LeG a Bersani: noi servitori dell’interesse generale

06 Lug 2012

Massimo Marnetto

Giovedì 5 luglio si è svolto a Roma un incontro tra Bersani e gli esponenti delle associazioni che avevano suggerito al Pd i nomi di Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi per il Cda Rai (Leggi l’articolo di Repubblica). In rappresentanza di LeG erano presenti Massimo Marnetto, coordinatore del circolo di Roma e Costanza Firrao della segreteria nazionale. Il clima è quello di trovare un metodo di scambio e collaborazione che possa contribuire a quel rinnovamento della politica che LeG chiede da tempo, non soltanto al Pd. Leggi anche il resoconto dell’incontro del 29 giugno a Milano e la lettera al segretario del Pd di Roberta De Monticelli

Giovedì 5 luglio si è svolto a Roma un incontro tra Bersani e gli esponenti delle associazioni che avevano suggerito al Pd i nomi di Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi per il Cda Rai. In rappresentanza di LeG erano presenti Massimo Marnetto, coordinatore del circolo di Roma e Costanza Firrao della segreteria nazionale.

“La Rai è un’azienda complicata. Deve fare servizio pubblico, cultura, informazione decente, ma deve anche far quadrare i conti come tutte le aziende”.

Bersani inquadra subito il tema del confronto sulla Rai  aperto dal PD con le  associazioni a cui aveva chiesto di indicare i due consiglieri.
Il clima è quello di trovare un metodo di scambio e collaborazione che possa continuare ad avvicinare il PD ai cittadini attivi associati.
Prendono la parola in tanti ed alcuni concetti iniziano a condensarsi: una nuova governance per l’indipendenza della Rai dai partiti; una legge contro il conflitto d’interesse tra i primi atti di un governo politico;  antitrust e regole sulla raccolta pubblicitaria; tutela delle testate minori con una legge equilibrata per l’editoria.
“Il pluralismo dell’informazione – sottolinea Roberto Natale (FNSI) – ormai è un problema su scala europea e proprio con un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) siamo d’accordo con altre associazioni nel raccogliere da settembre le firme necessarie a presentare al Consiglio Europeo una proposta di tutela di quest o diritto”.
Marco Quaranta (Move On Italia) insiste sulla necessità di estendere la consapevolezza su una Rai dei cittadini e mette a disposizione tutto il materiale raccolto.
Quando è il turno di Libertà e Giustizia, mettiamo l’accento sul valore politico e costituzionale di una televisione pubblica autorevole.
“L’indipendenza dell’informazione è indispensabile alla democrazia perché migliora la competenza degli elettori, ma  renderebbe anche la Rai anche più competitiva – aggiungiamo – perché c’è un’enorme domanda di informazione affidabile non soddisfatta.
“Non si parte da zero. Molte proposte sono state riviste e migliorate, ma occorre che al pagamento del canone corrisponda un servizio decente, non come ora, che manteniamo la Rai per poi dover vedere altri canali.
“Il PD ha pensato di aprirsi alle associazioni; e le associazioni di accettare il rischio di scegliere, senza cadere nella tentazione della “vaghezza unitaria”, dove non si decide, per non litigare.
“Pensiamo sia utile coltivare questa  sorta di “concertazione sociale” che crei collaborazione tra chi vuole migliorare il Paese, dentro e fuori i partiti.
“Insistiamo, però, su un concetto, una specie di “voto di castità”: nessuna delle nostre associazioni proponga un suo aderente per inserirlo in organigrammi. Impegniamoci piuttosto a cercare le tante persone di qualità che ci sono. Solo così ci potremo accreditare come servitori dell’interesse generale e non come nuovi lottizzatori”.
“Sì – sottolinea Bersani nella replica – dobbiamo continuare a parlarci e trovare soluzioni nuove. Noi ci impegniamo a  togliere il macigno del conflitto d’interessi e della Gasparri non appena potremo. Ma dobbiamo anche ridare un senso al servizio pubblico, per capirci su cosa intendiamo.
“Prima di lasciarci, voglio assicurarvi che noi rispetteremo l’indipendenza dei Consiglieri che avete scelto”.
Libera propone di incontrarli e l’idea viene condivisa, ma sempre con l’impegno di valorizzare l’autonomia del loro mandato.
Si decide di rivederci.

Il confronto continua.

 

 

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