Non capisco come il presidente Monti non avverta la perdita verticale di credibilità, quando usa il pugno di ferro con le classi sociali deboli, pensionati e lavoratori, ma mostra arrendevolezza e condiscendenza con le varie caste che dominano il paese. Avvocati, per esempio. La regola sacrosanta, il preventivo, è stata immediatamente cestinata ai primi segni di rivolta; e trasformata in facoltà su espressa richiesta. Vale a dire il cliente, prima di sedersi, dovrebbe rivolgersi così a chi lo deve difendere “prima di tutto, mi dica: Quanto prende per ogni informativa telefonica? Quanto per ogni sessione telefonica col collega avversario? Quanto per ogni sessione in studio? E per la nomina a difensore? E per istanza copie?” Ecc. … mi pare leggermente surreale.
E perché non vieta che ai magistrati del consiglio di stato vengano affidate consulenze da privati e da enti, pubblici e privati, con compensi anche ingenti e con inevitabile inquinamento e comunque appannamento della loro immagine di giudici?
E perché non proclama l’incompatibilità fra la professione e il mandato parlamentare? In modo da evitare che la funzione sia asservita all’interesse professionale?
La voce grossa contro i deboli, e il silenzio contro le corporazioni. Questo sta distruggendo l’immagine e la credibilità del governo.