”Da capo dello Stato Francesco Cossiga non esitò a picconare la Costituzione che non riteneva un dogma ma una carta delle regole democratiche che riconosce al suo stesso interno la possibilità di essere adattata e riformata ai tempi”. Così Silvio Berlusconi in un messaggio letto nell’aula del Senato da Gianni Letta, per ricordare il presidente emerito Francesco Cossiga. Un’occasione presa al balzo, con la scusa dell’ammmodernamento, per assestare l’ennisimo colpo alla nostra Carta Costituzionale.
Non è la prima volta: in due anni di governo, Berlusconi ha picconato la Legge con la “L” maiuscola centinaia di volte, con parole, metodi, fatti, decreti e norme, colpendo via via non solo i diritti, ma anche gli organi previsti dalla Costituzione, le regole fondamentali dello stato democratico repubblicano, il Parlamento. La prova è nell’evidenza dei fatti, la cronaca è raccolta qui, nel Libretto_Nero_Ottobre_2010 che LeG aggiorna quotidianamente dall’inizio di questa legislatura.
sarebbe molto bello poter dire alla Costituzione: ti ringraziamo per averci servito, fatto crescere, difeso. ma è anche ora di aggiornare alcune tue affermazioni, o introdurre temi che non esistevano ai tuoi tempi. Sarebbe bello introdurre innovazioni sempre nel solco di quella tradizione, perchè i nostri tempi differiscono da quelli e abbiamo bisogno che la tua forza sia estesa a altre tematiche.
Ecco, questo dovrebbe essere.
E invece ci troviamo ad aggrapparci alla Costituzione in ogni istante ( e a tirare per la giacchetta il capo dello stato) perchè non sappiamo più come difenderci da un potere arrogante.
Un potere che piccona la Costituzione e difende la legge elettorale. Che bellezza!
Saluti.
Silvana
Dice di avere difeso la libertà. Quale ?.
Non capisce o finge di non capire che lui (e quel gladiatore che tra una smorfia e l’altra lo picconava) deve al “dogma”,come lui chiama la più liberale costituzione dell’occidente,la libertà di difendere i suoi interessi personali,di fare quattrini,di far vedere agli italiani l’asino che vola e in groppa ad esso entrare trionfante a Palazzo Chigi facendo marameo alla serietà rimasta alla porta ?.
Dovremmo credere che senza Costituzione le nostre coscienze civiche non sarebbero mai cresciute? Cioè, in parole povere, Kant, Hegel, Voltaire, Diderot, d’Alembert, “l’Enciclopedia”, la filosofia cartesiana, optional, accessori inutili? Cosa sono le costituzioni se non i promemoria dei travagli elaborati e sofferti dall’uomo?
Celestino Ferraro
La Costituzione si può cambiare, non è un tabù.
Peraltro la Costituzione stessa prevede le modalità per farlo, quindi…
Il problema è cambiarla in meglio e, soprattutto, non secondo le esigenze di qualcuno ma per il bene del Paese.
Sig. Paolo Poli, chi stabilisce il meglio? Cosa è il meglio, una scelta individuale o colletiva?
CF
Dice il berlu : “la Costituzione si puo’ cambiare”, ma perchè non s’era capito ?
Il problema è “come”, anche se avevamo anche ben capito che lui vorrebbe una sintesi operativa del “ghe pensi mi “…