“La riforma di Renzi è contraria alle regole più elementari della democrazia”. Per Salvatore Settis, ex direttore della Scuola Normale di Pisa e firmatario dell’appello di Libertà e Giustizia contro la “svolta autoritaria” di questo governo, il progetto di riforma costituzionale tanto voluto dal premier è “affrettato, disordinato e assolutamente eccessivo”.
Perché, professor Settis?
Non si può accettare che a incidere così profondamente sulla Carta sia un Parlamento di nominati e non di eletti, con un presidente del Consiglio nominato e non eletto.
I giuristi sono divisi: c’è chi dice che la sentenza della Consulta delegittima il Parlamento e chi sostiene il contrario.
Vero. Ma se possono esserci dubbi dal punto di vista giuridico, non ce ne sono dal punto di vista morale: questo Parlamento non può fare una riforma di questa portata, né tantomeno anteporla alla riforma elettorale, che è la vera urgenza.
Come si spiega il cambio di priorità?
Il problema è che queste decisioni, prese in stanze segrete, non ci sono mai state spiegate. Non ne sappiamo nulla: non mi pare che queste manovre corrispondano alla democrazia parlamentare così com’è prevista dalla nostra Costituzione.
A cosa pensa?
Per esempio al famoso rapporto di J.P. Morgan del 2013, che è stato riportato quasi alla lettera nel progetto di riforma del governo Letta, e ora è citato come un testo sacro da Marzio Breda sul Corriere della Sera.
Anche Renzi secondo lei subisce pressioni esterne?
Non penso mai alle grandi congiure. Però di certo c’è una vulgata neoliberista secondo la quale il mercato è tutto, l’eguaglianza è poco significativa e la libertà è quella dei mercati, non delle persone. E a questa vulgata si sono piegati in molti. Solo che finché si adeguano Berlusconi e Monti mi stupisco ben poco. Ma che ceda il Pd, che dovrebbe rappresentare la sinistra italiana, è incredibile. E porterà a un’ulteriore degrado del partito, e dunque a una nuova emorragia di votanti.
Per la verità, prima di Renzi il Pd era già in agonia.
Ora però la sinistra sta proprio perdendo la sua anima. Si sta consegnando a un neoliberismo sfrenato, presentato come se fosse l’unica teoria economica possibile, l’unica interpretazione possibile del mondo. Come se non fosse possibile, per esempio, mettere l’eguaglianza dei cittadini prima della libertà dei mercati. E poi Renzi sta patteggiando questa riforma con Berlusconi.
L’ex Cavaliere è stato anche ricevuto dal capo dello Stato.
Se Berlusconi ha proposto di appoggiare le riforme in cambio di qualcosa e Napolitano l’ha mandato al diavolo, allora l’incontro è stato positivo. Altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi.
Renzi sarà il cavallo di Troia di questo neoliberismo nella sinistra?
Non so quanto ne sia consapevole. Certamente l’unico elemento chiaro del suo stile di governo è la fretta. Dovrebbe prima spiegarci quale è il suo traguardo e poi come vuole arrivarci. Non basta solo la parola “riforma”, che può contenere tutto. Anche abolire la democrazia sarebbe una riforma. E non credo che il Pd voglia questo.
Il nostro sistema bicamerale però è farraginoso e costa parecchio, lo lascerebbe inalterato?
Credo che vada mantenuto, ma con delle correzioni. Che non sono certo quelle delineate da questo governo. Il Senato deve essere elettivo, ma il numero dei suoi membri si può notevolmente ridurre. Se gli Stati Uniti hanno solo 100 senatori possiamo tagliare anche noi, no? Usano questa foglia di fico dei costi, che è popolare, per coprire manovre più gravi. Quanto alle competenze, non è affatto difficile immaginare un bicameralismo meno perfetto di quello odierno.
In più il Senato, come ci spiega il giurista Gianluigi Pellegrino, manterrebbe in realtà un peso significativo, rendendo ancora più confuso l’iter legislativo.
Giudizio che conferma la mia impressione: questa è una riforma pretestuosa, disordinata, superficiale. Quello che cerca il premier è l’effetto annuncio, il titolone sui giornali: “Renzi rottama il Senato”. Lui punta a una democrazia spot, a una democrazia degli slogan. Se il premier sostiene che la Camera alta non è più elettiva, ma doppiamente nominata, allora significa che ha veramente perso il senso di che cosa voglia dire “democrazia”.
La infastidisce che i nuovi membri saranno presidenti di Regione e sindaci?
Mi pare una concessione volgare agli slogan leghisti secondo i quali il Senato dev’essere la Camera delle autonomie, cioè l’anticamera dei secessionismi. È inutile festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia se poi i nostri figli rischiano di non celebrare il 200esimo compleanno.
Renzi le risponderebbe: ho giurato sulla Costituzione, non sui professoroni.
Mi auguro che l’abbia anche letta, la Costituzione, oltre che giurarci sopra. Perché, per esempio, ha detto che il suo è un “governo costituente”. Nella Carta non esiste nulla di simile. Eviti le battute sugli intellettuali, e soprattutto le bestemmie contro la Costituzione.
Ho grande stima in lei, per ciò che le ho sentito dire in più di un’occasione, ma mi stupisco che un uomo intelligente come lei possa sorprendersi ancora delle malefatte del pd. L’attacco alla democrazia repubblicana è in atto da molto, siamo alla stretta finale e lei ipotizza che il pd possa essere un difensore della carta costituzionale ?
Quando sento che persone del suo spessore ripongono ancora la propria fiducia nel pd, resto senza parole e viene meno persino la speranza di poter avere la minima possibilità di vittoria sulle forze neofasciste.
La mia domanda e’ molto semplice e diretta, e vorrei avere una risposta.
Ma perche’ in tutti questi anni lei e suoi colleghi giuristi non avete fatto una proposta sensata e completa di modifica della costituzione?
Grazie
A. Russo
Preoccupante, altamente preoccupante quanto sta accadendo in Italia, nel mondo tutti d’accordo con Renzi perche’ fa’ le riforme anche se non sanno come vengono attuate realmente queste non riforme.
@Alessandro Russo
In attesa di quella del prof. provo a dargliela io una risposta: non è che i professori stavano ancora cercando di realizzarla, di applicarla quella tanto stimata Costituzione?
Perchè vede, come un coltellone da cucina può essere uno strumento o un’arma, così il bicameralismo non ha nessuna colpa del malfunzionamento istituzionale! La responsabilità è tutta della mediocrità delle persone che hanno bivaccato indegnamente in quelle camere! Che se fossero state occupate dai “professoroni” e non dai vari Razzi e Scilipoti, Cuffaro e Cosentino, Dell’Utri o B., nessuno avrebbe avuto da sollevare problemi sul bicameralismo!
E poi, tralasciando la stupenda “italicum” e gli accordi con B., legga la proposta di Zagrebelsky e poi la confronti senza pregiudizi se ne è capace, e solo dopo esprima i suoi ponderati pareri!
Libertà e Giustizia scenda in piazza,contro la svolta autoritaria,contro la riforma costituzionale del senato,contro la riforma presidenziale della costituzione,che è la riforma della p2, scendiamo in piazza a Roma, con altre associazioni come Libera di Don Ciotti,come le scolaresche delle scuole di Roma,come la Fiom ecc.ecc.
Ormai i partiti sono morti, non hanno più senso di esistere, per decenni sono stati nient altro che club di amici con ragione sociale quella di mantenere poltrone e privilegi sbattendosene del paese, in primis il Pd a seguire tutti gli altri (nessuno escluso) Questo paese è stato portato avanti da persone che con le loro fatiche, idee e risorse proprie hanno creduto in questa Italia ormai scassata. Forse l’unica cosa importante che Renzi riuscirà a produrre è quella di dare sepoltura a questo inutile PD pertanto W Renzi.
@Paolo Barbieri:
Se uno strumento non ha mai funzionato a dovere per 70 anni, e’ lo strumento a essere sbagliato.
Mi pare che Renzi punti agli annunci populisti a effetto. Qualcuno diceva “I teni andranno in orario”. Ricordate chi usava annunci ad effetto di questo tipo? Mussolini di triste memoria. Tutti i populismi che crescono sugli annunci slogan nella storia sono sfociati in sistemi autoritari, perché i leader populisti non amano essere criticati ( io dico razionalizzati, il che è impossibile), allora ricorrono all’autoritarismo.
Così il Pd muore?meno male una speranza…io credevo che fosse già morto!Certo vedere tutti questi esponenti ed elettori di centrodestra così entusiasti del segretario del Pd è sconvolgente!!
Quella del “governo costituente”poi me l’ero persa e temo che non fosse una semplice battuta…