All’ombra della Mole: tre mesi dalla parte dei diritti

11 Lug 2010

Il punto sull’attività nel capoluogo piemontese: riforma della giustizia, informazione e lavoro i temi al centro di questi ultimi mesi di attività

La riunione in cui Sandra Bonsanti, Zagrebelsky e Gandolfi hanno annunciato i cambiamenti in LeG di Torino è del 22 marzo scorso.

Da allora ci siamo riuniti sei volte, con i nuovi assetti associativi (30 marzo, 7 aprile, 21 aprile, 6 maggio, 19 maggio, 17 giugno). A diverse di esse ha partecipato Aldo Gandolfi. Le prime riunioni si sono svolte nello studio legale che l’avvocato Sapino, nostro socio, ha messo generosamente a disposizione. Le ultime si sono svolte in una sala del Comune di Torino ottenuta gratuitamente. La partecipazione è stata decisamente superiore a quelle precedenti, anche se i numeri non sono alti. In genere sono venute dalle 10 alle 25 persone, tutte motivate. Di rilievo è stata la riunione con gli esponenti delle altre associazioni politicamente impegnate su temi nostri. L’incontro è servito a mettere in rilievo la centralità e la larga condivisibilità degli obiettivi di Libertà e Giustizia, senza che vengano cancellate le singole identità culturali e politiche. Una strada su cui insistere.

Il nostro primo impegno è stato per il confronto che si è svolto il 27 maggio fra Zagrebelsky e Violante al Circolo della Stampa di Torino. Sala piena, grazie anche ai manifesti e ai volantini. Dibattito acceso e interessante, segnalato pure da Repubblica e dalla Stampa. Nulla ha fatto la Rai (alla quale non ho ritenuto di chiedere nulla). Stampa e Repubblica hanno pubblicato un breve articolo dopo il confronto. Da parte nostra si poteva fare di più e meglio. Impareremo.

Nel frattempo su Facebook L e G di Torino ha iniziato a gestire una sua pagina, ben organizzata dal socio Alessandro Fossato.

Il 24 aprile Libertà e Giustizia di Torino ha partecipato finalmente con il suo striscione e un discreto seguito alla fiaccolata serale per la Liberazione.

Il 1 maggio L e G ha partecipato al corteo per la Festa del Lavoro, sempre con lo striscione.

Segnalo queste partecipazioni perché mai erano state fatte prima.

Il 17 maggio il coordinatore di L e G di Torino ha partecipato a un incontro fondativo di un nuovo circolo a Rivoli, paese a 20 km da Torino. (cosiddetto circolo di Torino – Ovest).

Il 18 giugno manifestazione serale a Monastero Bormida, paese di 1.500 abitanti, secondo l’annunciato progetto di portare L e G fuori dai centri urbani. Presenti anche esponenti del Popolo Viola.

Per il 1 luglio, data scelta per la manifestazione romana contro la legge sulle intercettazioni, Libertà e Giustizia di Torino ha svolto, seppur con limiti e povertà di mezzi, il ruolo deliberato dai soci nelle ultime riunioni: coordinare e convogliare l’impegno di associazioni e partiti sui temi di difesa della Costituzione. Perciò ha indetto una manifestazione nella centrale piazza Castello, scelta in contemporanea dal sindacato dei giornalisti con il quale c’è stata piena e corretta collaborazione. Per la manifestazione, chiesta con autorizzazione del Suolo pubblico nonché alla Questura, L e G ha raccolto in ordine temporale le adesioni di Libera, Acmos, Popolo Viola, Formiche Operaie, Sinistra e Libertà, Agende Rosse, Movimento 5 stelle (partito di Grillo presente in consiglio regionale), associazione radicale Adelaide Aglietta, AperTo, Partito Democratico. Tutte adesioni scritte e siglate dai responsabili provinciali. Si è trattato di un lavoro di contatti e mediazione non indifferente, svolto con particolare attenzione dalla socia Loredana Biffo e dalle sorelle Vergnano. Per l’occasione è stato pure comprato un gazebo (cassiere Dario Quaggia). Alla manifestazione hanno partecipato alcune centinaia di persone, un numero sicuramente superiore alle aspettative trattandosi di un giovedì pomeriggio. E’ intervenuto il direttore della Stampa, Calabresi, la Cgil provinciale (Donata Canta), il presidente dell’Ordine dei giornalisti, il presidente della provincia, Saitta, e numerose altre personalità oltre a molta gente comune. Gli interventi sono stati fatti in parte eguale dal gazebo dell’Associazione Stampa Subalpina e dal Gazebo di Libertà e Giustizia. Repubblica ha presentato la manifestazione in anticipo di due giorni, anche con una foto. Idem La Stampa, seppure con minor spazio.

Segnalo questa manifestazione perché credo che sia la prima che Libertà e Giustizia di Torino organizza in piazza.

Segnalo ancora che, come coordinatore di L e G. , ho partecipato ad alcuni dibattiti promossi da altre associazioni.

Ad Oulx, Bardonecchia e Cesana si stanno inoltre organizzando – con impegno particolare di Alessandro Fossato – dibattiti che si svolgeranno questa estate con Caselli, Zagrebelsky e l’ex membro del Csm Fernanda Contri, a suo tempo pure giudice della Corte Costituzionale.

Concludo segnalando i problemi, a cui riservo poco spazio non per cecità bensì perché essi sono assolutamente connaturati con la crescita di questo circolo torinese, incoraggiante e entusiasmante per tutti. Il principale problema è quello dei mezzi, pochi. Tuttavia abbiamo avviato contatti per una sede con il comune di Torino (10 euro l’ora!) e abbiamo costituito una piccola cassa. Il secondo problema è quello dei contatti via Internet. L’elenco trasmessomi da voi contiene purtroppo innumerevoli indirizzi sbagliati o non più attivi. Sto dunque costituendo un elenco ex novo.

E prima o poi ce la faremo!

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