Mentre il ministro dell’ambiente Clini si dichiara “in disaccordo” con le preoccupazioni sollevate dalle associazioni ambientaliste a proposito dell’Ilva, mentre il vice-ministro Ciaccia propone per la crescita italiana la “nuova” ricetta del massacro cementifero di ciò che resta del nostro paesaggio, dai mari alle coste alle colline, Il Presidente del Consiglio Monti presenta un disegno di legge di “semplificazione”, che semplifica nel modo più semplice: svuotando di ogni forza gli ultimi vincoli a quella tutela del paesaggio che l’Articolo 9 della Costituzione prescrive alla Repubblica di garantire, vedi l’articolo di Gian Antonio Stella sul “Corriere” del 18 ottobre scorso, e quello di Salvatore Settis su “Repubblica”.
Dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa è partito un Documento di allarme e di protesta che speriamo susciti l’adesione massiccia del maggior numero possibile di docenti, ricercatori, operatori della cultura.
Speriamo di suscitare molte adesioni, con o senza commenti e suggerimenti
Guarda la presentazione di Sandra Bonsanti e l’intervento di Roberta De Monticelli
[HTML1]
Guarda l’intervento di Salvatore Settis
[HTML2]