Padoan. La via maestra guardando all’Europa

03 Mar 2024

Daniela Padoan Presidente Libertà e Giustizia, Scrittrice

Questo contenuto fa parte di uno speciale Europa Via Maestra

Sabato 2 marzo si è riunita a Roma la Via Maestra – Insieme per la Costituzione, aggregazione di associazioni di cui fa parte Libertà e Giustizia, che aveva promosso la manifestazione del 7 ottobre 2023. Questo è l’intervento di Daniela Padoan, presidente di LeG .

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Ringrazio la Cgil per aver ospitato questa seconda assemblea della Via Maestra e tutte le persone che stanno lavorando perché questa piattaforma condivisa di associazioni in difesa della Costituzione prenda forza e radicamento. 

Come Libertà e Giustizia condividiamo le cinque proposte avanzate in apertura dei lavori – l’allargamento e rafforzamento dei comitati locali della Via Maestra, dopo i 58 già nati, con iniziative congiunte che abbiano come fulcro il contrasto dei progetti di autonomia differenziata e premierato e una capillare apertura di vertenze per la concretizzazione dei principi costituzionali; la necessità di rilanciare la mobilitazione e la difesa della libertà di partecipazione con una grande manifestazione nazionale nel mese di maggio; la presenza della Via Maestra al corteo dell’Anpi il prossimo 25 aprile a Milano. E aderiamo alla proposta della Cgil di predisporre referendum abrogativi su licenziamenti individuali, precarietà del lavoro e appalti, e predisporre proposte di legge di iniziativa popolare sui temi di giustizia sociale, disoccupazione e povertà, salute e cura a partire dal rilancio del Servizio sanitario nazionale.

I referendum sono un esercizio di democrazia, in generale; tanto più lo sono quando vanno al cuore della semina di ingiustizia e precarietà che rischia di rendere opaco il dettato costituzionale e, con esso, il senso stesso della cittadinanza e della democrazia.

Porto all’assemblea la proposta di un impegno di analisi e mobilitazione sull’orizzonte europeo e sul crescente autoritarismo che, soglia dopo soglia, ogni giorno erode la cultura politica del Paese, da ultimo con la proposta di bocciatura per chi occupa, con la reiterazione dell’idea che occorra un permesso per manifestare, con i continui tentativi di delegittimazione del Presidente della Repubblica.

Per quanto riguarda l’Europa, credo che occorra guardare alle prossime elezioni non solo come tattica e strategia sul posizionamento dei partiti e i tempi di avanzamento delle riforme, né nella polarizzazione ideologica pace/guerra, estreme destre/democrazie, ma come a un orizzonte irrinunciabile di regole e possibilità in cui situare la nostra azione, in difesa dei principi costitutivi dell’Unione, del diritto e della democrazia parlamentare. Parallelamente alla risignificazione della nostra Costituzione e della nostra democrazia, occorre risignificare e attuare il progetto nato dal Manifesto di Ventotene.

Come Libertà e Giustizia, abbiamo promosso due iniziative aperte alla Via Maestra e condivise con molte sue componenti.

La prima è un ciclo di sette incontri di formazione sul funzionamento dell’Unione Europea e sugli strumenti a disposizione della società civile per avere voce nelle scelte politiche. Tradendo i Trattati che prevedevano la costruzione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia (Titolo V TFUE), l’Unione si è sempre più strutturata sulla sicurezza, perdendo la vocazione ad essere garante di democrazia, pace, giustizia. Per questo, al termine del ciclo – al quale partecipa attivamente la Camera del lavoro di Milano – presenteremo alle forze politiche e ai futuri candidati e candidate dieci punti qualificanti emersi dall’elaborazione comune. 

La seconda iniziativa è un convegno sui vent’anni di Libertà e Giustizia e i vent’anni di attacchi alla Costituzione che costituiscono l’humus nel quale si situa l’attuale furia riformatrice governativa. Si terrà a Milano il 12 marzo, parteciperanno Gustavo Zagrebelsky e molte delle persone che costituiscono i riferimenti della Via maestra, a cominciare da Maurizio Landini, Raffaella Bolini, Gianfranco Pagliarulo. L’ultimo panel del convegno sarà dedicato alla riproposizione attuale della Via Maestra, già lanciata da Libertà e Giustizia dieci anni fa, nella sua definizione attuale, contro l’autoritarismo, contro i progetti di riforma, per la Costituzione come programma politico ancora da attuare.

Scrittrice, saggista, si occupa da anni di razzismo e dei totalitarismi del Novecento, con particolare attenzione alla testimonianza delle dittature e alle pratiche di resistenza femminile ai regimi.

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