Libertà e Giustizia esprime il proprio orrore e cordoglio per l’assassinio in carcere di Aleksei Navalny, principale oppositore del regime dittatoriale di Vladimir Putin, condannato a complessivi trent’anni e sei mesi di prigione per le sue posizioni politiche, già oggetto di un avvelenamento nel 2021 e solo due mesi fa trasferito in una remota colonia penale oltre la linea del Circolo polare artico, alla quale non è sopravvissuto.
Da tempo il presidente russo manifesta totale indifferenza per le aspettative provenienti dall’Europa e da altre parti del mondo perlomeno di un’attenuazione dei caratteri autoritari, oppressivi e guerrafondai del suo regime. Con la condanna e l’uccisione della figura che ha impersonato la denuncia della corruzione dell’autocrazia russa, Putin sfida ancora una volta l’Europa e i suoi alleati. Nelle prossime elezioni, il suo regime verrà quasi certamente riconfermato, essendo i suoi oppositori morti, scomparsi, in prigione o in esilio.
Dopo la messe di morti “misteriose” di giornalisti, attivisti per i diritti umani e dissidenti – da Sergei Yushenkov ad Anna Politkovskaja, da Nikolai Girenko a Natalia Estemirova – culminata nella soppressione di Aleksej Navalny, risultano imbarazzanti alcune dichiarazioni di esponenti della maggioranza di fronte alla soppressione della voce critica russa più potente.
Libertà e Giustizia ritiene che il Governo italiano, nella sua interezza, abbia l’obbligo morale e politico di esprimere ferma e inequivocabile condanna per la sistematica eliminazione di oppositori posta in essere dal regime di Putin, come hanno fatto tutti i principali Governi europei, segnando così una definitiva presa di distanza da precedenti esternazioni di suoi esponenti. Ricordiamo fra tutte quella tristemente nota, fatta a Strasburgo nel 2011 dall’allora eurodeputato e attuale vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, commentando l’intervento del Presidente della Repubblica Italiana davanti al Parlamento Europeo: «Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin».
Il Consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia*
* Daniela Padoan (Presidente), Sandra Bonsanti, Emilio De Capitani, Roberta De Monticelli, Enzo Di Salvatore, Domenico Gallo, Niccolò Nisivoccia, Paola Regina, Elisabetta Rubini, Nadia Urbinati