(foto tratta dal sito ufficiale del Quirinale)
Quello che pubblichiamo è un appello per un Capo dello Stato arbitro imparziale, promosso originariamente da quindici Associazione e aperto all’adesione di tutti coloro che lo condividono. Come Libertà e Giustizia abbiamo aderito convintamente.
Sergio Labate, presidente di Libertà e Giustizia
Abbiamo apprezzato e apprezziamo il presidente Sergio Mattarella e auspichiamo che chi gli succederà si situi nel solco dell’interpretazione dell’alto mandato da lui offerta. In un tempo contrassegnato da esuberanti fantasie in tema di riforme costituzionali, noi invece ci riconosciamo nel dettato della Carta circa natura e compiti del capo dello Stato, nonché nella modalità della sua elezione affidata al parlamento integrato con i rappresentanti delle regioni.
Ciò non ci impedisce, anzi, in certo modo, ci incoraggia ad auspicare che la discussione circa non già la concreta persona, bensì il profilo del/della presidente che a breve succederà a Mattarella non sia esclusivo appannaggio del ceto politico-parlamentare, bensì divenga oggetto di pubblico confronto.
Discuterne pubblicamente anche per non rassegnarsi a derubricare la pratica consegnandola a logiche minori o strumentali: le convenienze di parte, le ambizioni personali, i giochi di palazzo, le manovre su un’eventuale anticipazione (auspicata o paventata) delle elezioni politiche.
IL PRESIDENTE IDEALE
Quali, dunque, il suo profilo e i suoi caratteri?
Può succedere che vi siano personalità adeguate a esercitare poteri di governo, ma anche, ovviamente in tempi diversi, compiti di garanzia, purché non si appanni la consapevolezza della sostanziale differenza tra le rispettive funzioni.
Proprio l’ancoraggio a ciò che prescrive la Costituzione – la sola Costituzione che vale, quella scritta, contro la fuorviante distinzione tra cosiddetta Costituzione formale e indefinita Costituzione materiale – suggerisce due corollari: l’inopportuna previsione di un secondo mandato al presidente in scadenza e il rifiuto di malcelate suggestioni presidenzialiste o semipresidenzialiste di fatto che, con sorprendente leggerezza, sono state apertamente prospettate persino da esponenti del governo.
IL MANDATO DURA 7 ANNI
Per un Presidente super partes, illuminato e profondo conoscitore della Nostra Costituzione, donna Presidente o uomo Presidente; che sia.
Io personalmente ritingo che sia arrivato il momento storico che la Presidenza della ns Repubblica sia affidata ad una Donna Presidente.
Mi associo di cuore a questa petizione.