C’è preoccupazione nelle parole di Dario Franceschini: esprime pacatamente quello stesso “turbamento” manifestato nei giorni scorsi dal Capo dello Stato Napolitano per la situazione politica del paese. Il presidente dei deputati Pd afferma che “è insostenibile andare avanti così. L’Italia non è più governata, è bloccata, non si fanno più leggi, le tensioni sociali crescono. Le imbarazzanti vicende personali del premier ci stanno paralizzando. Berlusconi è l’anomalia: in qualsiasi altro paese, un leader di maggioranza di governo con i suoi problemi e nelle sue condizioni, si farebbe da parte.
Gli esponenti del suo stesso partito dovrebbero chiedergli di fare un passo indietro. Invece non si vede nessuna possibilità di ravvedimento. Berlusconi vuole solo salvare se stesso, sottraendosi alla legge“.
Franceschini, nato a Ferrara 52 anni fa (il padre Giorgio è stato partigiano bianco e parlamentare Dc), sposato, è capogruppo Pd alla Camera, ed è stato segretario del partito nel 2009. Ha militato nella Dc e nel partito popolare. E’ anche un bravo scrittore ed ha pubblicato due romanzi. Ora è impegnato, con Bersani e gli altri dirigenti, nella preparazione dell’Assemblea nazionale programma- tica del Pd che si terrà alla Fiera di Roma venerdì e sabato. Per uscire da questa fase politica confusa e pericolosa, Franceschini guarda con attenzione alla mobilitazione della società civile: “Temo che il male più insidioso sia l’assuefazione. Molti aspettano
che succeda qualcosa che faccia finire l’era Berlusconi, invece non bisogna attendere, ma si deve reagire. Ecco perché mi pare assolutamente positiva e importante la manifestazione organizzata da Libertà e Giustizia sabato a Milano, con la partecipazione di grandi personalità, che possono davvero contribuire con la loro presenza e le parole, a risvegliare le coscienze di questo paese. Io stesso vorrei partecipare, ma sabato pomeriggio il segretario Bersani terrà il discorso conclusivo all’Assemblea, e quindi non potrò conciliare gli impegni”.
L’opposizione come pensa di battere Berlusconi in Parlamento, e di mandarlo a casa? Sono possibili forme di ostruzionismo per far cadere il governo?
” Il cosiddetto decreto ‘milleproroghe’ sta al Senato e faremo la nostra battaglia parlamentare per modificarlo con tutti gli strumenti consentiti. Per praticare l’ostruzionismo è necessario avere i provvedimenti sui quali esercitarlo, mentre adesso la maggioranza ha scelto di far scomparire dall’agenda dei lavori parlamentari qualsiasi attività legislativa importante. Le conseguenze di questa paralisi le paga il paese e non per caso il presidente Napolitano si è detto preoccupato”.
Le elezioni anticipate in primavera sembrano ormai una ipotesi plausibile: ma andare al voto ancora una volta con la legge ‘porcellum’ di Calderoli, scellerata ed iniqua, significa avere un Parlamento di nominati, con un premio di maggioranza scandaloso, senza esempio in altri paesi democratici. Perché l’opposizione non ha finora raggiunto l’obiettivo di modificare le norme elettorali?
” Abbiamo tentato di portare questo tema nel dibattito alla Camera, dove i rapporti di forza sono più vantaggiosi per l’opposizione, ma il provvedimento era già incardinato nei lavori del Senato ed è quindi questo ramo del Parlamento ormai ad aver il diritto di trattare l’argomento. E a palazzo Madama la maggioranza è più sicura e non ha nessuna intenzione di cambiare la legge elettorale. Queste sono le regole: tecnicamente non possiamo trasferire alla Camera questo tema. Continueremo a fare una battaglia politica, denunciando il pericoloso meccanismo di nomina dei parlamentari: la scelta di deputati e senatori Pdl nelle mani di Berlusconi porterà questa volta nelle Camere solo persone di fedeltà assicurata e giurata! E poi sarà ancora più grave lo stravolgimento totale del sistema rappresentativo, perché, in un panorama politico che potrebbe essere tripolare, chi otterrà, per esempio, il 35 per cento dei voti (contro il 30 o poco più degli altri) avrà, secondo la legge, ben il 55 per cento dei seggi alla Camera”.
Berlusconi sembra si sia asserragliato a palazzo Chigi e proclama che non si dimetterà. Ma se si dovesse andare alle urne con l’attuale governo in carica, quali garanzie potrebbe avere l’opposizione per uno svolgimento corretto e leale della campagna elettorale (spazi Tv adeguati e par condicio, per esempio; e ricordiamo anche le equivoche ‘squadre della libertà’ incaricate da Berlusconi di “vigilare” sulle 60 mila sezioni di voto)?
“Le garanzie sarebbero davvero pochissime, non illudiamoci. Penso che Berlusconi abbia in sè delle pulsioni autoritarie, lo ha già dimostrato, ed ha un vero terrore: essere costretto ad andarsene a casa. Gli altri leader politici, dovunque nel mondo, sanno che una volta vincono alle elezioni e un’altra volta possono perdere e allora devono ritirarsi dalla vita pubblica. Berlusconi immagina invece che le prossime elezioni siano la madre di tutte le battaglie e teme che la sua uscita da palazzo Chigi gli apra davanti un baratro dentro cui sprofondare. Il momento più pericoloso viene adesso, secondo me. Sono i colpi di coda che bisogna temere: in una eventuale campagna elettorale si può prevedere che l’abuso di potere e dei mezzi, la mancanza di rispetto delle regole, sarebbero possibili. Berlusconi sa bene che è la sua ultima occasione. Quindi, si manifesterà fino in fondo la portata del conflitto di interessi, con il controllo della comunicazione Tv.
Di fronte a questo scenario penso che non ci debba essere nessuna remora nel fare appello a tutte le forze democratiche, anche se vengono da storie diverse e da culture e posizioni lontane. Davanti ad una emergenza democratica, si deve dare una risposta di emergenza. Anche gli avversari possono stare insieme, per un periodo di tempo determinato, per tornare alla normalità democratica. Ci vuole una larga coalizione di emergenza che sconfigga Berlusconi e sia in grado di gestire una fase transitoria di ricostruzione del paese, non solo economica, ma sociale e civile, riportando il paese al senso dello Stato e ai valori della Costituzione. Poi ognuno se ne tornerà a ‘casa propria’, in un paese normale, senza Berlusconi, in cui gli avversari politici si scontreranno, anche duramente, come è avvenuto tante volte nel passato della Repubblica, ma nel rispetto delle regole”.
Caro franceschini, che possibilità ci sono che una volta fatto cadere berlusca non ci riempiate di tasse a noi pensionati e dipendenti come faceste con amato nella notte fra il 9 e il 10 luglio 1992?
Gli evasori di allora la fecero franca come sempre, pagarono solo i poveri pensionati e dipendenti che avevano 4 lire nel conto corrente. Raccontatela giusta, ecco perchè perdete le elezioni, siam stufi di pagare sempre noi! Cominciate a ridurvi lo stipendio.
Caro Franceschini, è ora che i parlamentari dell’opposizione si guadagnino lo stipendio e la fiducia degli italiani facendo opposizione dura e decisa a questo ignobile governo pdelle-lega che sta mettendo in ginocchio l’Italia ! Occorre ripartire dalla base, riconquistando la fiducia dei cittadini onesti che lavorano e pagano le tasse, dipendenti e pensionati da cui viene l’80% del gettito fiscale ! Facendo leva sulle donne di questo paese che non vogliono essere viste come merce e trastullo per i ricchi e per i potenti. Vediamo se gli italiani sono davvero migliori di questi venditori di tappeti che ci governano, oppure se meritano di restare sotto il giogo di una coalizione beceramente liberista che sta sempre di più facendoci scivolare nella crisi economica e di valori.
Per distinguere l’etica dalla cotica! Servono soluzioni innovative iniziando dalle – front line – dai meccanismi elettorali e renderli completi effinche risultino efficienti per dare soluzioni efficaci. Pertanto il Semialterno si candida quale concentrato di semplicità per ripristinare contendibililtà a bipolarismo aperto e legalità!!!
Perché senza correggere tutte le storture che rendono e mantengono bislacca ed inefficiente la nostra democrazia sempre più difficile risulterà migliorare!!!Urgono soluzioni complete ma inedite quanto col sistema SEMIALTERNO si propugna quale concentrato di semplicità per introdurre un autentico bipolarismo contendibile aperto! Un autentico dispositivo elettorale dalla parte del cittadino!
Dalla maggiore effervescenza in corso ormai ad ogni latitudine che sempre più lambisce la nostra penisola, si dovrebbe evincere la necessità di provvedere ad introdurre indifferibili radicali organiche riforme per mettere a punto anche il nostro bislacco sistema paese! Questo si rende sempre più irrinunciabile per non rischiare di affondare completamente! Allora, l’arguzia impone di saper e poter attingere a quanto nel compendio mondiale per benchmark già sarebbe possibile acquisire per potersi inderogabilmente aggiornare in quanto appunto ogni popolo ha diritto di scegliersi liberamente il proprio governo grazie a modalità elettorali che risultino le più coerenti possibili per imparzialità induttiva a quanto già l’art. 3 al secondo coma della nostra Costituzione attesta. Essendo la democrazia un processo in continua “asintote” evoluzione che nasce e cresce dal proprio interno gli adeguamenti per maturarsi dovrebbero esprimersi conseguentemente determinandosi quelle necessarie prerogative d’aggiornarsi dotandosi di quei sistemi elastico flessibili indispensabili per non rischiare di saltare! Gli “appassionati fermenti” in continuativa agitazione nel bacino mediterraneo dovrebbero esserci d’insegnamento che la corda non può tendersi all’infinito senza spezzarsi! L’auto aggiornarsi dovrebbe essere/sgorgare da un’insita strutturale prerogativa alla quale il meccanismo elettorale non può che appartenervi, pertanto dovrebbe riuscire a liberarsi di quanto d’obsoleto la condizioni rispetto all’evolversi della società in modo da reciprocamente sintonizzarvici! Pertanto, anacronistico risulta restare legati ad obsoleti modelli elettorali lineari, ibridi, pedissequo ripetitivi, frutto di statuizioni formalmente corrette (Weber) che si stanno manifestando sempre più corrette giacché dopo il crollo del muro dell’89 alcun sistema potrà mai credere di reggersi brandendo quella stessa modalità rigido paternalistica discente essendo una supponenza ancorata nel compassato secolo.
Da questo si dovrebbe evincere la necessità d’assorbire quanto d’evoluto, innovativo ed inedito si stia ovunque realizzando e sensatamente acquisirlo per meglio poterci sintonizzare a quanto una siffatta accelerata inesorabilmente realtà reclama (Moore)!
Questo dovrebbe permetterci di rendere assurdo l’andare a combattere in lande sperdute e lontane pensando di poter esportare la democrazia quando così facendo non si fa altro che bruciare inutilmente il nostro welfare oltre ad immolarci innocenti vite umane senza considerare quanto ci stanno costando queste conseguenze. Quando, una siffatta guerra sta in continuazione delegittimando l’occidente in quanto si sta dimostrando essere una palese insulsaggine del cocciutamente voler fare ciò che non ci appartiene se non quello di continuare a mietere vittime innocenti! Frutto di una guerra inopportuna che non ci appartiene conseguente a quella famigerata maliziosa volontà di andare a combattere in lande sconosciute e lontane basandosi su effimere giustificazioni dato il primordiale infingimento che l’ha mossa che non possono più reggere… al credo di poter esportare con la forza la democrazia… quando oltre alle vittime si sta semplicemente sempre più bruciando quel suddetto welfare come altri paesi NATO che in altrettanto insulso modo vi partecipano, specialmente gli Usa che accusano una situazione fallimentare sia per l’enorme indebitamente federale che dei loro stati dati gli enormi buchi deficitari sia nel sanitario che nel pensionistico che presentano. Questioni che stanno sempre più compromettendo il futuro dei nostri figli e dei nostri giovani contribuendo altresì ad inasprire sempre più gli animi ed i rapporti anziché provvedere diversamente a lavorare per la pace emulando… Kant, Gandhi, ecc!? Una madornale contraddizione della quale continuiamo esserne contemporaneamente colpevoli che vittime, segno inesorabile della scarsa democraticità che ci lega e sostanzialmente c’avvolge giacché, solo i paesi emergenti ci ringraziano per l’opportunità del renderli ancor più doppiamente ed ingenuamente vigorosi e scaltri!
Allora, per non continuare a perdere su tutti i fronti ed effettivamente girar pagina e cambiare musica e suonatori serve inequivocabilmente cambiare spartito – il sistema SEMIALTERNO ne rappresenta la risposta per darsi una mossa: affinché si renda il più possibile tutto il nostro BelPaese nel suo complesso in virtuosa simbiosi! Pertanto, per non rischiare d’affondare serve introdurre un’autentica dinamica virtuosa, proattiva discontinuità rappresentata dall’acquisire innovazioni quanto una società aperta, glocale e del “just in time” prefigura e propone immersa in una siffatta nuova iperbolicamente accelerata realtà che reclamano l’acquisizione di inediti nuovi logos, paradigmi, adottando anche per gli aspetti elettorali nuovi meccanismi dai quali anche le primarie non si possono sottrarre! Ragion per cui ci si deve inderogabilmente aggiornare secondo questi “new normal” inediti dettami, profili che il nostro tempo inesorabilmente reclama! Il caos delle primarie a Napoli al di là, delle altre ulteriori questioni che vi si potrebbero esser state aggiunte: brogli ed altre irregolarità, ne rappresenta sempre non solo un sintomo bensì la certezza dell’urgenza di dover cambiare criteri, modalità!? Secondo nuovi canoni, quanto si sta ormai ovunque, movendo giacché tutto ormai ne testimonia l’inderogabile necessità d’acquisire nuovi criteri e quanto hanno fatto i Californiani con la “TOP TWO”! Modalità questa californiana dei “Primi Due prescelti” acquisita a seguito di un referendum propositivo: Proposition 14°! Palese dimostrazione del come doverci incontrovertibilmente muovere per quanto attenga alla gestione di dette primarie. Appunto i Californiani hanno buttato avanti la palla della democrazia giacché queste prossimamente, si gestiranno in modo aperto, alla massima concorrenziale contendibilità. Modalità che consiste nel dare a tutti coloro che intendono proporsi l’opportunità di scendere in competizione in modo libero ed aperto ed a partecipare alle primarie quale pre-selezione e che a seguito di esse, solo i primi due “top two” prescelti potranno contendersi il collegio nella sua interezza!
Pertanto, sarà acquisendo un siffatto innovativo aperto criterio che si potrà ovviare ai caos delle primarie senza cozzare contro il secondo comma dell’art 3 della nostra Costituzione! Giacché senza innovazioni e rinnovamenti mai si potrà riporre alcuna sicurezza nel futuro appunto, se non si rimuoveranno -vecchi e nuovi- ostacoli che, limitando di fatto, la libertà e la uguaglianza dei cittadini che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese! Allora, affinché anche le primarie possano avere efficacia ed adeguata legittimazione serve adeguarle alle esigenze dei nostri tempi, assumendo quelle indifferibili innovazioni che si reclama! Perché sempre più anacronistico diverrà voler gestire le primarie in modo autoreferenziale, esclusivo e riservato ad un solo partito quando vivendo in una società multiculturale e multietnica, aperta e degli accessi, in altrettanta maniera, dovranno strutturarsi i sistemi elettorali secondo un’altrettanto aperta e libera contendibilità da cui l’esigenza di dare maggiore compiutezza al meccanismo elettorale quanto il sistema SEMIALTERNO propugna!
Pertanto, a questi nuovi criteri tutti gli esterofili rimasti ancora miopi e/o folgorati dalla partigianeria di casta importatori di mirate parzialità e/o talora acqua calda dovranno ricredersi ed adeguarsi inesorabilmente aggiornandosi a siffatti nuovi tempi quelli degli accessi che inesorabilmente sempre più ci assalgono reclamano sistemi aperti! Allora urge sforzarsi e rendersi conto che la “top two” già vige negli Usa quale opportunità per espandere e dare quella necessaria compiutezza che appartiene alla cittadinanza!
Conseguentemente indispensabile risulta poter usufruire del referendum propositivo oltre a quelli: “confermativo” ed abrogativo! Necessità della quale non possiamo permetterci d’attendere ulteriormente quando di questa opportunità se ne è parlato già sin dagli anni ’80 ma, guarda caso, per poli e bi-partisan volontà politiche di casta, si mantengono tuttora, i cittadini monchi di questa prerogativa di civiltà e maturità politica democratica propositiva quando ogni democrazie non può farne a meno! Questione che si rende sempre più irrinunciabile poiché alcun equilibrio fisiologico mai potrà reggersi sulla sola azione del sempre toglierci senza per compensazione con il referendum propositivo poterci mettere! Quindi, improrogabile risulta la necessità di doverci dotare anche noi di questa prerogativa per non continuare a restarne monchi, incompleti anche sotto questo profilo! Giacché alcun sistema potrà mai reggersi sempre sulla dinamica del solo togliere –abrogando-se non si controbilancia potendoci aggiungere con il referendum propositivo! Allora, serve semplicemente acquisire il referendum propositivo, diversamente ancor più incompleti risulteremo esserlo anche sotto questo profilo con una democrazia sfasata e bislacca rispetto a quelle che da tempo vantano già compiutezza quanto la California evidenzia così come sin dal medioevo, dalla sua nascita e lo pratica frequentante la stessa Svizzera quale esempio di “democrazia matura” e, patria del referendum per antonomasia ove, vige senza alcuna necessità di quorum – quale dimostrazione di democrazia viva, concreta e matura!
Inoltre, si rende indispensabile dotarsi sotto il profilo elettorale del “write in” ovvero, dell’opzione di quanto già possono giovarsi molte altre democrazie mature, prerogativa indispensabile per incamminarci verso un’autentica democrazia compiuta!? E’ appunto con questa opzionale prerogativa che si permette al cittadino di poter scrivere direttamente sulla scheda elettorale un diverso nome di persona da eleggere rispetto a tutte quelle elencate e presenti nelle liste elettorali presentate dai partiti. Questa opzione rappresenta un utilissimo potenziale antideterrenza funzionale ad agevolare la contendibilità e contrastare l’autoreferenzialità la cui efficace applicabilità è stata concretamente dimostrata ultimamente anche alle elezioni di midterm per il Senato in Alaska. Pertanto sarebbe col “write in” che si potrebbe perfino, bypassare le liste bloccate dall’attuale anacronistico modello elettorale “Porcellum” che ci è stato propinato dalla casta dove, un manipolo di politici ci mantiene con un siffatto anacronistico modo, in continuazione in scacco, potendosi come casta comodamente nominarsi un intero bicamerale Parlamento. Questo è quanto ci ritroviamo purtroppo dover continuare a subire in Italia come cittadini “in accomandita” da cui l’auto avvitamento in corso e l’intrecciarsi della crisi recessiva a quella conflittuale istituzionale e morale nostrana, “vizi d’incompiutezza sistemica” che riempiono quotidianamente le cronache arrivando perfino al ridicolo in quelle internazionali per conseguenza di un siffatto “porcellum” ed altrettanti connesse incompletezze che ci rimestano in continuazione in un siffatto melmoso e vischioso marasma che lascia ormai sempre meno distinguere l’etica dalla cotica!
Altra questione da aggiungere che si trascina e che mantiene la nostra democrazia bislacca e squilibrata sempre sul fronte elettorale è rappresentata dalla necessità d’acquisire un sistema elettorale completo per toglierci dalla dimensione di cittadini pendolari ostaggio di quel solito perverso gioco dell’oca gestito da politici/partiti di turno che in modo più o meno bipartisan o poli – partisan continuano a propinarci quel solito gioco dell’oca che prefigura consueti pit-stops farciti di resi inutili o sterilizzati referendum e/o sempre nuove infruttuose bicamerali per scambiare sempre gli stessi meccanismi elettorali per farci ripercorre in modo pedissequo e stereotipato gli stessi tragitti e doppiare le stesse caselle da cui l’indotta pendolarità! Modalità con la quale appunto, la casta s’alletta per sostanzialmente mantenere i modelli elettorali incompleti ed inequivocabilmente transitivi per rendersi come casta politica sempre più intransitiva! Lasciando così che l’autoreferenzialità s’attesti quale nuovo epocale assolutismo in perverso Aeternum!? Anziché prodigarsi a ritagliare per benchmark comparazione nuove soluzioni che ci permettano in modo virtuoso di meglio sintonizzarci ad una siffatta cangiante realtà.
Appunto, per non continuare a soccombere serve dotare il nostro sistema elettoral-istituzionale d’inediti meccanismi elettorali completi quanto il SEMIALTERNO propugna quale dispositivo più coerente alle esigenze di una siffatta cangiante iperbolicamente accelerata realtà (Moore) che risulti elastico flessibile adattivo ed autocorrettivo: quanto il SEMIALTERNO propugna dato dallo strutturarsi su una base proporzionale che verrebbe sostituita da una mandata al maggioritario in caso di fine anticipata della legislatura, ma, in questa evenienza la legislatura entrante non può modificare la Costituzione dopo la quale comunque, si ritornerà a mandate a base proporzionale! Così come indipendentemente dalla tornate sia esse maggioritarie e/o proporzionali che la rappresentatività Parlamentare rispecchi perfettamente ed in modo coerente la percentuale dei voti correttamente espressi degli elettori. Quindi, concepire le assemblee Parlamentari in modo elastico flessibile ovvero che i rappresentanti siano del 60% se i votanti che si sono correttamente espressi sono stati effettivamente del 60%. Pertanto, nessuna rappresentatività all’astensione, al voto nullo ma, rappresentanti a quorum pieno!
Soluzione esperibile attingendo copiosamente ed in modo mirato a già quanto il compendio mondiale offre, date le novità che una siffatta effervescenza in continua evoluzione presenta ormai ad ogni latitudine giacché molteplici ne sono gli esempi ai quali potersi rivolgere specialmente quelle che sempre più echeggiano nel nostro bacino mediterraneo.
Mi riferiscono particolarmente a quanto già i Britannici stanno rivoluzionando buttano all’aria il loro considerato classico esclusivo inimitabile modello Westmister per approdare al proporzionale… marcano l’ineludibile necessità d’addivenire a soluzioni innovative per mettere a punto e ritagliarci un sistema elettorale completo. Un passo che pretende l’acquisizione di completi meccanismi elettorali articolate in modo elastico flessibile adattivo auto-correttivo a “check and balance & feed back control” criterio in modo da iniettare quella necessaria concorrenza indispensabile ad ingenerare un bipolarismo aperto tale da indurre accountability! Pertanto sarà rendendo compiutezza sistemica a quel ciclo centrifugocentripeto presente in modo latente sin dall’ateniese concezione della stessa democrazia ma, mai codificato e strutturato in modo articolato e complementare come quanto il sistema SEMIALTERNO propugna poter assolvere per ricreare quella necessaria concorrenza indispensabile, quale sinergico “must”- propulsore indispensabile per implementare il processo di qualità-democraticità per massimizzare governabilità-decisionalità, economicità ed una responsabile sussidiarietà ed in ultima analisi agevolare la formazione di governi più coesi e duraturi.
Serve razionalizzare il sistema articolandolo in modo completo e complementare implementandole più appropriatamente in modo inedito e distinto le suddette articolazioni Proporzionale e Maggioritaria che si potrà innescare un virtuoso sinergismo propositivo tale da innestare quel necessario dinamismo, indispensabili a dare conseguenti risposte governative!
Queste restano le cocenti inderogabili acquisizioni che si rendono indispensabile sotto il profilo elettorale da dover acquisire per rendersi efficienti e strutturalmente competitivi! Ovviamente altri aspetti sono da risolvere su altri piani e livelli specialmente quelli rimasti da sempre inevasi pur venendo elencati in ogni programma elettorale ad(1) ogni passata elettorale!
Prioritariamente urge regolamentare l’art. 49 affinché senza di questo tutto continui ad auto avvitarsi su se stesso in modo sempre più autoreferenziale per riprodurre l’attuale inconcludenza Pertanto, oltre che a rendere equilibrate e simmetricamente articolate le cose sul versante dei referendum aggiungendo il propositivo per complementarietà all’abrogativo così come si renderebbe equilibrato il sistema elettorale articolando in modo completo i loro meccanismi enucleando in essi quelle complementari latenti induzioni rappresentate da quella Proporzionale-centrifugo a quella centripeta del Maggioritario. Solo così di potranno renderli completi come quanto già il SEMIALTERNO strutturalmente enuclea!
Tutto questo si rende improrogabile per sintonizzarci ai tempi a quanto una moderna democrazia reclama al fine di potersi sviluppare lungo la traiettoria che possa azzardar quelle aspirazioni ideali che sempre sopravanzano le condizioni reali affinché si possa promuovere un asintote miglioramento incrementale e contribuire a dissipare deterrenza, autoreferenzialità rischi autoritari… Bobbio e, ridurre sempre più quel gap che s’insinua tra ciò che la democrazia dovrebbe essere dall’esserlo ed in coerenza a quanto già l’art. 3 della nostra Costituzione attesta muoversi per rimuovere gli ostacoli che si frappongono! Propri per affermare che: “Ciò che la democrazia è non può esser disgiunto da ciò che la democrazia dovrebbe essere!” Sartori Appunto, proprio perché la democrazia essendo un mezzo abbisognerà che si doti di dispositivi elettorali ai tempi e sempre più efficienza affinché rendano sempre più in efficacia. Giacché tanto più risulteranno allo scopo strutturalmente integri e completi quanto più potranno rendere in efficienza ed efficacia! Pertanto, il SEMIALTERNO ne rappresenta il sistema intrinsecamente strutturato e completo auto-correttivo a “check & balance & feed back control criterio”! Dove, anche il federalismo fiscale dovrà dotarsene perché senza alcuna accountability non servirebbero a nulla le istituzioni senza quegli strumenti che consentano di verificare coerentemente i propri risultati rispetto alle scelte politiche intraprese! Perché ai cittadini in ultima istanza interessa che siano pochi, chiari e ben identificabili i soggetti responsabili! Da cui l’esigenza del mettere a punto ed abbracciare sistemi elastico-flessibili adattivi che consentano innestare quella virtuosa dinamica tensione indispensabile a massimizzare estensibilità e percorribilità e, conseguentemente determinare soluzioni governative d’un autentico ben strutturato ed articolato bipolarismo dinamico contendibile aperto quanto il SEMIALTERNO prefigura!
Pertanto, indispensabile risulta non solo supporre di vivere in una democrazia matura quanto pretendere d’arrivarci da cui l’esigenza del darsi da fare per cambiare e migliorare per non continuare a ritrovarcela sempre più dis- avanzata e/o sbilenca o finire per “lock in” in quei soliti “cul de sac” nei quali la casta vorrebbe e spererebbe cacciarci per continuare a comodamente specularci nello spazio tempo! Da cui l’esigenza di dotarsi di un progetto a maggiore carica di contendibilità ed appetibilità democratica che non può prescindere dal considerarne parte il SEMIALTERNO!
Quindi, illusorio sarebbe supporre di poter risolvere cavalcando una mera effimera vocazione maggioritaria specialmente quando questa diventa un insistito, pedissequo, volubile desiderio tale da trasformarsi in un’autentica supponenza! Ovvero, pretesa d’intendere di poter diventare l’unico secondo addendo assoluto di un bipolarismo Maggioritario blindato quando questo occluderebbe ogni prospettiva d’un autentica contendibile competitività giacché rischierebbe di soffocarci dentro un autentico sterilizzante schiacciamento con un’anacronistica carica di cattività!
Questo sembra prospettarsi ed andar costituendosi se si rimarrà ancorati a quella anacronistica vocazione maggioritaria che i Britannici stanno rifuggendo!? Questa metà risulterebbe un surrettizio appagamento di quelle frustrazioni di nostalgiche delusi fatte crollare col muro dell’89 che nostalgici del maggioritario vorrebbero ripristinare per ergersi detentori tenutari di un altrettanto effimere anacronistico polo supponendo di diventare detentori di un bipartisan esclusiva “golden share” deterrenza di un duopolio blindato perpetuato nello spazio tempo! Ovvero, identificarsi in uno dei due supposti eterni addendi di un duopolio a vocazione maggioritaria permamente!
Senza rendersi conto che tutto questo ormai come detto, è stato superato dalla storia dimostrato dalla cronaca e dagli stessi Britannici che stanno abbonando il loro “Westminster – classico Maggioritario all’uninominale” per passare al Proporzionale. Quel Proporzionale che abbiamo abbandonato con la Prima Repubblica!? Ma, con la differenza che noi ci rendiamo pendolari ostinandoci a ripercorrere le stesse stereotipate tratte e doppiando le medesime caselle da quasi 20 anni con ibride inconcludenze: Mattarellum e Porcellum per mantenere intatta ed integra la casta. I Britannici invece, più pragmatici procedono più risoluti e spediti per proiettarsi nel futuro con soluzioni innovative…. Invece, noi ci illudiamo risolvere la questione continuando a farci propinare quei soliti obsoleti modelli elettorali ibridi misti incompleti limitati e limitanti transitivi per lasciare intransitiva la casta che così facendo continua in deterrenza a mantenere inalterato lo status quo per ritagliarsi semplicemente lì ulteriore prerogativa d’innalzarsi la posta in gioco con siffatti privilegi! Frutto di suddetti azzeccagarbugliti – grovigli del mantenersi avvolta in un siffatto ginepraio – repertorio riproduttore d’inconcludenza sistemica quanto appunto, riproduce l’attuale Porcellum come lo era il suo precedente Mattarellum. Cosicché, tutto viene sempre più aggrovigliato pur di non risolvere per aggiungerci sempre nuove caselle e livelli plutocratici per renderci sempre più obesi anziché snelli ed efficienti a filiera corta… Appunto, probabilmente la prossima casella da inutilmente perorare sarà quella presidenzialista per ulteriormente espanderne ancor più quel ambito gioco dell’oca con sempre nuove caselle tutte riconducibili ed appartenenti a quel solito famigerato gioco dell’oca in eterna Penelope stesura e sfilatura, con la quale, la casta s’allettala per creare marasma ed inconcludenza e così meglio continuare a specularci per ulteriormente nuotare nei privilegi e rendersi intransitiva.
I richiami ai governi costituenti senza proporre alcun progetto dimostra esser un’autentica farsa per emulare quell’esercito d’una fittizia salvezza quale palese evidente riprova che sotto il sole non è cambiato niente! In quanto quel richiamo può semplicemente sottendere di voler reintegrare quel solito gattopardesco gioco dell’oca che prefigura consueti pit-stops farciti di resi inutili o sterilizzati referendum e/o sempre nuove infruttuose bicamerali per scambiare sempre la medesima obsolescenza. Dove, talora, vi si cambia la percentuale del quanto più Maggioritario rispetto al quanto di Proporzionale e/o viceversa, oppure ci s’impaluda con un siffatto: “post-Porcellum”!
Modalità con la quale la casta s’alletta per sostanzialmente mantenere i modelli elettorali incompleti ovvero, inequivocabilmente transitivi! Un’autoreferenzialità che prefigura rischiare di farci ricadere in un autentico nuovo epocale assolutismo se non si invertirà la rotta si rischia di viverla a ritroso!
Quando servirebbe semplicemente acquisire un completo sistema che il SEMIALTERNO enuclea per riprodurre quel contendibile bipolarismo aperto indispensabile per innescare un virtuosa contendibile percorribilità ottenibile appunto montando in un inedito modo entrambe quelle irrinunciabili complementari articolazioni: centripeta>centrifuga, interpretate dal Proporzionale e dal Maggioritari che quando articolate in modo integro, distinto e completo quanto il SEMIALTERNO assolve quanto per lo stesso verso lo sarebbe alla Moebius inedito montando un semplice nastro per massimizzarne la compiutezza in percorribilità – contendibilità!
Quale osmotica pulsione insita e latente nelle cose, sin dal suo ateniese concepimento della stessa democrazia che reclama completo quanto il sistema SEMIALTERNO enuclea e propugna!
1) Quindi in ultima analisi tutto questo dovrebbe esserci più che sufficiente per pretendere di dover introdurre quelle incontrovertibili innovazioni – liberalizzazioni per una cittadinanza libera a consapevole che il nostro BelPaese pretenderebbe per rendersi un autentico Sistema Paese!
• Ridefinire i poteri tra Esecutivo e Parlamento e rafforzare il potere del governo sul processo legislativo ricorrendo anche a legge ordinaria o con modifiche dei regolamenti, senza il complesso iter delle riforme costituzionali per conferire al premier il diritto di fissare priorità per l’ordine del giorno, stabilendo l’obbligo del parere favorevole del Tesoro (e/o art. 81) su leggi che comportino aumenti di spesa o diminuzione di entrata, dando priorità e tempi certi per i progetti del Governo;
• Istituzionalizzare il metodo con una legge che colleghi il finanziamento pubblico dei partiti, all’articolo 49 “più di ogni altra cosa necessaria” per infondere democrazia interna!
• Riconoscere più specificità funzionale alle Camere rispetto all’attuale ridondate doppione legiferante quindi, chiudere il bicameralismo “perfetto” per dare consistenza ad un Senato Federale;
• Rendere improrogabile (al di là degli emozionali atteggiamenti dei tacchini verso Natale!) un concreto dimezzamento del pletorico numero dei Parlamentari (al massimo 300 alla Camera e 50 al Senato) rispetto alla misera anacronistica riduzione in percentuale prevista dalla bozza Violante… bozza che sembra non aver ancora percepito e/o risentito di quel da decenni crollato muro dell’89! Appunto umiliante sarebbe vantarsi Europeisti senza procedere ad una drastica riduzione numerica dei nostri Parlamentari? In quanto basterebbe semplicemente recepire direttive e normative dal Parlamento Europeo senza frenarne con la solita “nostrana plutocratica retorica” quelli opportuni adeguamenti legiferati a “Strasburgo”! Perché solo un netto dimezzamento numerico dei Parlamentari dimostrerebbe contestualmente anche una più attenta volontà e propensione alla razionalizzazione; Giacché come asserisce Verzichelli l’overdose di politici ferisce la democrazia specialmente quella di mantenere siffatti anacronistici eccessivi livelli burocratico-amministrativi quando ovunque, grazie alle nuove tecnologie si tende sempre più a ridurre le filiere e renderle corte per snellire i processi senza doversi perdersi od affogare nei meandri di una siffatta obesità plutocratica! Altra cosa importante da adeguare sarebbe quella di introdurre degli standard per gli appannaggi stipendiali che rispettino la media dei parlamentari Europei giacché oggigiorno sono fuori ogni ordine!? Molti purtroppo permangono le contraddizioni da rimediare su molti piani e livelli vedonsi i divari stipendiali fra i manager e la media d’un semplice lavoratore che talora risulta ben più di 600 volte maggiore grazie ai benefici delle “stock option” talora, elargite perfino nei confronti di coloro che presentano bilanci fallimentari, ecc!!?
• Che il federalismo riconosca centralità alle città e non solo alle regioni giacché spesso questo si rilevano essere dei semplici carrozzoni burocratici l’ultimo emblematico esempio è rappresentato dall’introduzione in Trentino delle comunità di valle;
• Urgentemente irrevocabile risulta l’eliminazione della possibilità di estendere le candidature plurime – multiple quando questa prerogativa, si badi bene, era stata cancellata con il referendum elettorale del giugno 1991, ciononostante, resta affinché, il capolista possa decidere di optare a suo piacimento di farsi eleggere in un collegio rispetto ad un altro. Rimuovere questa stortura significherebbe iniziare a poter invertire quel trend d’autoreferenzialità quand’anche negli USA glie elettori possono giovarsi dell’opzione del suddetto “write in” quella di poter scrivere direttamente sulla scheda di votazione il nominativo anche di persone che non sono presenti negli elenchi di partito. Quale utilissima ed efficace opzione per contrastare – sgominare l’eccessiva autoreferenzialità delle caste politiche in deterrenza che ci propinano liste blindate: Porcellum! L’efficacia nell’applicabilità del “write in” è stata concretamente dimostrata ultimamente in Alaska, alle ultime elezioni di midterm per il Senato. Invece, noi preferiamo continuare a far finta di scegliere con “liste blindate” propinateci da un manipolo di politici che si possono comodamente nominare un intero nepotistico e familista bicamerale parlamento!
• introdurre quella reale “governance documentale” come già sta avvenendo da tempo in molti paesi del nord Europa dove razionalizzando i flussi documentali si potrebbero risparmiare nell’ambito burocratico, economicamente fino al 30%. Questa potrebbe rappresentare un’ulteriore prerogativa per liberarsi dalla nostrana pluto burocrazia e da quell’endemica inefficienza che l’attanaglia… Tutto questo significherebbe aprire concrete prerogative ed opportunità a più persone per diventare così veri imprenditori di se stesse sintonizzandoci come veri “civil citizen prosumer – in a real stakeholder citizen engagement” come suggerisce A. Toffler?!
• Eliminare il Quorum a tutti i Referendum ed oltre a quelli “confermativi” ed abrogativi, urge la necessità di dover introdurre per “irrinunciabile fisiologico -balance- equilibrio” quello propositivo!
• Eliminare le liste bloccate che ci impediscono non solo la possibilità di scelta ma anche di controllare il parlamentare essendo l’impossibilità di scegliere palesemente lesivo di ogni basilare democrazia, appunto vanno combattute le pluricandidature quelle che consentono oggi a un 40% di eletti il controllo sostanziale sulle nomine dell’intero Parlamento! Aspetti che ulteriormente si assommano negativamente e che sarebbe opportuno da inderogabilmente eliminare.
Caro Franceschini, è da tempo immemorabile che La stimo condividendo le Sue prese di posizione sempre corrette ed educate al contrario della volgarità e del qualunqismo che circola specialmente nell’area LEGA-MASSONICO-PDELLISTA-ARCORIANA. Inoltre mi auguro che Lei ritorni a capo della coalizione che serve urgentemente al nostro paese per ridargli la dignità e la fiducia internazionale che si merita
Vogliamo come Lei andare assolutamente alle elezioni, ma appoggerò personalmente specialmente chi:
1) mi darà la possibilità di scegliere il candidato a cui affidare il mio
voto senza ridurlo a un assenso/delega ad altri per le scelte fondamentali del PAESE
2) riuscirà a ridurre i membri del Senato, del Parlamento, delle Regioni, delle Province , dei Comuni, delle Circoscrizioni di almeno il 50% , come nel resto dell’Europa con stipendi più consoni a quello che la popolazione sta pagando sulle sue spalle.
3)Zittire quel qualcuno che continua a dire che “Roma è ladrona” ma intanto ci mangia sopra e fa nepotismo con i suoi “fidi”. Il federalismo fiscale ci vuole senz’altro, ma al di fuori di certe ideologie CHE A VOLTE RASENTANO la xenofobia.
4) Venga fatto un vero controllo sulle evasioni fiscali . Ritengo che lo zoccolo duro delle tasse è pagato solamente da chi ha un reddito dipendente, mentre le partite IVA non ci sono mai quando si deve pagare. Basta guardare per la strada quanti macchinoni e Suv che circolano e che costano più di 80 K€. Ci sono persone che dichiarano 8000 € all’anno, hanno la casa comunale , la BMW in giardino e la casa in montagna intestata alla moglie… ANDATE A CONTROLLARE… altro che reiterare manovre finanziarie sempre sulle stesse persone, sui pensionati , sulla salute o sulla scuola !
5) Che ci ridia almeno una parte del potere d’acquisto perso negli ultimi anni, le famiglie, specialmente con figli SONO ALLA MISERIA !
6) Che si dia una svolta all’impiego e alla partecipazione dei giovani alle attività decisionali . Baste presidenti e cariatidi da 80 anni negli uffici del potere, che cercano solo l’autoconservazione dei benefici…e dei lauti stipendi statali. Ricordiamoci più spesso che IL MONDO NON E’ NOSTRO MA E’ IN PRESTITO DALLE GENERAZIONI CHE VENGONO DOPO DI NOI!
7) Rilanciare l’economia con l’entusiasmo e la consapevolezza che il nostro meraviglioso Paese ha geneticamente nella sua popolazione l’ ingegno, la forza, la sopportazione e la costanza per superare le più grandi difficoltà che sommati all’indubbia intelligenza, coraggio, spontaneità e imprenditorialità possono fare la differenza, specialmente nell’area turistica e terziaria avanzata, evitando così anche la fuoriuscita dei nostri ” CERVELLI DI PREGIO ”
Insomma, un paese meno” LAICO” e più concreto nella solidarietà
Grazie dell’attenzione e Saluti, con i migliori auguri per il prossimo futuro
Generalmente, gli uomini prestano fede volentieri a ciò che desiderano.
“Fere libenter homines id quod volunt credunt”.
(Caio Giulio Cesare, “La guerra gallica”.)
Celestino Ferraro
economicamente, un tetto ai guadagni ,di tutti i politici ,dall’assessore al primo ministro. Una campagna in questi termini, potrebbe portare all’interesse delle persone che oggi rifiutano la nuova casta. Penso che non sia io il primo ad averlo pensato. Quale è il problema ?…..
Forse prima di tornare alle urne si dovrebbe costringere Berlusconi alle dimissioni e fare in modo che non possa ripresentarsi e poi dopo tornare alle elezioni.
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