La nuova era di George W.Bush

21 Feb 2005

La “forte amicizia” tra Europa e Stati Uniti “rappresenta un fattore essenziale per la pace e la prosperità nel mondo, e non vi sarà dibattito transitorio, né contrasto momentaneo tra governi, nè potere al mondo che possa mai dividerci”. E’ la nuova era inaugurata da George W.Bush a Bruxelles, prima tappa del suo viaggio in Europa. Bush parla nella sala del Concert Nobles, l”esclusivo circolo nel quartiere comunitario di Bruxelles. “L’Europa deve ricercare insieme agli Usa standard di democrazia più alti per i loro partner in Medio Oriente. La Siria deve abbandonare il Libano e riunciare alla violenza. Per quanto riguarda l’Iran Teheran deve rinuciare ad appoggiare il terrorismo internazionale e deve abbandonare il suo programma di riarmo nucleare”. Bush non dice cosa gli Stati UNiti intendano fare se Siria e Iran non ottempereranno alle richieste di Washington, ma anche se specifica che gli Usa intendono percorrere le strade diplomatiche, dice anche che “nessuna opzione è esclusa”. Obiettivo: “La pace in Medio Oriente”, assicura disegnando una personale visione di due Stati, Israele e la Palestina, che vivano, in pace, l’uno accanto all’altro e ciascuno sicuro all’interno dei propri confini. E riconoscendo a Sharon di aver fatto “dolorose concessioni” sul piano territoriale per favorire la pace con i palestinesi. Il riferimento è al ritiro unilaterale da Gaza – o meglio “la rinuncia a alcune colonie da Giudea e Samaria”, per usare un linguaggio più vicino a quello di Israele.

Sottolinea anche che la rinuncia a questi insediamenti è “un atto simbolico importante che mostra come il ritiro da Gaza non sia da considerare la fine del percorso”. Se applaude a Israele, lancia i suoi strali contro Siria e Iran. “La Siria, proprio mentre deve intraprendere iniziative più forti per fermare coloro che sostengono la violenza e la rivolta in Iraq e non deve più appoggiare i gruppi terroristici che puntano a distruggere le speranze di pace tra israeliani e palestinesi, deve anche mettere fine alla sua occupazione del Libano”, ha detto Bush. Il monito verso l’Iran è rivolto a non sostenere il terrorismo e a non sviluppare il suo armamento atomico. E questo, a detta di Bush, è un obiettivo non solo americano ma internazionale”. Apprezzamento per la Russia che a dire del presidente Usa ha già raggiunto significativi progressi sulla via delle riforme verso la democrazia. Bush chiede dalla capitale belga il sostegno per Putin – che incontrerà personalmente giovedì a Bratislava – e di mettere le relazioni con Mosca al centro dell’agenda politico-diplomatica. L’ingresso nell’Unione Europea e nella Nato sono due delle priorità del nuovo governo ucraino, guidato dal presidente Viktor Yushchenko. Quanto all’Iraq, “ogni voto del 30 gennaio scorso ha rappresentato una sfida al terrorismo. Il popolo iracheno merita il nostro rispetto”. “Ora è arrivato il momento per le democrazie affermate di assicurare alla più giovane democrazia del mondo assistenza politica, economica e di sicurezza tangibili”.

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