Gira insistentemente la voce che l’onorevole Udc Michele Vietti sia stato nella sua veste di sottosegretario alla giustizia del ministro Castelli coautore e sostenitore indefesso del decreto legislativo n.61 del 2002 che di fatto ha depenalizzato il falso in bilancio, una dei provvedimenti dalle conseguenze più devastanti per le vittime di reati societari e finanziari. LeG chiede chiarimenti al diretto interessato e al Partito democratico chiede inoltre un giudizio sulla compatibilità di quella iniziativa dell’onorevole Vietti con il ruolo non soltanto di semplice membro del Csm, ma anche, secondo gli accordi politici, di vicepresidente dell’organo di autogoverno della magistratura
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