22 Novembre 2016
Alla segreteria di Libertà e Giustizia,
Sono una cittadina italiana che vota all’estero, le dichiarazioni del Dottor Alessandro Pace, mi hanno fatto arrabbiare parecchio e riflettere nel modo in cui sono trattati i nostri voti.
Non è possibile che solo adesso preoccupi il fatto che, cito La Stampa, “Nel voto degli italiani all’estero, non è garantito il requisito della segretezza – ha annunciato Pace…”. Deduco quindi che il fatto che non sia garantita la segretezza nel voto serva solo per QUESTA CONVOCAZIONE e che nelle precedenti convocazioni a votare non sia stato importante. Si dice anche che non sarebbe valido “Perché non è garantita la segretezza”, cosa vuole dire? Il voto lo ESPRIMIAMO DA SOLI E A COSCIENZA, come dovrebbe essere fatto da tutti i cittadini aventi diritto al voto in patria o all’estero.
E’ triste che il voto degli italiani all’estero serva solo secondo quello che si vota. Sarebbe invece molto interessante se TUTTI I PARTITI, quando si deve votare venissero e spiegassero le proprie idee, in altre parole che si interessassero di più degli italiani all’estero, e questo vale anche per i rappresentanti che noi votiamo.
Detto questo mi chiedo perché votare, se il mio voto forse non serve a nulla….
Saluti,
Clara Monciotti Vigorelli
Referendum/Sul voto degli italiani all’estero. La risposta di Nadia Urbinati
Quello che dice dimostra che non sa come avviene la votazione degli italiani all’estero.
Mi sono recato al consolato e ho votato in segreto e dopo ho messo la scheda in una busta bianca sigillata. L’unica possibilita’ di broglio e’ che il consolato la strappi e non la faccia pervenire in Italia a Saxa Rubra. Cambiare il mio voto e’ assolutamente impossibile.