Ma qualche costante c’è, come la tessera P2 1816 di Berlusconi o il piano di cambiare la Carta per adeguarla al «mutato scenario politico, sociale ed economico» (Letta, giugno 2013), perché essa «risente della forza delle sinistre dopo la caduta del fascismo» (JP Morgan, maggio 2013). Sono le idee su cui Gelli rivendica oggi i “diritti d’autore”. Ci sarà stato anche il “governo costituente” di Renzi, nella cartelletta di Cosentino?