Nella puntata de L’Infedele andata in onda su La7, lunedì 9 maggio, Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale e presidente onorario di LeG è ospite della puntata dal titolo Democrazia, distruzione per l’uso.
È l’occasione per fare il punto sul ruolo dell’intellettuale. Ecco alcuni passi ritrascritti.
“Senza fare nomi, siamo di fronte a capi di governo che frequentano fanciulle disponibili, usano risorse smisurate per acquistare tutto l’acquistabile. Ci piace essere governati così? La domanda non è ci piace quello che fa, perché quello che fa è affar suo, la domanda è altra. Ci piace essere governati così? O ci piacerebbe essere governati da altro ceto politico o da altri uomini di governo? Immagino la risposta: piace a molti italiani, ha vinto le elezioni.
La domanda si pone nelle urne quando si va a votare, ma quando si svolge un’attività intellettuale, si fosse anche uno contro 80 milioni di italiani, chi esercita una funzione intellettuale deve dire quello che pensa. E io dico: a me non piace. Perché un esercente un’attività intellettuale non cerca affatto il consenso. Il consenso si cerca con le vie politiche, nel voto. Sarebbe un tradimento della funzione intellettuale se io scrivessi o dicessi cose pensando di ottenere il consenso. Io dico e scrivo quello che penso, perché così penso. E credo che questo sia nell’etica della professione che sto svolgendo. Poi, naturalmente, i cittadini faranno le loro scelte. E se gli piace essere governati così, va benissimo. Ma questo non impedisce a me e a tanti altri di dire che non ci piace”.
Vogliamo citare Dostoevskij e Kant? Dobbiamo farlo bene. Partiamo da Kant, citato per il passo del legno storto. E chi di noi non riconosce nella pasta umana le storture? Ma Kant è anche quello della legge morale: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me. Indicava una ricerca del raddrizzamento del legno. Guardate che nessuno di noi vuole raddrizzare nessuno, perché ciascuno si raddrizza da sè.
La regola aurea della morale kantiana è questa: tratta i tuoi simili sempre come fine e mai come mezzo. Vogliamo applicare questa motto alla politica che abbiamo davanti agli occhi? Trattare ogni essere umano come fine e mai come mezzo”.
“In Italia è sparita la politica. L’aspetto seduttivo, carismatico, l’insistenza perfino sugli aspetti fisici dei candidati, non è la causa, ma la conseguenza del fatto che siamo in carenza di politica. Non discutiamo più dei fini, ma di amministrazione dell’esistente. Oggi siamo di fronte non più al leader carismatico alla Weber, ma di attori di terz’ordine.
Dobbiamo mettere in discussione come vogliamo vivere. Abbiamo buttato via le ideologie e al tempo stesso la politica. Dovremmo riuscire a inserirci lì, sennò diamo il potere ai tecnici o ai ballerini della politica.
Ormai la democrazia dell’immagine ci condanna al “bello”, al Phisique du Role, la Tv e i rotocalchi inseguono il personaggio telegenico che procura vendite e incassi rassicuranti. Siamo le vittime di un sistema che ha negletto il vero per dar vita al verosimile. La democrazia, imponendo l’uguaglianza erga omnes, ci ha resi schiavi dell’impostura. LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI, anche nel degrado.
Ho seguito la puntata di ieri sera de “L’Infedele” e devo dire che ho ringraziato il Cielo per la presenza di Zagrebelsky : semplicità,delicatezza non disgiunta da fermezza nell’esporre le proprie ragioni,cultura,sensibilità. Il sogno, dell’Italia che vogliamo,insomma.
Peccato solo che (Pressburger a parte) il resto del parterre non fosse dello stesso livello,a cominciare dalla luguberrima e totalmente incomprensibile giornalista del Manifesto,tale Dominijanni .In particolare,pur con tutta la stima per Gad Lerner, temo sia stata assunta un’iniziativa che si potrebbe rivelare un’arma micidiale nelle mani dei berlusconidi : mi riferisco alla presenza in studio del pur apprezzatissimo Giudice Spataro. Credo sarebbe stato più avveduto non invitarlo in studio,proprio il giorno in cui aveva avuto luogo l’udienza per il processo Mills . Ve lo immaginate cosa si scatenerà,dalle parti dei domestici di Arcore, quando lo sapranno? Mi è sembrata una mossa molto imprudente,da parte di Lerner e, francamente,inutile.
ottima trasmissione anche se non ho capito la presenza di Amigone non riusciva nemmeno a svolgere la parte del Pierino.
comunque ogni generazione di ogni popolo si merita i governanti che ha, salvo instaurazioni violente, i tedeschi hanno avuto Hitler, noi Mussolini, gli spagnoli Franco e di nuovo noi Berlusconi.
quest’ultimo un tiranno “buono”che lotta solo per evitarsi la galera ed è disposto a tutto per evitarla, per questo scopo ha trovato anche il modo più comodo assecondare in tutto per tutto le richieste della lega ( gli ha concesso persino lo Stelvio).
però il PD ha le sue colpe non può continuare a flirtare con Casini che continua a fare la vergine schizzinosa alla festa di fine anno e tanto meno la Lega che non molla la sua gallina dalle uova d’oro, e questo al PD gli fa onore.
che si unisca con la sinistra almeno potrà fare opposizione costruttiva e non abbia paura degli slogan una compagine che ha Borghezio in Europa non può dire nulla sul fondo c’è Lei.
Quando i sogni diventano incubi normalmente ci sveglia per sottrarsi all’angoscia che questi produce sugli individui. Ora non so esattamente quale sia il motivo che inibisce gli italiani alla sofferenza e al dolore, ne mi va di mettermi a studiare le teorie C. G. Jung, tuttavia, prima o poi, ci dovremmo porre questo annoso problema se non vogliamo che i nostri figli vengano irreggimentati come noi alla sofferenza morale, fisica, ed intellettuale.
Oggi cercherò di volare leggero con gli aggettivi nonostante il mio “Nobile Cavaliere” mi chieda insistentemente la sua picca, quindi mi pongo e vi pongo solo una domanda: il Presidente della C. C. nella sua relazione annuale denuncia un fiume di miliardi di euro che in qualche modo vengono sottratti dalle casse dello stato per incognite attività, e non si fa nulla per fermare questa emorragia di danaro pubblico; perchè?.
Stiamo parlando di 60/70 MLD di euro circa, quasi l’intero PIL della Grecia per capirci!.
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….. CHI ESERCITA UNA FUNZIONE INTELLETTUALE DEVE DIRE QUELLO CHE PENSA…..
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Osserverei che quello che il Presidente Zagrebelsky pensa essere specificamente il ruolo dell’intellettuale, in realtà dovrebbe essere anche – e soprattutto – il ruolo di ogni Cittadino nell’atto cruciale del voto elettorale.
Come ben sappiamo, ad ogni tornata elettorale assistiamo allo stesso squallido scenario di milioni di Cittadini sistematicamente fuorviati a portare il loro voto “all’ammasso” con la vecchia logica – ahinoi!, fortemente persuasiva – della “polarizzazione”. Senza che nessuno di noi osservi – intellettuali compresi – che il voto – deprivato del nostro pensiero e del nostro sentire – é, di fatto, un tradimento della nostra Democrazia la quale del nostro “pensare e sentire” si nutre.
Vorrei ulteriormente osservare che ci troviamo di fronte ad una gravissima lacuna della nostra Costituzione la quale fallisce di garantire al Cittadino il diritto di esprimere il suo voto di “dissenso”. La nostra Costituzione, infatti, – e non solo la nostra, in verità – presuppone sempre un voto di “consenso” da parte del Cittadino, lasciando completamente disattesi quei Cittadini il cui pensiero – per i più diversi motivi – é “dissensuale”.
Una parte considerevole del Corpo Elettorale – circa il 40% – si astiene dal voto. Quali sono i diversi messaggi di dissenso che questi milioni di Cittradini intendono trasmettere? Com’é mai possibile che la nostra Costituzione non abbia una procedura mirata alla lettura di una cosi’ vasta massa di dissensi, preziosi per la Democrazia quanto lo sono i consensi? Perché mai la nostra Costituzione non assegna al voto “dissensuale” un peso ed una funzione nella dinamica dei conteggi finali?
In chiusura, vorrei chiamare l’attenzione su questo paradosso dei paradossi: da una parte abbiamo il voto portato all’ammasso – privo di ogni contenuto di pensiero – che gioca il ruolo decisionale nelle politiche del Paese, e dall’altra parte abbiamo il voto del dissenso – pieno di contenuto di pensiero – totalmente IGNORATO, come se non esistesse.
E non solo. Quasi unanimamente elogiamo il primo per il suo alto senso di responsabilità, e dileggiamo il secondo per il suo vile senso di irresponsabilità.
Com’é strana questa nostra Italia!
jb Mirabile-caruso.
Facciamo bene attenzione agli attacchi diretti o indiretti del Premier alle Istituzioni Repubblicane, poiché è presumibile che le sue esternazioni fatte in prossimità delle elezioni amministrative non siano proprio di tipo elettorale, ma più verosimilmente servono per tastare il polso ai cittadini onde ottenere un quadro più completo sulle riforme che ha in mente di fare.
Vorrei essere cattivo profeta, ma temo che se il PDL vincerà le amministrative ci troveremo di fronte a scossoni istituzionali piuttosto forti, quindi sarà bene prepararci ad eventuali referendum.