Ravenna/Cdc e Leg, referendum rinviato ma la questione resta aperta

13 Marzo 2020

Durante lo svolgimento dell’incontro del 5 marzo, svolto nella sede Arci di Ravenna,  non era ancora giunta la notizia – peraltro da tutte le persone  presenti fortemente auspicata – del rinvio della data del Referendum costituzionale.

Pur in assenza di questa conferma, ora giunta (Referendum rinviato a data da destinarsi), i referenti dei Comitati avevano concordemente deciso il rinvio di tutte le iniziative già programmate, in considerazione del comprensibile divieto di appuntamenti  in spazi pubblici.In allegato, comunque, il programma delle iniziative che si confermano, ma si rinviano a date da destinarsi.

L’appuntamento ha visto la partecipazione di giornalisti e di numerose associazioni: un’ occasione preziosa per scambio di pareri e per la reciproca informazione su decisioni prese o in corso di definizione.

Presenti ANPI, CGIL, ARCI, Libertà e Giustizia circolo di Ravenna, Associazione Mazziniana e rappresentanti dei comitati già attivi nel  Referendum del 2016.

L’Avvocato Francesco Di Matteo, dei Comitati Dossetti, ci ha fatto pervenire un messaggio di vicinanza e di piena condivisione dell’impegno per il NO.

Lorenzo Corelli, con un messaggio, ci ha informato che il Partito socialista si impegnerà con piena convinzione a sostegno del NO. Inoltre, nel corso della Conferenza, abbiamo avuto conferma dell’impegno per il NO di Potere al Popolo, di Sinistra Italiana, e di Rifondazione.

I Comitati della provincia  di Ravenna, pur autonomi nel programmare e organizzare,  collaborano con il comitato nazionale per il NO e con il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale dell’Emilia Romagna. Nel corso della Conferenza sono stati illustrati i primi materiali informativi e i manifesti che saranno diffusi eaffissi.

Piena concordia fra i referenti dei Comitati della provincia  di Ravenna (Bagnacavallo, Cervia, Faenza, Lugo, Longastrino, Ravenna, i prossimi giorni potrebbero attivarsi anche altre realtà): obiettivo principale di ogni azione della campagna referendaria per il NO consiste nell’informare, approfondire e fornire strumenti che  sottraggano il tema della rappresentanza alla banalizzazione della riduzione dei costi. La nostra è un Repubblica parlamentare. Qualunque riduzione del numero dei parlamentari, in assenza di riforme elettorali che garantiscano un reale ed equilibrato rapporto fra rappresentati e rappresentanti in ogni parte del territorio nazionale, è un  errore grave da contrastare con un consapevole NO.

A nome di ANPI provinciale, Guido Ceroni ha illustrato il documento di ANPI nazionale, che giudica aberranti le motivazioni a sostegno della riduzione del numero dei parlamentrai, e invita a votare NO.

Marinella Melandri, della segreteria della CGIL provinciale, illustra il documento della segreteria nazionale della CGIL, che, pur non dando indicazione di voto, sviluppa una valutazione del tutto negativa della riforma costituzionale, che riduce e impoverisce il ruolo del Parlamento. La CGIL, anche in questa occasione referendaria, conferma il suo impegno a sostenere l’attività dei Comitati  nella provincia di Ravenna, con supporto logistico e  stampa di materiali informativi. Angelo Morini, segretario della Associazione Mazziniana di Ravenna, conferma l’impegno della propria Associazione per il NO, come nelle precedenti campagne referendarie. Si tratta, di nuovo, di difendere la democrazia. La vittoria del Sì aprirebbe la strada – questo è il timore diffuso – ad una Repubblica presidenziale. Marinella Isacco illustra la posizione di Libertà e Giustizia, che, in un recente documento, invita a contrastare le rozze motivazioni del taglio, che mettono al centro la governabilità a scapito del ruolo legislativo, e da tempo mortificato, del Parlamento, e ad aderire ai Comitati per il NO.

Diverse persone presenti si sono rese disponibili per collaborare con i Comitati e le Associazioni, appena la campagna referendaria potrà ricominciare.

Si allega il programma completo delle iniziative che stavano partendo e che abbiamo rinviato. Appena possibile, saranno definite le nuove date.

Solo una buona informazione potrà fare di questa campagna un nuova occasione di crescita civile,  di consapevole conoscenza della nostra Costituzione e dei suoi valori, civili e politici.

Ravenna, 5 marzo 2020

(*) Portavoce del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della provincia  di Ravenna

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