Il troppo stroppia. Un Berlusconi in “stato di grazia” alle elezioni Europee di fine maggio? Lo dice anche il proverbio, lo dice la saggezza popolare. Il troppo è troppo. Il verbo ’stroppiare’ (o storpiare) significa “deformare, rovinare, danneggiare”: qui è interpretato come sinonimo di esagerare, essere troppo. Un’iperbole, insomma, anche per l’ex Cavaliere, a cui comunque va riconosciuto di raggiungere inimitabili vertici di grottesco. Li vuol far raggiungere anche all’Italia? Probabilmente sì. Un intento serissimo del padre-Patriot, pronto a silurare la qualsiasi pur di raggiungere il suo scopo. Quale? Emanare, lui direttamente, le tavole della legge, le pandette berlusconiane. La scuola pandettistica, infatti, assunse due dogmi fondamentali: la sacralità della proprietà privata e la signoria della volontà dell’individuo.
I nodi vengono al pettine. La Commissaria Europea alla Giustizia, Viviane Reding, ha detto con chiarezza che Berlusconi è incandidabile secondo i regolamenti Ue. Il nostro Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, no. Ancora no? Forse no? No, chissà? Comunque, prima o poi, dovrà affrontare la questione. Non c’è rimedio. Rispetto al rispetto della legge, che forza può avere l’argomento che una parte di cittadini l’abbia votato? Nessuna. La sentenza di condanna di SB per frode fiscale è definitiva, emessa della Corte di Cassazione, terzo grado del giudizio, salito sul podio. Una sentenza comminata “in nome del Popolo Italiano”, quello che ha votato per SB e quello che, invece, non ha votato per lui.
Avere il colpo in canna. L’interdizione di due anni dai pubblici uffici, a partire da subito, decisa ieri sera dalla Corte di Cassazione, dopo una seduta fiume dalle 17,30 alle 22, non lascia dubbi: l’ex Cavaliere non può candidarsi. Una sentenza quest’ultima che chiude l’appendice processuale del caso Mediaset e non è “una preclusione ideologica” come lamentano i berluscones, più che mai decisi a raccogliere firme per la grazia da presentare al Capo dello Stato, Napolitano. E, del resto, come potrà ripresentarsi, Matteo Renzi il nuovista, ai leader europei con Berlusconi in canna come un colpo inesploso? Che dirà, “ecco il mio nuovo alleato del nostro nuovo Paese per fare le nuove riforme”? Il condannato interdetto e graziato, che risorge come un Lazzaro redivivo. Purché maldestramente la canna non la rivolga contro se stesso e il colpo esploda. Boom! Il Cavaliere? Inesistente.
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