Al congresso della Cgil a parlare di Costituzione

19 Mar 2014

Al congresso della Cgil, riunito ieri e oggi a Piombino, hanno preso parte anche nomi della cultura e dello spettacolo che sotto la regia di Sergio Staino hanno letto la Costituzione. Sandra Bonsanti ha letto l’art.55 e ha poi parlato della proposta di legge che abolirà il Senato, privandoci di una garanzia fondamentale dello Stato.

Staino«IL lavoro decide il futuro». E’ il titolo del congresso della Cgil Toscana ieri e oggi a Piombino, in cui il segretario Alessio Gramolati propone il cambiamento, anche per la Cgil.
Sotto la regia di Sergio Staino e annunciati da «Un bel dì vedremo» una serie di nomi della cultura e dello spettacolo leggono la Costituzione. Masangui, Shi Yang Shi (attore e residente a Prato) in cinese, l’attore Andrea Muzzi, Paolo Hendel, Adriano Sofri, il presidente Arci Toscana Gianluca Mengozzi, Don Andrea Bigalli, coordinatore di Libera, l’attrice Daniela Morozzi, Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia, Ennio Saccenti, vicepresidente Anpi. Paolo Virzì è in ospedale ma Hendel legge il suo messaggio che chiede, come Gramolati, cambiamento.
Sandra Bonsanti ha letto l’Art. 55 della Costituzione: “Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Il Parlamento si riunisce in seduta comune dei membri delle due Camere nei soli casi stabiliti dalla Costituzione”. La presidente di LeG ha poi parlato della proposta di legge che abolirà il Senato, privandoci di una garanzia fondamentale dello Stato.

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