Intercettazioni, la “lezione” americana

10 Giu 2010

NEW YORK – La polizia giudiziaria e la magistratura americana aumentano il ricorso alle intercettazioni telefoniche nella lotta ai reati dei “colletti bianchi”. Sempre più spesso l’Fbi sta usando contro la criminalità economica strumenti e tecnologie sperimentate nell’antiterrorismo e nella battaglia contro il narcotraffico. Lo rivela James Trainor, dirigente dell’Fbi di New York, a capo dell’unità investigativa che si occupa di banche e mercati finanziari. Evasione fiscale, frodi, insider trading: “Stiamo applicando ai reati economici e finanziari gli stessi principi in vigore per la sicurezza nazionale”, spiega Trainor in un’intervista a The Wall Street Journal. “E’ con questi mezzi – dice Trainor – che si può fare una prevenzione più efficace, intervenire prima che il danno raggiunga i miliardi di dollari”. Agli ordini di Trainor oggi lavorano centinaia di “intelligence analyst”, agenti dell’Fbi che possiedono una formazione specifica sui reati fiscali e di bilancio, sulle normative bancarie e i regolamenti di Borsa. Secondo Trainor i metodi usati dai servizi segreti per sventare complotti terroristici sono preziosi anche per “rompere la cultura dell’omertà” ai vertici delle banche e delle grandi aziende, per “rompere il silenzio tradizionale di Wall Street”. “Mai più un altro affare Madoff”, è il motto adottato dai reparti dell’Fbi specializzati nelle investigazioni finanziarie: il finanziere Bernard Madoff era riuscito a trafugare 15 miliardi di dollari ai suoi clienti, prima di essere scoperto.

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