informazione!verrebbe quasi da dire, ma allora il vento nuovo non spira da quelle parti o non avete capito che non si scende a patti con gli eversori e i corruttori; è sempre la società civile e l’opinione pubblica che deve dirvi cosa fare, ci sarebbe quasi da mollare tutto e lasciare la politica agli indegni ed ai delinquenti che l’hanno sottratta alla gente perbene; non hanno capito che lo squalo e/o caimano non lo batti con il ramoscello d’olivo nè con il flauto nè raccontandogli aneddoti o barzellette, ma semplicemente con la pura intransigenza, sì, quella particolare qualità che ti impone di dire: io con te non tratto e solo se ti dimetti, ricomincerò a fare politica, per ora solo opposizione e delle più dure e parafrasando calamandrei mi limiterei a dire a b. avrai il monumento che chiedi per il tuo sacrificio di fare il presidente del consiglio, ma decideremo noi con quale pietra costruirlo; questo solo deve dire a b. una vera opposizione.
Quello che mi lascia basita è il comportamento dell’opposizione. Lasciamo perdere D’Alema, gloriosa quinta colonna, ma l’uscita di Bersani? E Di Pietro, che tutto a un tratto si mette a fare il democristiano? Si è bevuto il cervello?
Non possiamo contare su sta gente. Dobbiamo incazzarci neri, perchè siamo incazzati neri, dobbiamo buttarli fuori come hanno fatto i nostri fratelli tunisini, egiziani e come spero riusciranno a fare gli altri popoli arabi che si stanno ribellando. Questi devono lasciare per paura, fisica. Abbiamo capito che lo sanno benissimo quanto fanno schifo. E che c’hanno paura, e come, delle monetine. Altro che programmi e alleanze! Dobbiamo buttarli fuori a calci nel sedere e inseguirli fino ai confini.
W il comandante Valerio, uno dei pochi italiani che ammiro.
Per quanto paradossale, oggi il problema non sono i colpi di coda del berlusconismo al tramonto ma la scarsa credibilità e l’incoerenza dell’opposizione, che appare inconsistente e coinvolta nella crisi. La trasversalità, il consociativismo e la tendenza al compromesso sembrano le costanti della politica nazionale. Non si sa di chi ci si possa fidare. Non trovi uno che sia davvero coerente e costante nelle proprie posizioni. Quando ti orienti verso un partito, i suoi leaders fanno o dicono cose che ti fanno pentire di aver simpatizzato per loro. E’ un continuo rimescolamento dei ruoli e delle parole che genera solo confusione e disillusione. Così i disegni di legge sbagliati del centrosinistra in tema di giustizia (Finocchiaro, Mastella) così i cambi di rotta repentini di Di Pietro, l’eterno enigma D’Alema, l’ambiguità congenita di Casini, il pugno di gomma in guanto di velluto di Bersani, i disastri clientelari della sinistra vendoliana nella sanità pugliese o quelli inquietanti sui rifiuti in Campania nell’era bassoliniana, le buffonerie altalenanti dei radicali, le contraddizioni di FL. Bisognerà pur aprire un dibattito sul perchè al blocco di potere del berlusconismo non si contrappone uno schieramento antagonista coerente ed inequivoco nelle posizioni ed argomentazioni. La solita scusante di doversi rassicurare l’elettorato deluso di centrodestra, la Chiesa, le banche e la finanza ormai non regge più.
Sono indignato come cittadino, perchè questo governo vuole riportare l’Italia indietro nel famoso ventennio, cioè censura di stato.
Sono indignato perchè come cittadino voglio essere informato non dalla stampa di regime ma da una libera Stampa.
Per questo invito le nostre forze di opposizione a dare battaglia in Parlamento e al Senato affinché le loro mire non vadano in porto.
Siamo unici nel mondo a perseguire chi i reati li scopre e non chi li commette.
Una logica tutta italiana.
Negli ultimi vent’anni c’è stato un decadimento della politica veramente sconcertante nell’uso del linguaggio, ma specialmente in questa legislatura, dove i rappresentanti della maggioranza fa a gara con quelli del governo, essi usano un ricco e grasso vocabolario che si aggiunge ad una mimica gestuale delle mani molto eloquenti dimostrando tutta la loro civiltà.
Per chiudere, se questi sono l’esempio del paese; poveri noi!
La società civile, nei recenti esiti elettorali e referendari, ha dato una lezione ai politici privi di dignità. Ma, ho un non gradevole presentimento: che stentino a raccoglierne il grande significato. Assistiamo in questi giorni al degrado conseguente all’appendice della P2. Come aveva visto bene l’Onorevole Tina Anselmi con quel suo ottimo lavoro. Purtroppo, il risultato è che certi personaggi di quella famosa “lista” ce li ritroviamo alla conduzione del Paese e ciò denota che gli Italiani hanno una memoria cortissima. Compete, ancora una volta, agli autentici democratici non demordere. Costi quel che costi.
Posso dire soltanto: “Voglio essere informato. NO alla legge-bavaglio!” E speriamo che lo capiscano anche i politici dell’opposizione, senza “se” e senza “ma”…
Grandiosa idea quella di rispolverare il ddl Mastella, come potra’ il PD non assecondare una volta di piu’ il caimano?
Dopo i risultati delle elezioni recenti e del referendum non è tollerabile che il PD,ancora una volta,si dichiari pronto a collaborare con la maggioranza per elaborare una legge bavaglio.E proprio Bersani si mette a disposizione del governo,smentendo così nei fatti tante parole in difesa della libertà di stampa.Non accetteremo nessun compromesso sull’argomento.D’Alema, che subito si è schierato a favore del cavaliere,farebbe meglio a tacere e a ritirarsi dalla scena politica per sempre.
Spero che Berlusconi e il suo governo abbiano un sussulto di dignità, anche se ne dubito fortemente, e non attuino qs legge contro l’informazione. Ho il diritto, come cittadina, di essere informata su tutto ciò che riguarda la politica e non voglio che mi venga negato!!
“Legge bavaglio,la rivolta” … (repubblica,24/6-ore 19 circa).
Il campanello alla coda del gatto.
Utile a mio avviso a preparare il terreno alla raccolta di firme per la cancellazione del bavaglio che vorrà predisporre il crocodillus,con o senza olio e sapone alla Mastella o vaselina alla PD.
Decideremo poi in relazione alle firme raccolte e al clima politico del momento, se utilizzare di nuovo l’art.75,oppure il 71 o il 50,i tre articoli della nostra Costituzione che lasciano spazio in misura giuridica diversa alla libera partecipazione diretta del popolo sovrano in materia legislativa.
Voglio essere informato. NO alla legge-bavaglio.
Mandiamoli a casa, scendiamo in piazza al più presto e mandiamoli fuori dai piedi: io non li sopporto più!!!!!
Avviso ai politici TUTTI: non ci provate!!! Il problema non è costituito dalle intercettazioni ma dai vostri riprovevoli e truffaldini comportamenti.
Vogliamo essere informati
Bisogna ribellarsi per evitare la legge bavaglio, prepararsi ad un eventuale referendum e alle prossime consultazioni elettorali non votare assolutamente tutti i partiti favorevoli e parzialmente favorevoli. La maggioranza quasi assoluta dei cittadini non ha paura delle intercettazioni, sono i personaggi politici e di potere che non desiderano essere disturbati nelle loro attività illecite.
Assolutamente dico no alla legge bavaglio. Voglio sperare che il pd non appoggi anche una sola virgola di tale provvedimento.
Noi cittadini abbiamo il diritto di essere informati di tutte queste nefandezze ,anche se non sono perseguibili penalmente
Questa legge bavaglio non deve passare! E che la sinistra non si provi ad “Inciuciare” come sembra voler fare dai primi balbettii di Dalema e Bersani. Credo che la misura sia colma e che non permetteremo a questa impresentabile , incapace e impunito ceto politico (di nulla capace, di tutto rapace) di mussoliniana memoria di cacciarci in fondo al baratro!
Sono civilissimi 27 milioni d’italiani che votano contro le leggi ignobili di un capo di governo che li umilia e li impoverisceE’ incivile lo stesso capo di governo che continua a fare queste leggi per mettere il bavaglio sui crimini della P4,delle sue criccheche hanno portato l’Italia alla rovina economica,all’arretratezza,al sottosviluppo,alla paralisi.Gli italiani devono essere informati sugli sciagurati comportamenti di chi li governa
sono impressionato dal grado di libertà e democrazia che esprimono le vostre lettere. Il nemico va abbattuto e basta , non si deve dialogare, l’opposizione deve andare in montagna ( per fare che ? ).
Amici l’esagerazione dei contenuti nella ipotesi credo pure legittima che si voglia mettere freno ad una incivile sputtaneggiamento e proporre ad esempio la legge Mastella ( ma il governo era quello della grandiosa Unione con verdi eccellenti – Pecoraro – e comunisti italiani appassionatamente disuniti , ma comunque non del caimano ma del suo fiero oppositore Prodi , vittoria con 24000 voti ohibo ! ) , passata alla Camera alla unanimità …….ed allora cosa si vuole …se non è democrazia questa ! Poi se non piace a Palamara ANM , ma le leggi le fa il Parlamento non i giudici che quando sbagliano , buoni e zitti si aiutano tra loro ed al cittadino fanno marameo . Io credo che dopo la bronza referendaria molti non si tengono più , ma secondo me sbagliano la mira : una opposizione seria non fa le barricate, non produce falò in piazza ma vince nelle urne con programmi e uomini seri .. Grazie saluti Alex
quando nel paese patria italiana
la cultura umanistica
è volutamente emarginata,
essendo
anche le classi dirigenti politiche
e imprenditoriali anche inconsciamente
IGNORARE,
LE CONSEGUENZE
le vediamo nella inciviltà
che praticano oggi,
in particolare: arrangiamoci
altrimenti sono gli altri
che prendono tutto. ……….
……………… tutti contro tutti.
ciao da guido
Quello che mi meraviglia di più, anche se ormai è diventato difficile meravigliarsi, è che il governo non si indigna per quello che sta uscendo fuori da queste intercettazioni, ma il suo solo interesse è quello di non informare noi cittadini delle porcherie in atto.
Il quesito proposto ne genera immediatamente un altro: posto che l’interlocutore diretto di Bisignani piuttosto che Berlusconi era Letta, quali motivi ed interessi (sacri e profani) hanno tenuto per tanti anni insieme, quasi l’uomo e la sua ombra, Letta a Berlusconi? E ancora: quale costume e prassi di organizzazioni coperte congiunge l’età di Gelli a quella di Bisignani, fino a influenzare più o meno consapevolmente la vita pubblica e anche quella privata? Perché verità evidenti stentano tanto ad affermarsi, fino a generare retoriche ambigue e fuorvianti? (Il riferimento all’esperienza accademica da cui provengo non è per nulla casuale). L’impegno comune dovrebbe essere la franchezza di espressione, anche se scomoda, anche se male accetta.
A chi chiama e classifica “nemico” l’avversario politico,attribuendo nel contempo a quest’ultimo i comportamenti conseguenziali all’uso di tale aggettivo,gli rivolgo la preghiera e l’invito a trasferirsi in qualche paese dell’occidente dove la democrazia – TANTO A DESTRA QUANTO A SINISTRA – non è un’espressione propagandistica usata,mi si perdoni il triste ricordo,come un tempo la nostra difesa territoriale usava i puzzolenti nebbiogeni per annebbiare le città e confondere di notte i piloti dei bombardieri anglo-americani.
E’ bene ricordarci che,a parte la preoccpazione sulla gravità dello stato precario in cui l’elefantiaca casta politica ha ridotto l’economia e le finanze dello Stato, la corruttela in Italia,in generale, ma grave quando investe la funzione pubblica nelle sue varie esplicitazioni,nella quale è coinvolta l’intera nostra classe dirigente,in prima persona o con l’indifferenza e la testa rivolta dall’altra parte,come l’uomo di pancia del sud,ha raggiunto livelli da primato internazionale,tale da mettere in serio pericolo il progresso e l’integrità della Repubblica quale casa comune.
Perciò a modesto mio modo di vedere non è la questione delle intercettazioni,praticate in ogni dove a fini di tutela delle istituzioni pubbliche in quanto patrimonio di tutti e di accertamento dei comportamenti di coloro che le rappresentano temporaneamente,che preoccupano la stragrande maggioranza degli italiani (COME DIMOSTRA ALTRESI’ LO STRARPANTE NUMERO DI SI’ SEGNATO NELLA SCHEDA SULLA GIUSTIZIA AL REFERENDUM DELL’ALTRO IERI !!!), bensì la più grave QUESTIONE MORALE a tutti livelli,politici,amministrativi e legislativi in cui è esercitata la funzione pubblica.
A QUI ESTA’ oggi IL BUSILLIS,nel nostro Paese,miei cari amici e il giro della frittata in cui si sta cimentando la casta in queste ore serve solo a salvare qualche carriera in bilico.
Appendice al precedente post.
Partiti e non partiti e mezzi e uomini dell’informazione da loro pagati con i nostri soldi, compresi qualche proponente referendario di spicco e la dirigenza PD del ni,sembrano impegnati,in queste ore di denudazione del re, in un Waltzer frenetico diretto a rivestire di apparente decenza … il re.
Ecco quindi,nel giro di pochi giorni il ritorno alla vecchia prassi dell’annebbiamento popolare visivo e uditivo e l’entrata in funzione del dimenticatoio mentale popolare.
Cosa deve dimenticare il popolo ?,ma è ovvio l’esito finale definitivo del voto referendario,svoltosi l’altro ieri dicevo,che ha visto partecipare il 57 % dei cittadini aventi diritto,con il SI’ SULLA SCHEDA RIGUARDANTE LA LEGALITA’ SEGNATO DA BEN IL 94,6 % di essi,qualcosa come 27 milioni di italiani aventi diritto.
Dato che ha sorpreso, a quanto pare oggi, qualche proponente referendario di spicco dello stesso schieramento cosiddetto di opposizione che da anni menava fendenti contro … il “povero” Berlusconi.
Che nave quest’Italia e che nocchieri nel mare sempre agitato in cui si barcamena !.
il 94,6 % di essi
LE “MACCHIE GIALLE” DI BERLUSCONI
“Una zattera in tempesta senza timoniere”, è lo sberleffo di Scalfari che fa della munnezza napoletana il pezzo forte dell’intemerata antiberlusconiana. Anche la Grecia è là a intimidire il personale di bordo che, dalla nave insabbiata per imperizia del capitano (pare la San Giorgio di Valona), è passato alla zattera (Medusa?) per salvare la pelle: dalla padella alla brace.
Anche la P4 fa brodo e Bisignani è un faccendiere che offre tanta carne al fuoco da poterci vivere un stagione intera. La nave Italia però, era “serva Italia, di dolore ostello, // nave sanza nocchiere in gran tempesta, // non donna di provincie, ma bordello”! Nel nostro caso, zattera senza timoniere, siamo al paradosso. Confidenze carpite dall’orecchio dionisiaco dei pm, ci svelano i sentimenti irriguardosi del “quadrato” nei confronti del capitano: nemmeno gli ammutinati del Caine fecero peggio: il paranoico capitano Queeg l’ebbe vinta, è vero, ma finì la carriera come “macchia gialla”.
Il demiurgo De Magistris (nomen omen) se ne va a Via Caracciolo per bisbocciare al trionfo gay di New York, potranno sposarsi fra di loro e, scienza complice, qualcuno potrà anche procreare una nuova genia di “Homo Heroticus”. Non importa se la munnezza dilaga per ogni dove e se la vita è minacciata da qualche Escherechia Coli in libertà. C’è sempre lui, il pessimo Silvio, quello cui addebitare le malefatte della sinistra.
“Comunque abbia stato”, direbbe il Felice Sciosciammocca di Eduardo, De Magistris è un Raffaello e Berlusconi un imbrattatele alla Cavaradossi. Il Cavaliere è stato tracotante, ha snobbato tutti i nemici del “Cenecolo” e se li ritrova addosso come branchi di levrieri a caccia della volpe. Naturalmente non è detto che tutte le volpi finiscano in pellicceria: sempre quando la “manovra” da 45 miliardi (questo è il paese delle manovre e manovrine, anche Tabacci ne ha pronta una per Milano) non dovesse soddisfare le attese dei mercati: dal Tremonti al Monti. Possibilmente.
A SE STESSO
Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l’inganno estremo,
Ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, nè di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T’acqueta omai. Dispera
L’ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera,
E l’infinita vanità del tutto.
Salute,
Concordo con questa battaglia ma vorrei farvi notare anche quest’altra cosa, altrettanto pericolosa per l’informazione, stavolta sulla rete.
http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=15180
Se l’AgCom fa questo cosa ci rimane della libertà in rete?
Pensiamoci!!
Forse si illude chi riesce ad imporre il proprio potere sfruttando l’atavica attitudine al frammentismo corporativo della gente stanziata in questo oblungo territorio a forma di stivale che parte di essa si ostina a chiamare patria,appesa come è al continente europeo e con le appendici isolane galleggiante gran parte in un mare che non gli ha mai dato fortuna durevole.
Cè pertanto chi di età è carico e di speme è stanco e con il grande recanatese “Posa per sempre”.
Non valendo “essa nesuna i moti tuoi,nè di sospiri è degna/la terra. Amaro e noia/ la vita,altro mai nulla,e fango è il mondo./T’acqueta ormai. Dispera/ l’ultima volta … ormai disprezza/te,la natura,il brutto/poter che ascoso,a comun danno impera/e l’infinita vanità del tutto”.
E ciò vale anche come risposta alla notizia offertaci da Claudio Guglieri sulla secolare paura del potere di turno, della democrazia e della libertà quando si nutrono di uguaglianza di diritti.
è ora di smetterla di minimizzare,tanti nei media continuano a dire dov’è il reato? i REATI sono tanti primo fra tutti in non rispetto della democrazia. non vogliamo il bavaglio! basta!!!!!!!!!!!
Una domanda e una riflessione
Domanda: Ma “Lorsignori” vengono a leggere questi commenti? Avrebbero molto da capire e moltissimo da imparare.
Riflessione: Caro Salvo, ringrazia anche tu, con me e con tutti gli altri, il prof. Lectiones per aver portato la struggente poesia di Leopardi in questo greve dibattito, greve per i temi sui quali siamo costretti a soffermarci. Il bello fa sempre bene.
Caro Cristella, non confondiamo il Leopardi con il Monti,il romantico che anticipò valore e senso della democrazia con il nostalgico della Roma imperiale.
carissimi intervenuti, che bel dibattito e che bei dubbi…propongo che in autunno si faccia un seminario di LeG sull’antistato. che ne dite?
Per la liberazione d’Italia
Bella Italia, amate sponde
pur vi torno a riveder !
Trema in petto e si confonde
l’alma oppressa dal piacer.
5 Tua bellezza che di pianti
fonte amara ognor ti fu,
di stranieri e crudi amanti
t’avea posta in servitù…
Nostalgico della Roma imperiale? Leopardi? (E Carducci?).
E’ incredibile quanto possa nuocere alle coscienze la demagogia interpretata giacobinamente.
Vogliamo parlare dell’antistato o dell’antipolitica? Son termini che spesso vengono usati indifferentemente, ma che esprimono significati e modi di essere affatto diversi tra loro.
A volte il termine antipolitica è utilizzato per gettare discredito sui movimenti che fanno politica, al di fuori dei tradizionalii consessi politici e con modalità che vengono ritenute antidemocratiche.
Lasciando da parte l’antipolitica, che è anche e sopratutto fenomeno politico, mi limito sinteticamente a porre degli interrogativi su cosa possa intendersi per antistato, posto che non sono in grado di darne una definizione scientifica.
L’antistato è quello rappresentato dalla mafia, dalla camorra e dalla ‘ndrangheta e dalle collusioni politico affaristiche che queste organizzazioni criminali sottoscrivono con i rappresentanti eletti dal popolo, sia a livello locale sia a livello nazionale?
Ovvero è quello rappresentato dall’infedeltà dei vertici della guardia di finanza, che sulla base del contratto a prestazioni corrispettive informalmente pattuito con i politici, all’atto della loro nomina, vengono meno ai doveri d’ufficio per i quali hanno giurato ed ai doveri di segretezza connaturati agli incarichi di polizia giudiziaria a loro delegati dai magistrati inquirenti, ripagando i politici che li hanno scelti, rivelando loro informazioni riservate e segrete?
Ovvero dicesi antistato quello di b. e dei suoi sodali che martellano con una logora ed estenuante cantilena, ma con tale continuità e costanza, da convincere i meno avveduti che la menzogna è verità e che la verità, se espressa da chi non è stato unto dagli elettori con il crisma del porcellum, non può essere verità ma solo invidia (perchè inviadia poi, bah?).
Ovvero devono intendersi per antistato quelle strutture parallele allo stato che violentano la legalità, trincerandosi dietro il segreto di stato per perpetrare delitti e reati senza pagarne il fio (vicenda abu omar, pollari, pio pompa etc.)?
E’ forse antistato quello della comunicazione mediatica asservita al regime berlusconiano, che se ne infischia bellamente di informare il cittadino, piazzando i suoi uomini e donne migliori, naturalmente migliori nell’omettere i fatti e le notizie, perchè un cittadino informato può diventare un cittadino cosciente e consapevole e come tale pericoloso per il consolidamento del regime e della cultura dell’illegalità?
Ovvero dicesi antistato quello che quotidianamente rampogna gli organismi di garanzia rappresentanti la terzietà politica e giurisdizionale, siano essi la presidenza della repubblica o la corte costituzionale?
Ovvero è antistato anche quello espresso nei ciclici messaggi berlusconiani che giustificano moralmente l’evasione fiscale?
Ovvero è antistato anche quello dei celoduristi leghisti che professano istituzionalmente la barbarie del razzismo e della xenofobia, incuranti dei principi non solo di bon ton e di fair play bensì anche di quelli scritti nella costituzione e che possiamo definire umanitari tout court?
Ovvero l’antistato è quello espresso da tutte quelle figure istituzionali e paraistituzionali che costituiscono l’indotto della politica e che campano degli avanzi che la politica lascia loro, purchè collaborino con modi ed atteggiamenti servili nel mondo della comunicazione e della gestione della cosa pubblica tout court?
Ovvero dicesi antistato quel particolare movimento neutrale (sic) di opinione pubblica che sostiene l’inattualità della riprovazione morale, dovendosi ammettere e consentire, a giudizio di detto movimento, qualsivoglia forma e modalità di attività cultiurale e sessuale, anche la più sfrenata, ed a fortiori se espressa dal presidente del consiglio, poichè, continuano i liberi e neutrali, i cittadini che lo hanno votato gli hanno conferito anche il mandato a praticare la prostituzione minorile.
Ovvero infine è antistato quello che dimentica nell’armadio polveroso delle vergogne della peroferia romana, le carte ed i fascicoli riguardanti le responsabilità penali delle strazi nazifascste avvenute in italia?
Potrei continuare, ma è meglio fermarsi qui.
Da lectiones: “… non dovesse soddisfare le attese dal Tremonti al Monti…”.
Il passato entrato come cavolo a colazione ?, mentre il futuro che segue (il “grande recanatese”) vede il suo triste epilogo ?.
A proposito,chi,tra i presenti all’appello fra tre quattro anni,pagherà e quanto effettivamente pagherà, il costo dell’ennesima presa in giro progettata e posta in essere a quanto pare dall’allegra,moribonda brigata lombarda del bunga bunga incombente ancora dalla sede del papato sullo Stivale ?.