Libertà e Giustizia denuncia all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni la clamorosa violazione dei principi e delle norme in vigore nel nostro ordinamento in tema di parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali.
Silvio Berlusconi, capolista del PDL alle elezioni per il sindaco di Milano, ha partecipato, venerdì 20 maggio, a numerosi telegiornali nel corso dei quali ha svolto campagna elettorale dando altresì, espressamente e ripetutamente, agli elettori indicazioni di voto. La violazione è tanto più grave perché avvenuta anche sulle reti del servizio pubblico, sempre durante i telegiornali, spazi deputati ad una informazione veritiera, e per di più sempre in assenza di contraddittorio.
Siamo convinti che gli elettori non ne possano più di un costume politico che ignora ogni regola a fondamento della convivenza civile da parte del governo e della sua maggioranza.
Stante la palese contrarietà di tali condotte agli articoli 1 e 5 della legge 28 del 2000, e ancor prima allo spirito che informa la normativa a tutela della parità di informazione durante le campagne elettorali nell’interesse dei cittadini, Libertà e Giustizia sollecita l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni affinchè ordini subito, in via d’urgenza, alle emittenti pubbliche e private interessate, la trasmissione di servizi di informazione, di corrispondente visibilità e durata, con la partecipazione dei soggetti direttamente danneggiati dalla violazione.
Pare superfluo ricordare che l’obbligo di rispettare la legge e ripristinare l’equilibrio violato grava comunque, direttamente e in primo luogo sulle emittenti televisive.
Pare … che l’uso politico personale del concessionario privato dell’etere di stato sia un fatto ormai datato nella sua genesi (vedi intensi rapporti di scambio tra il concessionario suddetto e il variegato mondo partitocratico corrotto al potere fino al’inizio degli anni novanta), manifestatosi nella sua perico9losa finalità eversiva nel lontano anno in cui fu posta in opera la sceneggiata virtuale del “contratto” con gli italiani,uno dei primi esempi di monologo propagandistico confortato dalla presenza sul palcoscenico di una figura di giornalista RAI già noto al mio nipotino per la sua attitudine a servire un padrone.
Ma dov’erano coloro che lo scoprono ora ?. Dov’erano soprattutto gli eroici promotori e combattenti della “Bicamerale” e gli indefessi loro fan ?.
Dopo il presidio di ieri nella pausa pranzo, oggi siamo tornati davanti alla sede dell’AGCOM.
Oltre alle nostre associazioni – Articolo 21, Libertà e Giustizia, Move On Italia e Popolo Viola – c’e stato il PD, con i parlamentari Sassoli e Vita.
Dopo i nostri interventi con l’altoparlante per denunciare il “bullismo mediatico di Berlusconi”, abbiamo scritto una richiesta all’AGCAOM di intervento compensativo a favore degli altri candidati danneggiati da Berlusconi, poi consegnata al presidente Calabrò.
Inoltre, abbiamo insistito affinché anticipasse a lunedì la riunione del Consiglio fissata per mercoledì, vista l’urgenza imposta dall’imminente ballottaggio.
Alla fine, il Presidente Calabrò si è impegnato – anche davanti alla telecamera di RAI News24 – a convocare il consiglio per…LUNEDI’!!!
E noi lunedì, pausa pranzo, saremo sempre lì, sotto la sede dell’AGCOM col nostro bravo altoparlante a ricordare all’Autorità, che chi controlla le televisioni, deve farlo con “tempi televisivi”.
Massimo Marnetto – LeG Roma
Un grazie di cuore a Massimo Marnetto e a tutti coloro che,con lui,manifestano per questo ennesimo sconcio operato dal pagliaccio di Arcore.
Ma sono gli ultimi sputacchi di un motore ormai fuso e destinato presto ad essere rottamato.Nemesi ha colpito,e duro.
Lo fuciliamo, o lo mandiamo impunito alle Bermude? (il 60% della popolazione è coloured).