Il Partito democratico in Sicilia

02 Agosto 2006

Il 25 luglio 2006 si é costituita a Palermo l’ Associazione per il Partitodemocratico per la città di Palermo e la Sicilia occidentale, su iniziativa di alcuni soci del circolo cittadino di Libertà e Giustizia e del comitato “Palermo per Prodi”. Il progetto dunque, dopo 11 anni di elaborazione anche attraverso l’ Ulivo, è avviato. Durante questi anni sono maturate nella società, nel costume politico e nella cultura rilevanti trasformazioni, che vengono esattamente considerate come ragioni per la costituzione del nuovo partito. A riguardo va osservato che esiste un diffuso bisogno di unità tra le forze politiche per consentire la governabilità, bene fondamentale per l’ esistenza di uno Stato organizzato. è perciò opportuno realizzare una sintesi tra le diverse culture esistenti nel Paese, quella socialdemocratica, quella cattolica, quella liberale e repubblicana, e quella eco-ambientalista.I cittadini intendono partecipare alla vita politica non solo almomento del voto, ma anche in occasione delle decisioni che devono essere prese. è compito del nuovo partito portare alla politica i cittadini non militanti, perché i partiti in atto esistenti hanno perduto la capacità di radicarsi sul territorio; essi appaiono come strutture chiuse non più idonee a raccogliere le istanze e i bisogni della collettività. Appare altresì utile pensare a nuovi metodi per raccogliere il consenso: è auspicabile che il Partito democratico preveda l’ iscrizione automatica per tutti coloro che lo desiderino e che sottoscrivano l’ impegno programmatico, fermo restando il diritto/dovere del partito di respingere quelle iscrizioni che per ragioni morali o per altro motivo non siano in linea con il programma.

è qualificante ancora stabilire modalità per assicurare la presenza nel partito delle donne e dei giovani. Il nuovo partito deve perseguire l’ obiettivo di realizzare l’ area euromediterranea di libero scambio, mentre a livello mondiale é opportuno tendere alla pace attraverso interventi di cooperazione internazionali per lo sviluppo e per la modernizzazione della economia dei paesi terzi con la possibilità che, ove occorra, un organo super partes ponga in essere un sistema di sanzioni, capace di ripristinare la giustizia tra i popoli. In particolare in Sicilia é auspicabile che il costituendo partito privilegi lo sviluppo delle imprese e il lavoro produttivo, invertendo la tendenza, storicamente radicata, della indifferenza dello Stato per i reali problemi dell’ isola, fatto questo che ha concorso a determinare il diffuso distacco dei siciliani dalla vita e dalla partecipazione politica. Infine l’ associazione intende sollecitare i partiti che condividono il progetto a superare i problemi interni e le difficoltà esistenti, osservando, per esempio, che la collocazione del partito in campo internazionale potrà essere decisa dopo la sua costituzione e non prima. L’ autore è membro dell’ Associazione per il Partito democratico per la città di Palermo e la Sicilia occidentale.

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