ULTIME

  • FASCISMO AMERICANO/DA NOI NON PUÒ SUCCEDERE 20 gennaio 2021
  • Da postini ad editori. Come cambiano le piattaforme digitali. Evento on-line 19 gennaio 2021
  • La vittoria di Biden e le trappole del sistema elettorale americano
  • Renzi e Berlusconi, nemici amici 18 gennaio 2021
  • Riflessioni su un racconto comico– grottesco in merito alla sanità italiana 17 gennaio 2021
  • Prato – “La tecnologia ci cambia la vita? Il caso del Lavoro” 16 gennaio 2021
  • Borsellino, ‘Report’ di Rai3 continui su Trattativa Stato-mafia, ignorando le minacce 10 gennaio 2021
  • UN MATTARELLA SAGGIO CHE DIFENDE LA CARTA 8 gennaio 2021
  • L’Autonomia differenziata minaccia l’Unità dell’Italia 6 gennaio 2021
  • In spregio ai cittadini   5 gennaio 2021
Libertà e Giustizia
  • Iscriviti alla newsletter
  • Sostienici
  • Diventa Socio
  • Login
  • Home
  • Chi Siamo
    • Lo Statuto
    • La redazione del sito LeG
    • Le Persone
    • I circoli
    • Le scuole
  • Appelli
  • Iniziative
    • Eventi dei Circoli
    • Manifestazioni
  • Approfondimenti
  • Stampa
    • Rassegna Stampa
    • Rassegna Stampa Bologna 11.03.17
    • Comunicati stampa
  • Progetti
    • Progetto Scuola di Bologna 2017 – Una società senza lavoro?
    • Progetto Costituzione e Legalità (LeG-Pescara)
    • Maratona Costituzione d’Europa
    • Piccolo Atlante Della Corruzione
    • A scuola di Costituzione
  • Contatti

Renzi come Gelli, vuole uccidere la partecipazione

Spec. L.Elettorale | 9 settembre 2015 | 5 | di Tommaso Rodano
Renzi come Gelli, vuole uccidere la partecipazione

Siamo all’anno zero della democrazia”. Massimo Villone, ex senatore e costituzionalista emerito, condivide parola per parola l’analisi di Gustavo Zagrebelsky pubblicata sul Fatto di ieri. “Abbiamo raggiunto un livello molto basso e molto pericoloso. Pensavo fosse impensabile aprire la via a una Costituzione non condivisa. È gravissimo: l’esito rischia di essere la debolezza costituzionale. Non capisco come si possa pensare di arrivare a una modifica radicale della Carta con maggioranze risicate e raccogliticce. Si pensa di sostituire De Gasperi, Nenni e Togliatti con Verdini”.

Definisce la riforma “pericolosa”. Perché? Perché una Costituzione non condivisa è una Costituzione intrinsecamente debole. Ne risente la stabilità complessiva del Paese. Le Costituzioni si avvertono quando ce n’è mancanza. Quando c’è una Carta forte, quasi non ce ne rendiamo conto, perché le cose vanno come devono andare: i diritti sono garantiti, le libertà esercitate, i poteri in equilibrio. Quando le regole costituzionali non sono condivise, invece, tutto è a rischio.

È il caso della riforma renziana? Andiamo verso un sistema in cui qualsiasi maggioranza in Parlamento, gonfiata da un sistema elettorale inaccettabile come l’Italicum, potrebbe farsi la sua Costituzione. Chi vince le elezioni si fa le ue regole, le sue architetture: basta il premio di maggioranza e qualche piccola aggiunta, che si costruisce con i soliti cambi di casacca, mette a rischio il Paese. Lo scenario purtroppo è questo.

Lo scontro parlamentare si consumerà sul Senato elettivo. È una battaglia giusta? Sì. Renzi restringe gli spazi democratici con un Senato non elettivo in un momento storico in cui non solo c’è voglia di partecipare, ma c’è pure necessità di farlo. È un periodo di stravolgimento degli equilibri socio economici, in un Paese diviso, con differenze aumentate, divaricazioni territoriali che crescono giorno per giorno, diritti sono sempre meno garantiti. Si può rispondere aumentando la partecipazione e la condivisione delle scelte politiche, oppure scegliendo la soluzione dell’uomo solo al comando.

I fautori della riforma sostengono che in questo modo si garantisce stabilità. È un’illusione. Appena girano i sondaggi e cambia il vento, scompare anche la forza di chi ha imposto queste scelte. Quella di chiudere gli spazi democratici è una scelta politica precisa, ma è politicamente sbagliata e intrinsecamente stupida. Con i consigli regionali che eleggono i senatori, oggi, il Pd potrebbe contare su un blocco granitico anche a Palazzo Madama. Le Camere elettive sono le uniche che possano assicurare una vicinanza della politica al Paese reale. Ho fatto il parlamentare per 4 legislature. Tre volte col Mattarellume una col Porcellum. La distanza tra l’essere eletto e nominato è abissale. Con la riforma avremmo una Camera in cui gran parte dei deputati sono catapultati col voto bloccato e un Senato di nominati.

In pratica, un Parlamento che non rappresenta nessuno. A cosa servirebbe? Solo ad esaltare l’egemonia ell’esecutivo e soprattutto di hi lo controlla: il leader i partito.

Per l’attuale premier è la tempesta perfetta, o no? È il renzismo tradotto nelle istituzioni. Un dominio che si ripercuote a catena sugli organi di garanzia, sulla Corte costituzionale, sul capo dello Stato. Un disegno politico che poteva essere quello di Gelli, né più ne meno. Quello che sta accadendo travolge tutta la storia costituzionale di questo Paese, non solo quella di sinistra.

Qualcuno le risponderebbe che dice sempre di no, che non vuole cambiare il Paese. Il discorso di Renzi, che l’Italia sia stata bloccata tra berlusconismo e antiberlusconismo, è sintomatico del suo modo di pensare. Io penso invece che l’inerzia di questo Paese sia stata determinata dal confronto tra il berlusconismo doc e dal semi-berlusconismo della sinistra, che si è dissolta e ha abbandonato tutte le sue radici, le ha recise con il machete. La responsabilità storica, gravissima, è del gruppo dirigente della sinistra che ha dimenticato la sua storia.

Il restringimento degli spazi democratici di cui parla, per Renzi, è rischioso in termini di consenso? Temo che sui temi istituzionali non ci sia sufficiente sensibilità nell’opinione pubblica. Ma poi c’è l’attacco al mondo della scuola e ci sono i tentativi di sistematica deligittimazione dei sindacati e dei corpi intermedi. Devono mettersi in moto le energie per tornare a una partecipazione democratica effettiva. Bisogna farlo adesso. Se queste riforme passano, se ne riparlerà tra altri vent’anni.

Il Fatto Quotidiano,  9 Settembre 2015

Costituzionein evidenzaRiforma Senatoscorrimento
Prima
L’umiliazione del Parlamento
Dopo
Audizione del prof. Alessandro Pace nella Commissione Affari Costituzionali del Senato

Articoli correlati

  • FASCISMO AMERICANO/DA NOI NON PUÒ SUCCEDERE

    FASCISMO AMERICANO/DA NOI NON PUÒ SUCCEDERE

  • Da postini ad editori. Come cambiano le piattaforme digitali. Evento on-line

  • La vittoria di Biden e le trappole del sistema elettorale americano

    La vittoria di Biden e le trappole del sistema elettorale americano

  • Renzi e Berlusconi, nemici amici

    Renzi e Berlusconi, nemici amici

5 commenti

  • Alberto Gramaccini 9 settembre 2015 at 16:12

    “Le classi superiori d’Italia sono le più ciniche di tutte le loro pari nelle altre nazioni. Il popolaccio italiano è il più cinico de’ popolacci”. Giacomo Leopardi. DISCORSO SOPRA LO STATO PRESENTE DEI COSTUMI DEGL’ITALIANI, 1824, pubblicato nel 1906.

  • palinuro 9 settembre 2015 at 16:36

    Il Presidente Matttarella ha firmato, e quindi promulgato, l’Italicum. Se consideriamo che questo sconcio di legge è in rapporto simbiotico con il disegno di riforma del Senato, nel senso che l’una è funzionale all’altra e viceversa, cioè nel senso che l’una non avrebbe senso senza l’altra, ho motivo di ritenere che – non foss’altro per coerenza – Mattarella firmerà anche la legge di riforma.

    Certo, esiste l’art.90 della Costituzione vigente che prevede la responsabilità del Presidente per attentato alla Costituzione, ma il secondo comma dice che ” [egli] è messo in stato d’accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.” Cioè da quelle stesse Camere che hanno approvato, e a Lui sottoposto per la firma, il testo del misfatto.

    Materia per Samuel Beckett. per Franz Kafka, per Dino Buzzati…

  • Alberto Colombo 9 settembre 2015 at 16:58

    Certo è vero. Se la riforma Renzi sul senato andasse in porto, non mi resta che buttare nel cestino la tessera elettorale.
    Il mio voto sarebbe inutile. Tutto sarà calato dall’alto e noi saremo tutti solo testimoni del volere dell’uomo solo al comando.
    Cordialmente

  • tito 9 settembre 2015 at 20:03

    ma come ? da 20 anni abbiamo alimentato il coro cha un ramo del Parlamento era troppo costoso per la collettività, che andava abolito ?! e fino al Governo Letta eravamo tuutti d’accordo che il secondo passaggio in aula (Senato) delle Leggi, era una perdita di tempo
    e di denaro e ora tutti a gridare alla perdita di democrazia, ai catapultati, ai nominati, persino “alle dittature..!”. La solita intellighenzia italiana che per tanti anni snobbava il PCI ed oggi cerca di crearsi uno spazio, ma gli italiani non abboccano più alle vostre sirene
    sfiatate. Mi amareggia che tutto questo sia coperto da un illustre Zagrebleski che qualche anno fa la pensava diversamente……. rileggere i suoi scritti … . Si arriva perfino all’isnsulto con l’accostamento a Gelli. Ma per fare il giornalista si deve essere per forza demendi?

  • grc 10 settembre 2015 at 09:19

    “Si pensa di sostituire De Gasperi, Nenni e Togliatti con Verdini”.
    E, quel che è più grave, Benedetto Croce con Marianna Madia.

Lascia un Commento Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Immagine CAPTCHA
Cambia immagine

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Seguici

SPECIALE SENATO

  • Sandra Bonsanti: Non siamo un’altra via rispetto a Grasso, ma servono progetti

    Sandra Bonsanti: Non siamo un’altra via rispetto a Grasso, ma servono progetti

    7 dicembre 2017 | 0
  • Legge popolare anti-pareggio bilancio a un anno dal referendum costituzionale

    Legge popolare anti-pareggio bilancio a un anno dal referendum costituzionale

    30 novembre 2017 | 2
  • Coordinamento per la Democrazia Costituzionale: Non ci rassegnamo al Rosatellum, la questione non è chiusa

    Coordinamento per la Democrazia Costituzionale: Non ci rassegnamo al Rosatellum, la questione non è chiusa

    6 novembre 2017 | 2
  • Besostri: E’ stata sacrificata la rappresentanza

    Besostri: E’ stata sacrificata la rappresentanza

    4 novembre 2017 | 1
  • Rosatellum, chi vince vota doppio

    Rosatellum, chi vince vota doppio

    25 ottobre 2017 | 1
  • In Senato con la petizione di 160mila firme contro il Rosatellum

    In Senato con la petizione di 160mila firme contro il Rosatellum

    22 ottobre 2017 | 0
  • LEGGE ELETTORALE, IL CDC RICEVUTO DA GRASSO

    LEGGE ELETTORALE, IL CDC RICEVUTO DA GRASSO

    21 ottobre 2017 | 0
  • Gianluigi Pellegrino/Col nuovo sistema elettorale voti uno, eleggi un altro

    Gianluigi Pellegrino/Col nuovo sistema elettorale voti uno, eleggi un altro

    18 ottobre 2017 | 0
  • LA STANCA DEMOCRAZIA

    LA STANCA DEMOCRAZIA

    15 ottobre 2017 | 2
  • No alla fiducia, No a questa legge elettorale che renderà sempre più il parlamento subalterno alla volontà dei capi partito

    No alla fiducia, No a questa legge elettorale che renderà sempre più il parlamento subalterno alla volontà dei capi partito

    11 ottobre 2017 | 1
  • Basta con le leggi elettorali pensate per zittire gli elettori

    Basta con le leggi elettorali pensate per zittire gli elettori

    8 ottobre 2017 | 1
  • L’appello: “Lasciateci scegliere i parlamentari”

    L’appello: “Lasciateci scegliere i parlamentari”

    4 ottobre 2017 | 0
  • Una buona legge elettorale è condizione per garantire la Costituzione

    Una buona legge elettorale è condizione per garantire la Costituzione

    21 settembre 2017 | 1
  • SOLO FORTE PRESSIONE PUBBLICA PUO’ FARE USCIRE DA PARALISI LA LEGGE ELETTORALE

    SOLO FORTE PRESSIONE PUBBLICA PUO’ FARE USCIRE DA PARALISI LA LEGGE ELETTORALE

    14 settembre 2017 | 1
  • Legge elettorale: un dibattito alla luce del sole. No a sistemi Ogm e al IV Parlamento di nominati

    Legge elettorale: un dibattito alla luce del sole. No a sistemi Ogm e al IV Parlamento di nominati

    26 agosto 2017 | 0
  • NASCE IL CDC: PRIMA CAMPAGNA, LA LEGGE ELETTORALE

    NASCE IL CDC: PRIMA CAMPAGNA, LA LEGGE ELETTORALE

    10 agosto 2017 | 1
  • UNA LEGGE ELETTORALE A DIFESA DELLA CARTA

    UNA LEGGE ELETTORALE A DIFESA DELLA CARTA

    6 agosto 2017 | 0
  • Costituzione e legge elettorale due buone scosse programmatiche

    Costituzione e legge elettorale due buone scosse programmatiche

    2 agosto 2017 | 0
  • una democrazia senza popolo? Incontro con Carlo Galli

    una democrazia senza popolo? Incontro con Carlo Galli

    9 luglio 2017 | 0
  • BRANCACCIO, SANTI APOSTOLI, SONO DUE PROGETTI

    BRANCACCIO, SANTI APOSTOLI, SONO DUE PROGETTI

    3 luglio 2017 | 0

Su Facebook

Su Flickr

Ultimi commenti

  • Giuseppe Ambrosi Quale carta difende il Presidente Mattarella, persona informata dei fatti,...
  • Paolo Barbieri Se a disegnare le strategie è il panico che ottunde...
  • Antonio Palese Quale carta difende il Presidente Mattarella, persona informata dei fatti,...
  • Venusto Buongiorno Già in passato Renzi ha dimostrato di non essere...
Questo sito è stato realizzato da Shange.it
Informiamo che in questo sito sono utilizzati solo “cookies tecnici” necessari per ottimizzare la navigazione o per statistiche di accesso; il presente sito può consentire l’invio di “cookies di terze parti”. Non sono utilizzati cookies di profilazione. Puoi avere maggiori dettagli e indicazioni sull’uso dei cookies utilizzati dal presente sito visionando l’informativa estesa. Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, anche mediante l’accesso ad altra area o selezione di un elemento dello stesso (ad esempio un’immagine o un link), ciò comporta la prestazione del consenso all’uso dei cookies specificati nell’informativa estesa (art. 4.1. Provv. Generale n. 229 dell’8.05.2014 Garante Privacy). Accept Informativa Estesa
Privacy & Cookies Policy