I referendum in cantiere per abrogare l’attuale legge elettorale ‘Porcellum’ sono adesso due. L’uno, quello del politologo Passigli (vedi intervista del 27 giugno) e di altri esponenti della società civile (Valerio Onida), si propone di ritornare ad un sistema proporzionale, con sbarramento al 4% (ed eliminazione delle liste bloccate e del premio di maggioranza); l’altro è sostenuto da intellettuali, costituzionalisti e da esponenti del Pd (Castagnetti, Parisi) ed intende tornare alla legge ‘Mattarellum’ (maggioritario ad un turno, con recupero proporzionale del 25%) attraverso due quesiti abrogativi della Calderoli attuale (intervista a Parisi del 4 luglio).
Ma due referendum, con obiettivi diversi, sostenuti da uomini del Pd, non sono troppi? Il segretario Bersani non sembra soddisfatto di questa forma di concorrenza e assicura che il Pd presenterà presto al Senato la proposta del partito di riforma del voto (maggioritario a doppio turno, recupero proporzionale, diritto di tribuna) perché “una legge elettorale fatta bene si fa in Parlamento.” dice. “Incontrerò i direttivi dei gruppi parlamentari e poi depositeremo la nostra proposta che è buona e giusta”. E’ un vero richiamo all’ordine rivolto a tutto il gruppo dirigente democratico.
E allora, presidente Castagnetti, la vostra iniziativa referendaria va avanti lo stesso oppure pensate di fare un passo indietro?
Il presidente della Giunta per le autorizzazioni (66 anni, di Reggio Emilia, Pd, è stato collaboratore di Zaccagnini e Martinazzoli, vice presidente della Camera nella scorsa legislatura) mi risponde:
” Condivido la valutazione di Bersani che il luogo ideale per fare una nuova legge elettorale sia il Parlamento, perché in questa sede è possibile confrontarsi tra maggioranza e opposizione, e perché le regole vanno scritte insieme; lo abbiamo detto ieri, quando la maggioranza, nel 2005, approvò il ‘Porcellum’ e anche oggi la pensiamo allo stesso modo. Ma il Parlamento su questo tema è paralizzato a causa della indisponibilità della maggioranza: a palazzo Madama si discute, si discute da mesi, si fanno audizioni sulla legge elettorale, ma non si riesce ad inserire l’argomento all’odg per il dibattito. Ormai non c’è troppo tempo a disposizione, dato che è plausibile che si vada a votare l’anno prossimo. Il segretario Bersani si è impegnato a presentare il progetto Pd in Parlamento in tempi rapidi e raccorciati. Deve assumere un’iniziativa forte e pretendere dalla maggioranza una disponibilità non ambigua sulla legge elettorale. Ci vogliono risposte entro settimane, non mesi. Ma ciò non significa che la richiesta di referendum si blocca: i nostri quesiti saranno presentati in Cassazione all’inizio della prossima settimana. Bersani invita adesso chi ha ruoli dirigenti nel partito a non partecipare al comitato promotore del referendum: è un appello che credo debba essere ascoltato. I referendum però ormai sono in campo: la nostra decisione per la reviviscenza del ‘Mattarellum’ è successiva, questo deve essere chiaro, al progetto Passigli, che ha l’obiettivo esplicito del ritorno al proporzionale puro, al sistema pre-1993, senza che sia concesso agli elettori di selezionare i candidati, perché resterebbero le liste precompilate dalle segreterie dei partiti. Noi non possiamo accettarlo. Col proporzionale che deriverebbe dal referendum Passigli non si governa questo paese. Ma se il professore accantona la sua proposta, esamineremo la nuova situazione.”
Lei però sa bene che il Pdl ostacolerà la ricerca di una soluzione parlamentare per riformare la Calderoli: il capogruppo al Senato Gasparri, per esempio, dice che sulla legge elettorale si può “ragionare”, ma non per restaurare norme del passato e vecchi riti: bisogna invece dar luogo ad ampie riforme costituzionali e a “concrete aperture” al presidenzialismo. Se questa è la disponibilità della maggioranza c’è poco da illudersi…
“Noi adesso dobbiamo fare il possibile e l’impossibile per evitare di tornare dai cittadini con l’attuale legge elettorale….ci rincorrerebbero coi forconi! il ‘Porcellum’ ha alimentato il clima di antipolitica esploso in modo clamoroso negli ultimi tempi.
I cittadini capiscono di essere rappresentati in Parlamento da un ceto politico che non hanno potuto scegliere. Adesso il Pd ha l’occasione di segnare una pagina nuova nella storia del paese, adoperandosi per cambiare la legge sul voto. Ripeto che la proposta di riforma in sede parlamentare deve essere avanzata nel giro di poche settimane: non possiamo lasciar passare l’estate. Il referendum può esercitare una pressione importante e pesante sul Parlamento, se continuerà ad essere sordo. D’altronde il ciclo di Berlusconi sta finendo, è sotto gli occhi di tutti. E il Pd non può essere travolto dalle macerie della stagione berlusconiana.”
Lei non teme che l’elettore, davanti a due referendum organizzati dal centro- sinistra possa entrare in confusione ed avere un comprensibile disorientamento? Fra qualche settimana nelle piazze potrebbero esserci due banchetti diversi, e in concorrenza, per la raccolta delle firme necessarie per la cancellazione della legge Calderoli. Il cittadino capirà qualcosa?
” Certo, è una preoccupazione che abbiamo. Ma i due referendum vogliono raggiungere obiettivi davvero diversi sulla legge elettorale. Le differenze non sono componibili. La mobilitazione dei cittadini ci sarà, perché basta mettere un banchetto con lo slogan ‘vota per abolire il Porcellum’, per raccogliere consensi. Il mese cruciale per la sottoscrizione sarà settembre.”
E se il centrodestra, proprio per evitare la celebrazione dei referendum nella primavera prossima, decidesse di provocare le elezioni anticipate nel 2012, confidando ancora una volta nella vittoria?
” La possibilità che la legislatura finisca nel 2012 è nelle cose, davvero non è legata all’iniziativa referendaria. Il….’tacchino’ governo ha il destino segnato e non credo che qualcuno nel centrodestra abbia la convinzione, e meno che mai la certezza, di avere la maggioranza dei voti nel paese. Parliamoci chiaro: Berlusconi non incanta più gli italiani.”
Se è vero che i sondaggi, in questa fase politica, mostrano che il centrosinistra è in vantaggio sulla coalizione avversa, non potrebbe addirittura accadere che proprio nel Pd si manifesti una tendenza ad andare a votare col ‘Porcellum’ per lucrare il premio di maggioranza?
” Anche per questo, abbiamo il dovere di promuovere tutte le iniziative che possono sollevarci dal sospetto di avere qualche tolleranza verso una legge elettorale che come centrosinistra abbiamo combattuto con forza nel 2005. Fu una durissima battaglia di opposizione parlamentare che non dobbiamo dimenticare. Il Pd nelle recenti consultazioni amministrative ha ottenuto ancora una volta una manifestazione di fiducia da parte dei suoi elettori, nonostante i travagli interni e le polemiche. Ma non dobbiamo abusare di questa fiducia e non ci possiamo consentire nessun calcolo opportunistico sulla legge ‘Porcellum’, che va abrogata senza se e senza ma, in Parlamento o nelle urne referendarie.”
L’importante è riuscire di buttare alle ortiche il “porcellumm” al più presto, infatti il rischio è che questa accozzaglia alla maggioranza riesca a farci andare alle elezioni così cm’è adesso!
Almeno buffo avere in pista due referendum di una opposizione che ha avuto sei anni ( sei ) per provare a cambiare la legge elettorale. E non ci siamo ancora, perchè oltre ai due referendum ( buoni a annullare parti della legge ma non a costruirne una seria ), si parla di Bersani che ne ha un’altra in testa .
Accidenti che opposizione !
Preferenze si o no, premio di maggioranza si,no ; tanto vale prendere per buona la legge regionale della Toscana , nata prima di Calderoli che NON ha preferenze e SI ad un bel premio di maggioranza ( sino al 63% ) . L’opposizione per vincere dovrebbe avere idee chiare : sbaglio ? Raffaella R.
In realtà il secondo referendum abrogherebbe totalmente la Calderoli, facendo rivivere la precedente normativa (approvata in Parlamento nel ’93).. che è una legge seria, migliorabile ma un buon punto di partenza, poiché garantisce rappresentatività e alternanza
Bene, ora sappiamo cosa non ne pensa la sedicente opposizione, salvo approfondimenti, ripensamenti, aggiornamenti, sconfessioni, usw.
Vorrei poi sapere cosa non ne pensano baffino e i suoi esegeti (che non mancano in L&G): proporzionale in salsa tartara, differenziale secca ai minimi quadrati, semiproporzionale con rivalutazione emiesponenziale coerente con l’equilibrio del modello Hornstein, oppure?
E’ sicuro il sig Andrea che l’opposizione vuole cambiare la legge elettorale ? Ho qualche perplessità perchè , lo scrive Raffaella , da sei anni NON è stata presentata una proposta , ed allora mi resta il dubbio che non si voglia cambiare nulla e si vada avanti sperando nelle elezioni che si possono vincere anche con 24000 voti come Prodi cuccandosi il famigerato premio di maggioranza ( che vergogna , il porcellum ! ).
infaTTI se ne discute da tempo , con manifesti, firme , lodevoli iniziative sterilmente innocue e non risolutive di un bel niente.
Poi sulle preferenze siamo tutti proprio sicuri che devono essere reintrodotte ? Un referendum le abolì !
GIU’ LE MANI DAL REFERENDUM
>>>>Alcuni parlamentari del PD intendono promuovere un referendum abrogativo
>>>>di
>>>>tutto il porcellum.
>>>>In tal modo, essi affermano che “rivivrebbe” il mattarellum, la legge
>>>abrogata
>>>>dal porcellum
>>>>Nulla di piu’ assurdo e nessuno piu’ in malafede.
>>>>A) Abrogare il porcellum non fa rivvivere alcunche’. Cio’ che e’ morto
>>>>e’
>>>>morto e poi non tutti gli elettori abrogazionisti voterebbero per
>>>>ottenere
>>>quel
>>>>risultato. Mentre e’ certa l’inammissibilita’ di tal referendum, in
>> quanto
>>>il
>>>>Paese non puo’ rimanere privo di legge elettorale;
>>>>B) I proponenti sono parlamentari, che si sono ben guardati, pur
>>>>presenti
>>>in
>>>>Parlamento anche da decenni, di dare corso ad una qualunque iniziativa
>>>>parlamentare, mentre il referendum e’ espressione della iniziativa della
>>>>societa’ civile, appartiene alla societa’ civile. e integra il
>> procedimento
>>>di
>>>>formazione delle leggi, eliminandio quelle, approvate dal Parlamento,
>>>>che
>> i
>>>>cittadini, ripeto i cittadini, non vogliono.
>>>>
>>>>Perche’ allora?
>>>>1) Per confondere e intorbidare le acque, non appena esponenti della
>>>societa’
>>>>civile avevano appena promosso un referndum inteso ad aborogare il
>>>mostruoso
>>>>premio di maggioranza del porcellum, restituendo sovranita’
>>>>all’elettore,
>>>di
>>>>destra centro e sinistra, limitando il numero dei Partiti a non piu’ di
>>>>5
>> o
>>>6
>>>>per effetto della soglia di sbarramento, a fronte di attuali 12-13
>>>>gruppi
>> e
>>>>gruppuscoli presenti in Parlamento nonostante l’ultra maggioritario
>>>porcellum,
>>>>che altrettanti sarebbero con il mattarellum che non puo’ giuridicamente
>>>>”rivivere”, ma eventualmente essere “restaurato” per via parlamentare,
>>>>2) Per fare dimenticare che in circa 2 anni di Governo Prodi e poi circa
>>>>3
>>>di
>>>>Berlusconi, si sono ben guardati dal proporre una qualche riforma del
>>>>porcellum
>>>>Conclusione: a quei parlamentari il porcellum va benissimo, perche’
>>>consente
>>>>ai partiti, anche a chi perde, di nominare i parlamentari, di sperare
>>>nella
>>>>lotteria della vittoria capace di trasformare una minoranza in
>>>>maggioranza
>>>>assoluta, perche’ anche chi perde e arriva secondo ha il controllo di
>> tutta
>>>la
>>>>c.d. opposizione, anche in termini di lottizzazione e spartizione.
>>>>Salvo poi dividersi tutti, subito dopo il voto, in mille cespugli e
>>>gruppi,
>>>>tutti utili a fini di rimborsi gravanti sulla collettivita’ e di
>>>>ulteriori
>>>>spartizioni (Scilipoti e Mastella docent),
>>>>La parola torni ai cittadini.
>>>>Ai parlamentari: Giu’ le mani dal referendum.
>>>>Antonio Caputo
>>>
>>>
>>
>>
>>
MORATORIA? LA RACCOLTA DELLE FIRME CONTINUI!
Lettera al Prof:Stefano Passigli
Non ammazziamo il nascituro con il suo consenso!
Caro Professor Passigli,
ho letto che Lei avrebbe proposto ai “controreferendari”, in realta’ solo velleitari restauratori per via referendaria, come non e’ giuridicamente possibile, del “mattarellum. una “moratoria”.
Non e’ possibile e mi auguro che non corrisponda al vero…
E’ politichese puro, che avrebbe come unico risultato di tornare a votare, la prossima volta , con il porcellum.
Teniamo la “schiena dritta”, per usare lì’espressione che Sandro Galante Garrone riferiva a Domenico Peretti Griva!
Incombe , a meta’ settembre, il termine ultimo per raccogliere le firme ed e’ dunque necessario procedere speditamente!
Piuttosto, Castagnetti, Parisi, Veltroni e compagnia cantante recedano, se non altro per evitare brutte figure,ivi compresa la parte di chi intende solo confondere e intorbidare le acque, dal proporre come peraltro ancora non avvenuto, quesiti palesemente inammissibili: l’abrogazione dell’intero porcellum, che lascerebbe l’ordinamento privo di legge elettorale (da cio’ derivando la palese inammissibilita’ dei fantomatici quesiti che nessuno ha depositato in Cassazione).
Quei parlamentari, piuttosto, propongano in Parlamento, come sarebbe stato loro compito, modifiche legislative e norme dirette a superare il porcellum.
Ma non boicottino il referendum dei cittadini, con il consenso attivo , addirittura, della vittima che in tal modo ne diverrebbe oggettivamente complice.:
Cassato l’intero porcellum nulla e tantomeno il mattarellum da tanti anni abrogato, potrebbe “rivivere”, se non altro perche’ non tutti gli abrogazionisti lo vorrebbero..
iI referendum e’ dei cittadini, sempre piu’ numerosi, che stanno mobilitandosi per raccogliere le firme, cittadini di cui nessuno puo’ ora disporre. a referendum avviato e a mobilitazione in corso.
Chi li ripagherebbe, in ipotesi anche in termini civilistici?
Non e’ una questione interna al PD, ma questione di democrazia e civilta’ giuridica.
Continui dunque la raccolta delle firme e la mobilitazione dei sentimenti civili e democratici dei nostri concittadini, a prescindere dall’appartenenza partitica.
Antonio Caputo.
@antonio caputo:
A) Che il mattarellum non riviva è da vedere. Dipende quale interpretazione darà la Corte Costituzionale sul punto. Di certo c’è più possibilità che la Corte ritenga che in caso di abrograzione della legge 270 riviva la normativa precedente piuttosto che rivivano le preferenze così come asseritamente annunciato dall’opposta iniziativa referendaria;
B) In parlamento vige una proposta di legge, promossa nel 2009 da Parisi e Ceccanti, che ha trovato il sostegno di circa duecento parlamentari, per il ritorno alla legge maggioritaria precedente, con la semplice approvazione di un articolo che abroghi l’attuale legge immonda. Chi non ha alcun interesse a che si ritorni a quella legge sono ben altri soggetti: Berlusconi, la Lega, l’Udc, in generale i partitini “di confine” che sulla capacità di “giravoltare” e sul metodo di selezione apertamente contrario ad ogni selezione dal basso fondano la propria azione politica. Il resto sono chiacchiere.
NO ALLA MALAFEDE
Il mattarellum non puo’ rivivere per via referendaria e qusto lo sanno benissimo Castagnetti, Parisi, Veltroni e compagnia cantando.
Il referendum e’ abrogativo , mai propositivo o innovativo.
Abrogato l’intero porcellum, il Paese rimarrebbe senza legge elettorale e in tal caso, secondo il pacifico insegnamento della Corte, oltre che secondo logica, Costituzionale, il referendum elettorale e’ inammissibile.
La pistola di Castagnetti e company non e’ opuntata contro il porcellum, che essi non vogliono realmente abrogare, ma contro i referendari che non vogliono il porcellum.
E’ una faida interna al PD, ma il referendum non e’ di un partito.
D’altra parte: perche’. quei signori, durante kl’intero Governo Prodi e ora con il Governo Berlusconi, non hanno proposto mai nulla.
LO stesso Prof. Zagrebelsky, su questo sito, ben consapevole dell’impraticabilita’ della reviviscenza del mattarellum, impossibile se non altro perche’ non tutti gli abrogazionisti anche dell’intero porcellum lo vorrebbero, propose inavano piu’ di un anno fa una semplice legge, che io proposi 3 anni fa: E’ abrogato il porcellum, e’ ripristinato il mattarellum:
Nessuno ha fatto nulla.
Perche’? perche evidentemente il porcellum e’ la legge per lor signori migliore.
GIU? LE MANI DAL REFERENDUM
Ma se lei ha proposto la legge per tornare al mattarellum, che problemi le crea questo referendum?
In ogni caso: qual’è il problema? Si raccolgano le firme su entrambi i referendum. Chi sostiene l’iniziativa di Passigli & co. voterà no sui quesiti di Castagnelli, Parisi ecc. e sì sugli altri.
Così i cittadini hanno la possibilità di esprimersi su due referendum: uno che porta ad un sistema maggioritario, un altro che porta ad un sistema proporzionale. Dov’è il problema?